21. Effetti personali

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Anne's Pov

Entrai in casa di Harry un po' meno titubante rispetto alla volta prima. <<Vieni in camera a lasciare le cose>> disse sorridendo leggermente. Lo seguii al piano superiore ed entrammo nella camera da letto principale. Un enorme letto bianco era di fronte all'ingresso, la stanza era di colori neutri, semplice ed arredata solo con il necessario, un po' anonima. <<il lato destro è il tuo>> disse aprendo qualche cassetto. <<Ti ho fatto un... un po' di spazio, così puoi lasciare qua qualche vestito o effetto personale in modo da non dover portare avanti e indietro tutto ogni volta>> disse abbassando un po' la testa e guardandosi la punta delle scarpe. <<Stai balbettando>> lo sfottei ridacchiando. <<Non è vero>>

<<Oh è verissimo Sig. Styles>>

<<Anne smettila>>

<<Sei imbarazzato>> dissi sorpresa. Lui si avvicinò a grandi passi e bloccò il mio sguardo con il suo. <<Se vuoi faccio imbarazzare te piccola Anne>> sussurrò mentre iniziò a baciare il mio collo. Poco dopo si allontanò ed osservando le mie guance arrossate sorrise compiaciuto delle sue azioni. <<Mettiti qualcosa di comodo per la cena, ti aspetto di sotto>> e sparì fuori dalla stanza. Indossai una tuta che avevo reso al volo a casa e mi struccai, legai i capelli e scesi al piano di sotto. <<Cosa cucini di buono?>> chiesi abbracciandolo da dietro. <<Spero che un po' di pollo con verdure vada bene, non ho molta roba in casa, dovrei mandare Rose a fare la spesa>>

<<Rose? Chi è Rose?>>

<<La mia domestica, è qua tutte le mattine fino a poco dopo pranzo>>

<<Oh, ma se serve posso andare io a fare la spesa>>

<<Non voglio sembrare paranoico, ma non mi sembra che andare in giro da sola sia la soluzione ideale>>

<<Ma non voglio rimanere rinchiusa qua>>

<<Non sarai rinchiusa qu->>

<<Allora domani vado a fare la spesa io>>

Harry sospirò in risposta, consapevole che una volta che mi mettevo qualcosa in testa era difficile farmi cambiare idea. Lo aiutai a finire di preparare la cena ed apparecchiai.

<<Fanto fielo fuesto pollo è buoniffimo>> dissi pretendo un altro boccone. <<Mi fa piacere ma per favore, non parlare con la bocca piena>> mi sgridò. Abbassai la testa imbarazzata e ripresi a mangiare silenziosamente. <<Fomunfue fi, mi è venuto molto buono>> disse lui ridacchiando. <<Ehi! Così non vale!>> risposi ridendo e puntandogli la forchetta contro.

Cenammo tranquillamente, parlando di varie cose e dopo aver sistemato ci accomodammo sul divano. <<Harry>> dissi con voce seria

<<Dimmi piccola>>

<<Ho paura>>

<<Non devi, sono qui per proteggerti>> disse abbracciandomi e lasciando un dolce bacio sulla mia tempia. Sorrisi leggermente stringendomi a lui, potevo sentire il suo battito accelerato e il respiro veloce. <<Harry>>

<<Dimmi>>

<<Cos'hai?>>

<<Ho paura anche io Anne, ho paura che possa succederti qualcosa>> ammise. Gli accarezzai una guancia e sorrisi leggermente per cercare di tranquillizzarlo, anche se fu abbastanza inutile. Lo baciai leggermente, un bacio delicato che lui ricambiò subito. Poco dopo i nostri baci si fecero più intensi e la necessità che avevamo l'uno dell'altro prese il sopravvento.

