32. Vuoi avvelenarmi?

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Finalmente era arrivato venerdì e mi preparai per lasciare l'ufficio. Erano passati quasi venti giorni dal compleanno di Harry e tutto sembrava più o meno tornato alla normalità. Raccolsi le cose dalla scrivania e le misi in borsa, per poi mettere la giacca e spegnere le luci. Presi il telefono e mi accorsi di un messaggio non letto

Messaggio da: Fratellone scemo

Sto per uscire dall'ufficio, vado a bere qualcosa con amici, ci vediamo domani?

Va bene, stai attento, ti voglio bene xx

Misi via il telefono sorridendo, ma non feci neanche in tempo a lasciarlo nella tasca che iniziò a squillare. Era Liam. <<Pronto?>>

<<ehi Anne, hai finito di lavorare?>>

<<si, sto uscendo ora, perchè?>>

<<sono in centro, se vuoi ti offro qualcosa da bere e poi ti accompagno a casa di Harry>>

<<sono le sei e mezza... direi va bene, basta che non facciamo tardi, sono particolarmente stanca>>

<<non ti preoccupare bellezza, anche Sara non vuole che io faccia tardi. Sono sotto il tuo ufficio tra 10 minuti>>

<<va bene, a dopo>>

Chiusi la chiamata e mi avviai verso l'uscita. Ero contenta della vita sociale finalmente ritrovata, avevo incontrato persone buone e che fino a quel momento mi avevano sempre aiutata e non potevo essere più contenta. Accesi una sigaretta e avvisai sia Harry che Thomas di quell'uscita organizzata all'ultimo e dopo aver risposto ai messaggi di Harry in cui mi diceva di stare attenta vidi Liam accostare davanti a me. Spensi la sigaretta e salii in macchina sorridendo. <<Ciao Liam>> lo salutai, mi allacciai la cintura e guardai il ragazzo infilarsi nel traffico sapientemente. <<Non ci vediamo da un po' Anne, ti sei reclusa nell'attico di Harry e ti sei dimenticata di noi comuni mortali?>>

<<scusami, ma ultimamente ho avuto paura anche della mia stessa ombra. Non me la sono sentita di andare in giro>>

<<e come mai stasera hai accettato?>>

<<non posso continuare così, devo riprendere in mano la mia vita>>

<<non c'è risposta più saggia>> rispose ed entrambi ridacchiammo per quell'uscita del ragazzo. <<Andiamo al solito?>> chiese guardandomi un attimo, <<si, mi manca il Juice>> risposi sorridendo. Arrivammo poco dopo, entrammo e prendemmo posto. <<Come stanno andando le indagini?>> chiese lui mentre ci venivano consegnate le nostre solite birre. <<Bah si è smossa poco la cosa, hanno solo scoperto che vive a New York, ma questo era abbastanza scontato. Non ha più mantenuto nessun rapporto con la famiglia d'origine, sono stati contattati tutti i suoi parenti ma nessuno lo sente da anni>> risposi sollevano leggermente le spalle. <<Che pazzo, ma almeno sapete il nome?>> chiese

<<sappiamo solo quello che aveva in Italia, se avessimo saputo anche quello che ha adesso sicuramente lo avrebbero già preso>>

<<giusto giusto... spero che questa situazione si possa sistemare il prima possibile Anne, davvero>> rispose sorridendo e prendendomi la mano amichevolmente. <<Grazie per l'aiuto che ci stai dando Liam, davvero>>

<<scherzi? È il minimo>>

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<<Allora, com'è andata con Liam?>> chiese Harry venendomi in contro mentre toglievo la giacca. <<Bene, è un caro amico>> risposi sorridendo e baciandolo, <<sono felice che tu ti stia circondando di persone che ti vogliono bene>> rispose stringendomi a sé. <<Tu hai mangiato?>> chiesi, <<no, ti stavo aspettando, tu hai mangiato?>>

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