Cinque ore prima.
La Dalia di Ghiaccio, Cerchio Nero. Villaggio fate. Borgo dei desideri.
<<Clelia.>>
Mi volto è non un cliente che devo perquisire ma Sami, con il volto scarno e pallido.
Mi avvicino a lei, porgendole la mano non dovrebbe essere non dovrebbe proprio essere qui.
<<Mi serve il tuo aiuto.>>
So cosa vuole...
<<Lo farò solo perché non ho altro che te. Se ti perdo come farò...>> stringe la mia mano e capisco che ha ben compreso il mio disagio essendo stata lei prima di me la Dalia di Ghiaccio.
<<Questo è un libro che conduce nel mondo reale, qui c'è tutto ciò che serve per aprire il portale. Io non posso lasciare questo posto se no si accorgerebbero della mia assenza. Promettimi che mi contatterai non appena sarà nati tuo figlio.>>
Lascio la sua e le porgo il libro, al buio nel bosco la vedo allontanarsi sempre di più dal cerchio nero almeno quella vita che porta in grembo l'ha salvata da questa maledetta sorta.
<<Dalia di Ghiaccio, dove ti sei nascosta?>>
Lorenzo giuro sui Templari che a tempo debito ti ucciderò con le mie mani per l'umiliazione subita da te.
<<Mi cercavi.>>
Ed eccolo qui, ubriaco e puzzolente traballante neanche in piedi si regge al quanto vedo non il primo cliente che soddisfo da oggi.
<<Se tu quella che pago per compiacere le mie voglie, signora Bouville.>>
Non sono più sua moglie, sono la Dalia ora e ho scoperto come trattare i desideri della carne senza che io faccia alcun che a nessuno. Basta mandare una delle tante ragazze presenti sul posto.
<<Ti cerco qualcuna. Conosci le mie regole non si tocca la Dalia di Ghiaccio sotto effetto di alcol o droghe.>>
Dico, trattandolo come un cliente qualunque, infatti al mio schiocco di dita una delle ragazze lo prende per la camicia e lo porta con lei in una delle camere libere del cerchio nero.
Almeno Sami, prima di andarsene mi ha lasciato una guida su come evitare cliente ubriachi o dispotici.
Lei è stata una prostituta per metà dei suoi e l'immortalità ha conservato il suo corpo, la sua anima però non è mai del tutto libera come la mia in questo momento.
Ho deciso di aiutarli a scappare, perché nessuno ha aiutato me quando ho aiuto alla mia famiglia nessuno vuole aiutarmi a gestire il casino che dentro mi porto allora farò di tutto per mettere contro tutti i Van Necker.
Di mia sorella non mi importa, si vergogna di vedermi perché essendo una troia la faccio sfigurare a palazzo e nei cocktail pomeridiani.
Ora che è regina a tutti gli effetti, vuol proteggere ciò che l'è più caro la sua famiglia.
Nemmeno mia nipote ho avuto il privilegio di conoscere da quando è ritornata da New York.
Non ho idea se abbia rivisto la mamma, ma una cosa è sicura io non ho più al un diritto di poterla vedere o inginocchiarmi al suo cospetto in forma di rispetto.
<<Dalia!>>
Ed ecco il mio capo.
Mi ha ordinato di unirmi nella stanza di Lorenzo e della ragazza che ho mandato con lui...
Spero finisca presto.
Lorenzo Bouville, Cerchio nero. Villaggio fate. Borgo dei desideri.
Non mi basta la biondina che mi ha trascinato in camera con me. Voglio anche la mia perversione il mio dolce amore bagnato di lussuria dove la mia lingua la cerca incessantemente quando è alla mia mercé.
Sento la porta aprirsi, ed è lei coperta da un mantello nero dai cui posso intravedere l'intimo di pizzo bianco che si abbina perfettamente ai suoi capelli biondi.
Il mio peccato vivente questa donna.
Quando mi avvicino a lei, non osa nemmeno respirare o guardarmi in faccia. Che pensa di mandarmi con un altra quando voglio lei e tutto ciò che ha, da offrire.
<<Lo sai che mi eccito a guardarti in faccia.>>
Sospiro, chiudendo gli occhi sta spingendo la bocca della ragazza sulla sua intimità.
Mi si ritorce lo stomaco...
<<Come puoi essere qui mentre la donna che aspetta tuo figlio è tutta sola in casa.>>
Il suo sguardo mi trafigge il cuore, so cosa vuole farmi capire..
<<Tu avresti dovuto darmi un figlio e lo sai, sei diventata un mostro ciò che io non sono al contrario di te.>>
Io non ho mai avuto scelta da quando lo conosco e le conseguenze che mio padre ha scatenato sulla nostra famiglia sono queste, persino Bella è un vampiro.
Solo che lo è diventata per crescere sua figlia e regnare qui su tutti noi.
Mentre io faccio l'amante di tutti qui al borgo la mia reputazione rovinata non c'è niente che io possa fare per avere una vita un percorso diverso da quello che ho ora.
Per quanto il cuore mi faccia male, prendo la donna in ginocchio ai suoi piedi per i capelli, senza dispiacere le spezzo il collo e Lorenzo spalanca gli occhi al mio gesto d'improvvisa violenza.
<<Non avrei mai voluto arrivare a fare una cosa del genere. Per liberaci dalla maledizione che perseguita si me che te da quando eravamo dei semplici e innocenti ragazzini. Io...>>
<<Non vorrai ucciderci entrambi, sai che le anime sono maledette per sempre e nel tormento vivono spaventando il prossimo è questo quello che vuoi? Avere delle offerte per placare la tua sete di sangue ed essere venerata per concedere la pietà che tu non hai mai avuto da coloro che pensavi ti amassero?>>
Ancora mezzo nudo, osa ancora parlare il mio cuore, la metà della mia anima dannata. Si se il nostro sacrificio mi permetterà di tornare come fantasma a cui niente può essere fatto lo farò...
Senza perdere tempo estraggo il pugnale che avevo infilato nella giacca e lo scaglioni contro Lorenzo nel cuore pugnalandolo più volte finché la sua vita non abbandona il suo corpo.
In lacrime e con coraggio spingo le mie dita nel petto quando sento il battito del mio cuore lo strappo dal mio petto.
Ammiro il mio cuore prima di morire dissanguata sul corpo senza vita di mio marito.
STAI LEGGENDO
Il Borgo Dei Desideri
FantasyAndrea Alessandro Van Necker erede della sua casata criminale. Si imbatte in una giovane donna Isabella Maria Marconi figlia del boss rivale e nemico dalla sua casata. Per averla stringe un patto con il nemico la figlia in cambio di briciole di te...