************

Un suono orribile invase la stanza e quando aprii gli occhi mi accorsi che era già mattina. Strinsi il cuscino sulla mia testa mentre cercavo di ignorare quel "Biip" insistente, ma poco dopo smise. Sentii le braccia di Harry stringermi e avvicinarmi a lui mentre toglieva il cuscino. Mi guardò divertito da quel mio gesto e mi accarezzò il viso. <<Buongiorno piccola Anne>> disse con voce roca. Sorrisi in ricambio e appoggiai la testa sul suo petto chiudendo di nuovo gli occhi. <<É ora di alzarsi, dobbiamo andare a lavoro>> provò di nuovo. <<Anne svegliati>> sentii prima di ripiombare in un sonno profondo. Non so per quanto tempo dormii ma il secondo risveglio fu più traumatico del primo. Le coperte vennero tolte da sopra il mio corpo e il cuscino da sotto la mia testa. Aprii gli occhi in panico e mi voltai notando Harry ridere accanto al letto. <<MA SEI IMPAZZITO?>> urlai alzandomi di scatto. Presi un cuscino e provai a colpirlo ma lui prontamente mi fermò. <<Non ti svegli con le buone, ma con le cattive devo dire che funziona>> rise. Lo guardai e mi accorsi del completo che indossava. <<Che ore sono?>> chiesi

<<Devi essere a lavoro tra 20 minuti>>

<<Dovevi svegliarmi prima cazzo!>>

<<Io ci ho provato, sei tu che non ti sei voluta svegliare>> rispose alzando le mani in segno di resa.

Scesi dal letto e corsi in bagno a prepararmi sotto gli occhi divertiti del ragazzo. Lo guardai male e gli chiusi la porta del bagno in faccia mentre dall'altra parte una profonda risata riempiva la stanza. Scesi poco dopo le scale mentre cercavo di infilarmi le scarpe e trovai Harry in cucina mentre mi aspettava con una tazza di caffè americano in mano. Me lo porse appena mi avvicinai. <<Scusa se non è un espresso, non ho la macchinetta a casa, ma spero che questo faccia scomparire il mostro che sei la mattina>> disse continuando a prendermi per il culo. Lo afferrai guardandolo male e ne bevvi un sorso mentre afferravo la giacca. Mi voltai per riprendere il caffè quando mi trovai davanti una signora che mi porgeva un sacchetto mentre sorrideva gentilmente. <<Un cornetto al cioccolato per lei signorina Bianchi>> disse dolcemente. La guardai con gli occhi spalancati e mi maledii mentalmente per non aver prestato attenzione a ciò che mi circondava. Come avevo potuto non notare la signora? <<G...grazie mille>> sussurrai afferrando il sacchetto, mentre alle spalle di lei Harry cercava con tutte le sue forze di non ridere. <<Andiamo, David ci aspetta di sotto>> disse quest'ultimo. Uscimmo di casa in silenzio, io imbarazzata e lui divertito. Salimmo in macchina e ci infilammo nelle strade trafficate di new York.

<<Oggi a pranzo che fai?>> chiese il ragazzo.

<<Penso di vedere Thomas, non lo vedo da ieri mattina>>

<<Viene lui da te o vieni tu da noi?>>

<<Vengo io da voi>>

<<Allora poi passa ai piani superiori>> disse mentre si sporgeva verso di me per lasciarmi un dolce bacio. Annuii sorridendo ed aprii la portiera della macchina. <<Buona giornata sig. Styles>> dissi scendendo. <<Buona giornata anche a lei piccola Anne>> rispose lui sorridendo. Chiusi la portiera ed entrai nel palazzo.

<<Guarda guarda chi arriva in un macchinone e con la faccia rilassata>>

<<Buongiorno anche a te Zayn>>

<<Allora? Come sta andando col ricciolino? Avete chiarito??>>

<<<Si Zayn, ora posso andare a lavorare?>>

<<Si ma non scapperai da me signorina>> rispose lui ridacchiando. <<Cosa mi stai nascondendo ragazzino?>> dissi squadrandolo. <<Beh.. potrei aver conosciuto qualcuno>> disse lui grattandosi il collo nervosamente. <<Se non avessi migliaia di cose da fare ti direi di raccontarmi tutto>>

<<Facciamo stasera al solito bar?>>

<<Andata>> risposi chiamando l'ascensore.

Entrai nel mio ufficio tranquillamente ed appoggi il caffè sulla scrivania. Era ormai freddo e se già non mi piaceva caldo, figuriamoci ora. Tolsi la giacca e l'appesi accanto alla porta quando bussarono. <<Avanti>> dissi e vidi Arianne, la segretaria del signor Woodstack, spuntare dalla porta. <<<Buongiorno Signorina Bianchi, il Signor Woodstack vorrebbe vederla nel suo ufficio>> disse sorridendo. Bene, ora che avevo combinato?

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