7. Posso farti un'altra domanda?

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<<Cosa vuoi sapere di me, Harry?>>

<<Tutto>>

Rimasi un attimo interdetta, non sapendo cosa dire. Lo guardai negli occhi e provai a dire qualcosa su di me. <<Mi chiamo Anne Bianchi, sono nata il 14 gennaio 1996 e mio fratello si chiama Thomas..>> <<Come mai un cognome italiano?>> chiese curioso. <<I nostri genitori sono italiani, si trasferirono qua dopo il matrimonio>> risposi con un sorriso un po' tirato. <<Va bene piccola Anne Bianchi con i genitori italiani, ma io non ti ho chiesto questo>> disse Harry. Lo guardai confusa, come non mi aveva chiesto questo? Rimasi un attimo in silenzio e visto che non si voleva decidere a continuare la frase ripresi io parola. <<E cosa mi hai chiesto, Sig. Styles?>> <<Ti ho chiesto di dirmi qualcosa di te, ma non i tuoi dati anagrafici, qualcosa sulla tua persona, qualcosa che posso sapere solo conoscendoti>> disse guardandomi dritta negli occhi. E in quel momento mi dimenticai completamente chi sono, i miei gusti e le cose per cui avevo repulsione. Lui si accorse della mia esitazione e sorrise. Non sapevo se il sorriso fosse per mettermi a mio agio o perché gli facevo ridere, ma almeno fu lui a porre un'altra domanda.

<<Ti va di fare un gioco?>>

<<Un gioco?>>

<<Si>>

<<Va... va bene>>

<<Una domanda a testa, a cui bisogna rispondere con la sola verità>>.

Annuii, anche se quella proposta mi spaventava leggermente.

<<Hai un secondo nome, piccola Anne?>>

<<Rachele, ma per facilitarti il lavoro puoi pronunciarlo anche Rachel>>

Sorrise a quella mia proposta, forse non si aspettava che avessi un secondo nome.

<<Va bene, piccola Anne Rachel Bianchi>> rispose divertito. <<Tocca a te>>

<<Tu? Hai un secondo nome?>>

<<Edward, in realtà il mio nome completo sarebbe Harold Edward Styles>>

<<Figo, devo dire che suona molto bene>> risposi generando una risata.

Andammo avanti per ore, facendoci domande sulle cose più disparate: la pizza preferita, il colore preferito, che caramelle non ci piacciono e dove ci piaceva andare in vacanza.

Finimmo le cioccolate e ci alzammo per riprendere a passeggiare un po', sperando che le temperature non si fossero abbassate troppo nel frattempo. Lo ringraziai per la cioccolata e ci avviammo verso la macchina.

<<Posso farti un'altra domanda?>> mi chiese poco prima di salire in auto. Annuii distrattamente, aspettandomi un'altra domanda poco seria come le precedenti. <<Perchè ieri mi hai risposto così acidamente?>> chiese. Rimasi ferma, con la bocca leggermente aperta, non sapendo cosa rispondere. <<Harry... io...ti spiegherò con il tempo, se mi permetterai>>, quasi neanche mi accorsi che stavo sussurrando, come impaurita da qualsiasi sua reazione. Lui annuii e mi sorrise. <<Avremo tempo per conoscerci piccola Anne>>.

Il tragitto verso casa fu silenzioso, forse perché eravamo entrambi stanchi. Non mi accorsi neanche che eravamo sotto il mio palazzo fino a quando Harry non spense il motore. Scesi dalla macchina e così fece anche lui. Ci avviammo verso il portone e io presi le chiavi. Prima di entrare mi voltai verso di lui. <<Grazie per la serata Harry, mi è piaciuta molto>> dissi sorridendo. <<Anche io mi sono trovato molto bene. Sono felice di averti conosciuta>>. Lo guardai negli occhi. Quegli occhi così belli, che avevano attirato la mia attenzione fin dalla prima volta. Si avvicinò e mi lasciò un leggero bacio sulla guancia prima di sorridere. <<Dormi bene, piccola Anne>> sorrise. Risposi un flebile "notte" prima di guardarlo allontanarsi vero la sua macchina. <<Harry!>> lo chiamai prima che salisse in macchina. Lui si voltò e mi guardò confuso. <<Scrivimi quando arrivi a casa, per favore>>. Sorrise ed annuì. Salì in macchina e io entrai nel portone. Fino a quando non chiusi la porta rimase la davanti. Entrai in casa facendo il meno rumore possibile, sicuramente Thomas stava già dormendo. Mi struccai e mi lavai, per poi indossare il pigiama. Mi infilai a letto con il sorriso. Stavo andando avanti, la piccola patina di ghiaccio intorno al mio cuore si stava finalmente sciogliendo. Mi stavo per addormentare quando il mio telefono vibrò.

