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Isabella Maria Van Necker. Castello Van Necker. In riposo assoluto.

Il mio bambino è speciale. Questo conferma l'ecografia fatta in clinica in presenza del medico il dottor Frost e la sua assistente dall'aspetto poco convincente.

Per tutta la durata della visita non ha fatto altro che parlare con Andrea come se io non fossi presente in quella piccola stanza d'ospedale.

Ciò che mi agitava, che fuori dalla porta stavano attendendo Davide e miei suoceri, che per la prima volta ho visto emozionati al mio arrivo al castello di questa mattina.

Ora sono confinata a letto, sotto lo sguardo attento di Andrea al mio fianco che non fa altro che toccarmi i capelli e baciarmi di tanto in tanto.

Poco prima ho dovuto rassicurare mio suocero sul fatto che stessi bene, ma avevo bisogno di sdraiarmi un po' sul letto.

Tutti questi spostamenti mi confondono troppo e Andrea se ne accorto e mi ha detto che non ci muoveremo dopo la nascita del bambino.

<<Hai fame?>> chiede dolcemente il mio amore, i suoi occhi brillano e il suo corpo con le coperte sembra avere la stessa temperatura confortevole del letto.

<<Ho voglia di altro...>> ed è vero, voglio fare qualcosa con lui non so se per via degli ormoni sballati o per colpa delle sue mani tentatrici.

<<Di cosa hai voglia? >> sensuale come un serpente scorre le sue mani su e giù dal mio basso ventre.

<<I tuoi occhi brillano. >> dice avvicinandosi sempre più alle mie labbra, adoro le sue labbra carnose sulle mie anche se ultimamente mi diverto a morderle fino a farle sanguinare.

Il sangue, se solo ci penso lo desidero...

<<Non mangiucchiare sulle mie labbra. Piccola.>> si è accorto che lo faccio apposta da qualche settimana fino a oggi.

<<Se vuoi che ti porti qualcosa devi solo schioccare le dita. >> o il mio genio della lampada che fa la sua apparizione.

<<Voglio che mi lecchi. >> ecco ho pronunciato il mio desiderio ad alta voce e compiaciuto smette di baciare le mie labbra.

E lentamente il suo corpo scorre sul mio fino a giungere alle mie mutandine. Devo aggiungere che dormire in mutandine e reggiseno oggi mi fa stare meglio e mi fa sentire sexy per il mio uomo.

Le sue dita scorrono sul davanti del tanga rosso che indosso e sono completamente bagnata ora.

Mi stimola, fino a farmi ansimare dal piacere, poi avverto una folata di freddo.

Alza la testa per guardarmi persa sotto il suo tocco. Amore mio bellissimo vuoi proprio rendermi schiava di te e delle tue mani.

<<Quanto ti piace se faccio così...>> la sua lingua stimola il mio centro bagnato e gemo, sospiro e ritorno a gemere.

La sua lingua mi lecca, le sue labbra succhiano il succo del mio piacere, le sue dita dentro e fuori.

Non mi accorgo che con le mani gli sto tirando i capelli e suoi riccioli castano dorati brillano di più nelle prime ore del pomeriggio proprio perché un raggio di sole colpisce proprio noi due sul nostro grande letto.

<<Andrea..>> è troppo intenso e la mia vagina si contrae intorno alle sue dita e la sua bocca continua a baciarmi nutrendosi del mio sapore, so che gli piace il mio sapore.

Vuoi andare fino in fondo con me dentro di te?

Andrei anche a fondo ad una montagna in questo momento con te.

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