Arrivammo davanti al locale e mentre Harry parcheggiava vidi Liam con una ragazza davanti al bar. <<Ciao ragazzi! Finalmente siete arrivati, stavo iniziando a pensare che mi avreste dato buca>> ci salutò allegramente quando lo raggiungemmo. <<Lei è Sara, la mia ragazza>> disse Liam. Ci presentammo e finalmente decidemmo di abbandonare il freddo della strada per entrare nel locale. Una leggera musica faceva compagnia a chi gustava il proprio drink, i tavoli erano dispersi per la sala, che non era troppo grande, e le luci soffuse creavano un gioco di ombre tra le persone. Sentii una mano appoggiarsi alla mia schiena e nel voltarmi notai Harry che mi guardava con un sorriso un po' saccente. Si avvicinò al mio orecchio e sussurrò le parole lentamente. <<Di solito non vengo in bar del genere, mi stai portando sulla cattiva strada piccola Anne>>. In risposta lo guardai con aria di sfida. <<Scendi dal piedistallo sig. Styles e impara a divertirti come noi comuni morali, non sempre si può andare nei posti di lusso dove un caffè lo paghi 10 dollari>> dissi e mi girai raggiungendo il nostro tavolo. Passammo una serata tranquilla, Sara si rivelò una ragazza molto alla mano e appassionata di lettura come me. <<Un giorno allora dobbiamo assolutamente andare all'esposizione di libri che c'è in centro>> disse battendo le mani esaltata. Risi a quella reazione, ma un po' aveva ragione, ormai era raro trovare qualcuno a cui piaceva perdersi tra le righe di un buon libro. <<Da quanto tempo state assieme tu e Sara?>> chiese all'improvviso Thomas sorseggiando la sua birra. <<Da due anni, tra poco tre>> sorrise Liam stringendo le spalle della ragazza. <<Mentre tu Anne? Da quanto stai con Harry?>> chiese la ragazza con occhi curiosi. Tossii leggermente dopo che un po' di birra mi andò di traverso e sentii Harry ridacchiare accanto a me. <<Noi non... cioè...>> provai a rispondere, ma Zayn, vedendomi in difficoltà, venne in mio aiuto. <<Allora chi vuole un secondo giro?>> chiese sorridendo e io lo ringraziai con lo sguardo.
Dopo un po' mi alzai e scusandomi con i presenti andai in bagno. Uscii poco dopo dalla cabina e mentre mi lavavo le mani notai un bigliettino abbandonato in mezzo a due lavabi. Mi asciugai le mani velocemente e lo presi, mossa dalla mia curiosità. Lo aprii e lo lessi distrattamente. Non poteva essere. Lo fissai incredula. Ero in un locale pubblico, com'era possibile? Eppure non avevo sentito nessuno entrare in bagno. Lo lessi più volte, sperando vanamente che le parole potessero cambiare sotto i miei occhi: "Mi hai portato via la famiglia felice che avrei potuto avere e non te lo perdonerò mai". Lo nascosi nella borsa e mi guardai allo specchio. I miei occhi scorsero nel loro stesso riflesso solo paura, tanta paura. <<Ehi Anne, tutto bene?>>, mi girai a guardare chi avesse parlato e solo in quel momento mi accorsi che Sara era entrata nell'antibagno. Forzai un sorriso ed annuii. <<Si si, scusami, mi stavo sistemando il trucco>> dissi e nonostante neanche lei fosse totalmente convinta dalle mie parole, uscimmo dal bagno senza dire più nulla. Ripresi il mio posto accanto ad Harry e rimasi in silenzio. <<Tutto ok?>> chiese quest'ultimo. Annuii cercando di convincere più me stessa che lui, ma lui rimase a fissarmi titubante. <<Dopo mi dirai cos'è successo in quel bagno>> rispose duro. Abbassai la testa sulla mia birra e decisi di prendere un lungo sorso.
<<Ragazzi, è lunedì, domani lavoriamo tutti, che ne dite di levare le tende e tornare a casa?>> propose finalmente Zayn. Annuimmo tutti quanti e ci dirigemmo fuori dal locale. Durante il viaggio di ritorno nessuno disse una singola parola. Arrivammo davanti al nostro portone e mi voltai per scendere dalla macchina ma il mio polso fu bloccato dalla mano di Harry. <<Ragazzi io e Anne facciamo un altro giro. É stata una bella serata, buona notte>> disse con falsa dolcezza. <<Riportamela intera e possibilmente ad un orario decente Harry>> disse Thommy puntandomi un dito contro.
<<Non ti preoccupare Thomas, non faremo troppo tardi>>
<<Proverò a crederci Harry>>
<<Buona notte>>
<<Sono stato chiaro?>>
<<Si, ma fossi in te non darei ordini, sono pur sempre il tuo capo>>
Con una leggera risata anche mio fratello scese dalla macchina ed in religioso silenzio Harry riportò la macchina sulla strada.
<<Allora, che è successo?>> chiese con tono duro. Sospirai, cosciente del fatto che a lui non potevo nascondere nulla. Mi leggeva come un libro aperto attraverso i miei occhi che gli mostravano anche la mia piccola preoccupazione. Presi il bigliettino dalla borsa. <<C'era questo in bagno>> sussurrai. Harry parcheggiò poco più avanti e, dopo aver spento il motore, prese il bigliettino dalle mie mani. Lo lesse e subito sospirò. <<Perchè non me lo hai detto subito Anne?>>
<<Perchè non volevo rovinare la serata...>>
<<Se me lo avessi detto subito avremmo potuto fare qualcosa cazzo>>
<<E cosa? Ribaltare il bar alla ricerca di una persona che non sappiamo neanche come sia fatta?>>
<<Non lo so cosa, ma sicuramente era ancora nel bar con noi Anne, saremmo stati tutti più attenti>> e il suo tono di voce si alzò. <<Non ho bisogno che mi urli contro Harry, ne ho già abbastanza di rogne>> risposi.
<<Non voglio metterti agitazione o arrabbiarmi con te, ma è la seconda volta che succede qualcosa del genere e vengo sempre a saperlo dopo cazzo!>>
<<Non capisco questa tua rabbia Harry, davvero>>
<<Voglio proteggerti, voglio aiutarti, ma come faccio a farlo se non me lo permetti?>> rispose esasperato. Lo guardai e la preoccupazione era leggibile nel suo sguardo, nei suoi lineamenti. <<Scusami..>> sussurrai abbassando lo sguardo. <<Ma non voglio che tu rimanga immischiato in questa storia, non voglio che ti succeda qualcosa>> ammisi.
<<Non ti devi preoccupare per me Anne>>
<<Mi preoccupo di te come tu ti preoccupi di me>>
<<É diverso>>
<<Facciamo una cosa>>
<<Quale?>>
<<Io ti prometto di non nasconderti più nulla, ma tu promettimi che non farai nulla senza dirmelo e non ti immischierai troppo in questa faccenda, non voglio che ti succeda qualcosa>> dissi. Esitò un po', non rispose subito, ma solo quando rialzai lo sguardo e inchiodai i suoi occhi nei miei. <<Va bene>> fu tutto quello che disse.
Passammo il resto della serata abbracciati, senza più dire una parola. Io e lui, i nostri cuori che battevano sincronizzati e ammisi a me stessa che tra le sue braccia mi sentivo sicura. Ammisi a me stessa che avevo bisogno di lui.
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Missing Pages ||H.S.||
FanfictionAnne sapeva che doveva andare avanti, così come lo sapeva suo fratello Thomas. Dalla prematura scomparsa dei loro genitori, i due ragazzi hanno come unica certezza la presenza dell'altro, nulla di più. Cambiando città finalmente la ragazza sentiva d...