Andrea Alessandro Van Necker. Cappella Sant'Andrea. Ala sud, Castello Van Necker. Borgo Nord.
<<Andrea, la chiesa si sta riempendo e sono appena arrivati i nonni.>> mio fratello è più agitato di me a quanto a pare, sono io quello che deve sposarsi vorrei tanto ricordargli ma sto zitto.
Un lieve bussare alla porta interrompe il flusso dei miei pensieri e dalla piccola mano che sfiora la parete.
<<Andrea. >> la mia cara sorellina fa il suo ingresso saltellando e scuotendo i suoi riccioli d'oro, allungando le braccia per farsi prendere in braccio.
<<Non tornerò più in collegio. Papà ha detto così. >> certamente avrà trovato anche per l'uomo con cui sistemarti ma per un po' ti darà l'illusione della libertà.
<<Sono contento.>> si lo sono, ma sarei anche un tantino agitato oggi tante responsabilità ricadranno su di me.
La profezia della strega sarà vera?
Ciò che mi tormenta di più.
<<La sposa è arrivata.>> dice mia madre in tutta la sua eleganza è molto bella oggi, lo è sempre ma oggi di più.
Poso Meg a terra che afferra la mano di mio fratello e tutti usciamo dalla mia stanza.
Visti così sembriamo una normale famiglia in realtà ci sono tanti di quei segreti capci di distruggerci tutti.
Isabella Maria Marconi. Castello Van Necker, salone principale. Borgo nord.
Il viaggio in macchina non è stato terribile come pensavo fosse anzi l'ho apprezzato di più perché Lorenzo non la smetteva di ridacchiare, raccontando gli aneddoti del suo matrimonio con Clelia che gli intima di stare zitto e di guardare avanti la strada.
Ovviamente mio padre a colto la palla in balzo dicendo al francese più sfacciato che io abbia mai conosciuto che ormai fa parte della mia famiglia di ricordargli il pessimo rinfresco che gli ha fatto male allo stomaco.
Certo che quel giorno faceva abbastanza caldo e ricordo che erano le due del pomeriggio e quei erano immersi in un campo di fiori con il fotografo ad immortalare ogni loro posa con la macchina fotografica e il drone.
Ed io tutta sudata a sistemare l'abito bianco di Clelia. Che fatica, quel giorno.
Qui ora nel salone del castello tutto comincia a sembrare serio dal capo chino degli inservienti a quando steso il tappeto rosso per non far sporcare il mio vestito bianco.
Mia madre non fa altro che fissarmi da questa mattina emozionata con un fazzoletto fra le mani.
Gli altri si avviano verso la chiesa e resto sola con mio padre.
<<È giunto il momento.>> è bravo a nascondere i suoi sentimenti e non appena mi sistema il velo sul viso, prende la mia mano e la sistema sul suo avambraccio.
<<Pronta? >>
<<Si.>>
Non si torna più indietro.
Tra qualche minuto non sarò più Isabella Maria Marconi.
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Il Borgo Dei Desideri
FantasyAndrea Alessandro Van Necker erede della sua casata criminale. Si imbatte in una giovane donna Isabella Maria Marconi figlia del boss rivale e nemico dalla sua casata. Per averla stringe un patto con il nemico la figlia in cambio di briciole di te...