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Andrea Alessandro Van Necker. Cottage di campagna. Villaggio Fate.

<<Non si fa così.>>

D'accordo, ho capito le piace fare la maestrina. Mia moglie si è messa in testa di insegnarmi a fare la maglia.

Ha preso le mie mani posizionando i ferri e cominciando il giro a maglia, secondo il suo punto di vista essere un vampiro vuol dire saper fare ogni cosa che gli umani fanno.

Nel mio caso Bella si è messa in testa di insegnarmi a cucire o addirittura fare la maglia.

<<Tesoro, dimentichi che sono un uomo.>> le dico ridacchiando, lei sbuffa e determinata continua a lavorare lana.

<<Lo facevo sempre con mia mamma.>> dice triste, lo so le manca la madre molte volte durante la notte la sento ancora piangere .

Cerco sempre di stare con lei, il più tempo possibile perché quando lavoro chiudendomi nello studio, non ci sono per nessuno nemmeno per lei.

Anche se lei, trova sempre
il modo di entrare nel mio studio distraendomi dal mio lavoro.

Proprio come in questo momento, stavo controllando l'email che mi informava della scomparsa di Clelia.

Greg però è stata l'ultima persona che ha visto, evidentemente avrà capito il trucchetto del controllo mentale. Visto i contanti prelevati dalla cassaforte e l'auto rubata di Greg.

Ritrovata alla fine della statale che collega il Villaggio con il Borgo.

<<Amore, mi spieghi perché ho sempre voglia di te, delle tue mani su di me.>>

<<Vieni a sederti sulle mie gambe.>>

Da poco le sue mestruazioni, sono andate via e lei non fa altro che provocarmi sette giorni su sette.

Si attacca a me, con le sue braccia intorno al mio collo e la sua vestaglia che personalmente trovo ridicola mi solletica le cosce.

Potrebbe anche girare nuda in casa, sarebbe il mio sogno più perverso.

<<Hai sempre voglia eh?>> le dico sfiorando il suo naso con il mio. La sua risata ricompensa tutta la fatica di questa mattinata complicata.

Non voglio andare al Borgo e lasciare il mio tesoro qui.

<<Si, ho sempre voglia. Voglio molto di più. Amore. >> stanotte l'ho strapazzata per bene, visti i segni sul suo collo e sul seno che mi fa perdere il controllo.

La immagino con in braccio nostro figlio che beve il latte dalle sue splendide tette.

Bella e Bellina.

<<Piccola hai bisogno di tregua.>> dico baciamdole il collo e lei sospira.

<<Un bacio?>> la bacio sulla bocca, lei mi morde il labbro come al solito sento il mio sangue fuori uscire e lei continua a succhiare proprio in quel punto.

<<Oh...>>

Bella si stacca da me portandosi le mani sulla pancia.

<<Amore, guardami.>> il suo viso è pallido e la fronte imperlata di sudore le sue mani tremano però.

<<Andrea... Devo vomitare>> dice portandosi le mani alla bocca, la prendo in braccio e la porto in bagno Bella rimette nel lavandino, ed io le tengo i capelli per non farli imbrattare di vomito.

<<Amore su, va tutto bene.>> le sussurro all'orecchio massagiandole la schiena con la mano sinistra, mentre con l'altra le tengo i capelli.

Il Borgo Dei Desideri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora