Annuii e mi voltai verso camera mia che era diventata improvvisamente l'ultimo luogo in cui avrei messo piede volentieri. Una volta dentro mi sedetti sul letto, appoggiando la testa sulle mani. Sentii un tocco leggero sulla spalla e quando alzai lo sguardo vidi Harry che mi osservava con aria preoccupata. <<Stai tranquilla Anne. So che non deve essere semplice per te, ma era un argomento che prima o poi avresti dovuto affrontare>> sussurrò. Annuii come risposta e mi alzai sistemandomi la maglietta. <<Dai vai di là, io mi do una sistemata e vi raggiungo>> risposi. Una volta che fu uscito mi cambiai e andai in bagno per lavarmi. Cosa doveva esserci di così importante da dirmi? C'era un segreto nascosto? No sicuramente non un segreto, in famiglia non c'eravamo mai nascosti nulla.
Tornai in cucina e nel momento in cui entrai Harry e Thomas smisero immediatamente di parlare, anche se dalle loro espressioni sembrò che avessi appena interrotto un discorso importante. Presi posto vicino ad Harry e inchiodai gli occhi di mio fratello. <<Avanti, parla>> gli dissi seccamente. Lo osservai uscire, per poi tornare in silenzio con in mano un diario e fogli strappati. Appoggiò il diario sul tavolo vicino a sé e si sedette. <<Allora Anne, lo so che questo discorso potrà sembrarti fantasioso e di poco senso, ma devo chiederti di dimenticare per un attimo tutto quello che sai di papà>>. Lo guardai confusa. Dimenticarmi tutto quello che sapevo di papà? Cose da pazzi. <<Questo è un piccolo diario che papà ha scritto quando io ero ancora piccolo e tu non eri ancora nata. Non so perchè lo abbia fatto, né se sia stata effettivamente una buona idea, ma fatto sta che questo diario c'è e io so quello che c'è scritto dentro da molti anni>>
<<Mi stai mettendo paura Thommy>>
<<Non voglio metterti paura, ma sono consapevole del fatto che quello che tra poco ti dirò potrà cambiare completamente l'idea che avevi di papà>>
<<Non cambierò idea su papà, so come ci ha cresciuti e lo conoscevo bene, così come lo conoscevi bene anche tu>>
<<Io lo conoscevo bene, ma non direi la stessa cosa su di te>>
<<Thomas calmati, non sono queste le cose che devi dire>> si intromise Harry duramente. Vidi Harry sistemarsi nervosamente sulla sedia e sentii Thomas fare un respiro profondo. <<Lui lo sa? Io no ma Harry lo sa già?>> chiesi incredula. <<Si ma solo perchè è qua da stamattina e continuava a farmi domande, non potevo aspettare che tu ti svegliassi o mi sarei ritrovato appeso al muro>> disse Thomas lanciando un'occhiataccia al ragazzo al mio fianco. <<Scusa se mi preoccupo perchè qualcuno è entrato in casa vostra Bianchi>> rispose il riccio; aveva chiamato mio fratello per cognome e una patina di freddo ghiaccio si era stesa su quel cognome pronunciato così freddamente. <<Smettetela voi due, sembrate due bambini delle elementari. Thomas, vai avanti per favore>> mi intromisi.
<<Quanti figli ha avuto nostro padre?>> chiese a brucia pelo.
<<Come quanti figli ha avuto nostro padre? Ma ti sei rimbecillito? Siamo io e te>>
<<No>>
<<Come no? Ma che stai dicendo?>>
<<La risposta è errata>> rispose. Aprì il diario ed estrasse qualche foglio ingiallito e una piccola fotografia strappata. Mise quest'ultima davanti a me e riprese a parlare: <<Prima che mamma e papà si mettessero insieme, papà era stato con un'altra donna. Da questa relazione nacque un bambino, che papà non riconobbe e quando si trasferì in America con mamma inevitabilmente recise qualsiasi possibilità di riavvicinamento>>. Presi la foto con la mano che tremava. Tutto quello che Thomas aveva appena detto non poteva essere vero. Un fratellastro? Com'era possibile?
La foto ritraeva una donna sorridente con in braccio un bambino talmente piccolo che quasi spariva nella copertina in cui era avvolto. Accanto alla donna doveva esserci qualcun altro, ma la foto era stata strappata e quella persona era sparita insieme all'altra metà. Rimasi la, pietrificata, a fissare quella foto senza avere la capacità di dire o fare qualcosa. Non mi accorsi che stavo piangendo solo fino a quanto sentii la mano di Harry asciugarmi una lacrima. Appoggiai la foto sul tavolo davanti a me e feci un passo indietro. Un passo lontana dalla foto, un passo lontano da ciò che pensavo di sapere, un passo lontano dalla mia famiglia. <<Anne..>> sussurrò Thomas. Mi allontanai di scatto e presi la giacca di fretta. Aprii la porta ignorando i ragazzi che mi chiamavano e prima che uno dei due mi potesse fermare uscii.
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Ebbene sì, sono ricomparsa con un nuovo capitolo.
Chiedo scusa per l'attesa, ma per vari motivi ho dovuto momentaneamente lasciare la storia in sospeso.
É un capitolo abbastanza corto, ma è decisamente importante.
Spero mi possiate perdonare per l'attesa❤️
Detto questo, al prossimo capitolo❣️
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Missing Pages ||H.S.||
FanfictionAnne sapeva che doveva andare avanti, così come lo sapeva suo fratello Thomas. Dalla prematura scomparsa dei loro genitori, i due ragazzi hanno come unica certezza la presenza dell'altro, nulla di più. Cambiando città finalmente la ragazza sentiva d...