Tonio Marconi. Villa Marconi.
Borgo del sud.Ho sfidato la sorte è ho perso. Hanno scoperto i miei piani ed ora sono rovinato.
È vero volevo prendermi tutto il borgo per avere il potere e fare ciò che volevo con la gente del posto.
Mi avrebbero riconosciuto come loro re e messo tappeti rossi ai miei ingressi alle cene o agli eventi in questa società.
Come da tradizione porterò la mia bambina all'altare e dopo il ricevimento saprò del mio destino.
In casa si respira aria di festa, mia moglie e mia figlia sono imdaffarate con i preparativi e per quanto ne so, Isabella in queste ore è impegnata a prendere lezioni di comportamento è importante che la moglie del nuovo Boss sia istruita per ogni occasione che dovrà affrontare in futuro.
Futuro.
Una parola dal significato enigmatico per me. I templari decideranno se uccidermi o rendermi loro schiavo a vita.
Chi lo sa...
Isabella Maria Marconi.
Villa Marconi. Borgo del sud.Ieri mattina Andrea mi riportata a casa dopo la nostra riappacificazione della scorsa notte.
Quando entrata in casa, mia madre è corsa ad abbracciarmi senza esitare e mia sorella anche, con il suo enorme anello al dito si proprio che è sposata con un francese perché non ha fatto altro che mangiare dolci o dormire.
Quel sorriso smagliante sulle labbra rosa e le brillavano gli occhi quando mi ha abbracciato. Le voglio bene, per sempre.
Se penso a questa mattina, le assistenti di Andrea mi hanno buttata giù dal letto all'alba. Per gli esercizi fisici, la colazione delle otto e la doccia delle nove per essere pronta alla lezione delle dieci che sarebbe durata fino a tardo pomeriggio.
Mi hanno ripetuto più di una volta che il tempo di fare la bambina è finito sono una Van Necker ora.
Non ho ancora sposato Andrea è già mi trattano come la moglie del Boss.Ho appreso che durante la notte di nozze le madri aspettano fuori la camera degli sposi e il mattino dopo controllano me tra le mie gambe.
Storto il naso quando hanno detto così, spero solo di non trovarmi qui o se Andrea vorrà partire dopo il ricevimento sarà meglio.
Notando tale reazione la mia gorvenate mi ha ripetuto che anche la madre di Andrea ha subito tale controllo da parte di sua suocera.
Non è questo il problema.
Ciò che vuole la famiglia dopo,
ovvero un erede che erediti e continui la tradizione e facendo il paragone con la madre del mio futuro marito mi hanno riferito che la signora si crogiolava in bagni sale fino a squamarsi la pelle.Di certo non resterò incinta lavandomi con il sale.
Ancora tradizioni su tradizioni di ho capito poco o niente.
Sugli inchini dovrò farli solo ai miei suoceri e agli altri abbasseranno la testa a me, come ho potuto notare in questi giorni.
<<Possiamo fare una pausa?>> non posso più di sentire tutte queste cose dopo mi aspetta l'intero albero genealogico dei Van Necker.
Matilda annuisce e io mi alzo dalla sedia prendendo il telefono dalla scatola in cui ho dovuto metterlo per evitare ulteriori distrazioni.
Accendo lo schermo è pieno di notifiche sono tutte di Andrea. Ha anche provato a chiamarmi per tre volte.
Non ci penso su due a chiamarlo, mi manca così tanto.
<<Bella. >> risponde con una risata che fa sorridere anche me.
<<Sai che non si può. Piccola parlare al telefono. >>
<<Mi manchi. Non ho esitato a farlo.>>
<<Lo so.>>
<<Cosa stai facendo? >>
<<Mentre tu prendi lezioni noiose. Io sto pensando alla nostra notte di nozze lontano da tutti. Specialmente da madri invadenti. >>
<<Andrea! >>
<<Che c'è? Non vorrai che mia madre guardi ciò che ho già avuto l'onore di vedere e toccare? >>
Sono tutta un framito ai quei ricordi sussulto.
<<Vedi? Sei eccitata? >>
Sento le mie mutande bagnarsi quest'uomo ha una linea diretta con i miei ormoni.
<<Ti serve una risposta. >>
<<No. So che sei bagnata laggiù. >>
Con gli occhi scorgo Matilde avvicinarsi con la scatola.
<<Devo andare adesso. >>
<< A domani piccola. >>
Attacca la chiamata, Matilde mi ha cenno di posare il telefono è insopportabile.
Si mette a camminare davanti a me facendomi strada in casa mia ed è ancor più ridocolo ma so dove stiamo andando in sala da pranzo per la lezione di galateo.
Non vedo l'ora!
Seduta al tavolo ho di fronte mia suocera che mi studia con gli occhi, in attesa di un passo falso da parte mia.
Abbasso lo sguardo sul brasato nel mio piatto tagliandone un pezzo e portando la forchetta alla mia bocca, alzo di nuovo gli occhi e la vedo soddisfatta. Il mio sospiro non passa inosservato alle altre donne sedute a questo tavolo.
Andrea Alessandro Van Necker.
Fogne Borgo Nord.<<Uccidimi! >>
Questo francese prima minacciano di farci saltare in aria e poi ritrattano tutto quando stanno per andare all'inferno.
<<E invece no. Resterai qui a morire.>>
Forse potrei mandare i pezzi a Lorenzo per ricordargli chi comanda qui al Borgo.
<<Andrea non essere imprudente.>>
Mi volto verso mio padre con uno sguardo assassino, lui alza le sopracciglia e apre la bocca.
<<Ho capito una cosa, i francesi c'entrano ma dietro tutti i problemi c'è solo lui.>>
Mio fratello smette di mangiare le patatine e poggia il pacco sul tavolo traballante.
<<Il diavolo! ? >> grida spaventato all'idea di averci a che fare ancora una volta.
<<Proprio così. Me la farà pagare per avergli rubato Isabella. Sta cominciando a metterci tutti contro e sapete entrambi come. >> dico voltandomi di spalle.
<<Siamo riusciti ad allontanarlo possiamo farlo ancora. Quel bastardo non è mio figlio e tu... >> dice mettendosi davanti a me << Non hai rubato niente a nessuno. E poi si vede da un miglio che quella ragazza stravede per te. >> concludendo la sua filippica con una grossa risata.
<<Spero che tu abbia ragione. >>
Stanco ormai esco da questa fogna di merda, voglio tornare a casa mia domani sarà un gran giorno.
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Il Borgo Dei Desideri
FantasyAndrea Alessandro Van Necker erede della sua casata criminale. Si imbatte in una giovane donna Isabella Maria Marconi figlia del boss rivale e nemico dalla sua casata. Per averla stringe un patto con il nemico la figlia in cambio di briciole di te...