Arrivato

Ci hai messo un po' di tempo

20 minuti per la precisione, colpa delle strade sempre trafficate

Solo in centro le strade possono essere trafficate a quest'ora

Esattamente

Buona notte Sig. Styles

Buona notte piccola Anne

Mi addormentai, per la seconda sera di fila, con il sorriso stampato sul volto.



Finalmente arrivò sabato e sia io che mio fratello ne avevamo approfittammo per dormire un po' di più la mattina. Verso le 10 aprii gli occhi e la prima cosa che feci fu correre alla finestra completamente estasiata: stava nevicando. Corsi in camera di mio fratello, che stava ancora beatamente dormendo, e iniziai a saltare sul letto. <<THOMAS SVEGLIATI STA NEVICANDO! FORZA APRI QUEGLI OCCHI STUPIDO ADDORMENTATO! C'É LA NEVE>> iniziai ad urlare. Lui aprì gli occhi di scatto con una faccia deformata dal terrore. Solo dopo, quando si accorse della situazione, si rilassò ed iniziò ad insultarmi. Lo trascinai giù dal letto e lo portai davanti la finestra indicando fuori; ogni cosa era ricoperta da un leggero strato bianco, i fiocchi continuavano a cadere intensamente e le persone sotto gli ombrelli cercavano di coprirsi il più possibile. <<Bene, ora che ho visto la neve, posso tornare a dormire?>> mi chiese Thommy sconsolato. <<A letto? Assolutamente no! Oggi mi avevi promesso che avremmo fatto l'albero di Natale, quindi fila a far colazione e poi scendi in garage a prendere gli scatoloni con il necessario>> risposi sorridendo. Lo guardai uscire dalla sua camera con aria abbattuta, sapeva che non aveva possibilità di ribellione se si trattava del Natale. Facemmo colazione insieme come ogni mattina, mangiando i cereali controvoglia, anche se a furia di mangiarli ce li stavamo facendo piacere a forza. Quando uscì dal portone presi il telefono e andai sulla chat sorridendo.

Buongiorno Sig. Styles

Lo misi via pensando a chissà cosa stesse facendo, ma in quel mio fratello spalancò la porta con un calcio. <<Aiutarmi no?>> disse incazzato. Mi misi a ridere e lo aiutai a portare dentro gli scatoloni. Misi un po' di musica a tema natalizio e finalmente iniziammo ad addobbare la casa. Adoravo quella magica sensazione, quella gioia che improvvisamente compariva sul volto di quasi tutti, grandi e piccini. Presi l'ultimo scatolone e quando lo aprii con mia sorpresa non ci trovai delle decorazioni, ma dei plichi di fogli tutti legati assieme. <<Thomas ma che roba hai preso?>> chiesi mentre cercavo di capire cosa fossero quei fogli. <<Ah cavolo, devo aver scambiato lo scatolone del presepe con quello di papà>> <<Quello di papà?>> <<Si, lo sai che quando ci siamo trasferiti ho recuperato tutto ciò che ho trovato e ora è tutto ammassato in garage, avrò semplicemente fatto confusione>>. Lo guardai sollevare le spalle, così decisi di scendere a recuperare l'ultimo scatolone. Provai a sollevarlo da sola, ma era decisamente troppo pesante. <<Va beh, vuol dire che per quest'anno non faremo il presepe>> dissi tra me e me. Tornai in casa e finii di aiutare Thommy <<Sposto questa e abbiamo finito>> dissi trascinando lo scatolone con i fogli fino a camera mia. Lo abbandonai in un angolo vicino l'ingresso e uscii, ripromettendomi che gli avrei dato un'occhiata. Presi il cellulare e sorrisi nel leggere il suo nome sullo schermo.

Buongiorno piccola Anne

Poco mattinieri stamattina

In realtà sono sveglio da molto prima del tuo messaggio

Allora chiedo venia

Passo da te alle 19:30, fatti trovare pronta

E se ti dicessi di no?

Perderesti un'ottima serata in compagnia del sottoscritto

Sorrisi a quel messaggio e dopo esserci organizzati per la serata tornai da mio fratello.

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Capitolo all'apparenza tranquillo, ma c'è un particolare che bisogna ben tenere in mente in quanto sarà molto importante per la storia. 

Scusate per il piccolo ritardo, ma ero fuori casa 😅

Detto questo, al prossimo capitolo❣️

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