26. Abbiamo un po' esagerato

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Eric aprì la porta della mensa e la tenne aperta anche per me. <<Grazie>> dissi entrando e sorridendogli. Dopo aver preso il pranzo ci accomodammo al solito tavolo in cui mi mettevo con Zayn, parlammo un po' di tutto per iniziare a conoscerci meglio, considerando che da quel giorno avremmo passato molte ore insieme. <<Quindi mi stai dicendo che oggi è il tuo compleanno?>> disse spalancando gli occhi. <<Beh... si, ma la mia sorpresa l'ho già ricevuta>>

<<E da chi?>>

<<Dal mio ragazzo>> risposi e a quelle parole sentii un brivido lungo la schiena. Era la prima volta che mi riferivo ad Harry in quel modo ad alta voce e mi faceva uno strano effetto. <<Mentre Zayn, il tuo amico qua in ufficio? Cosa ha fatto?>>. Sospirai guardando il cibo nel mio piatto. <<Se n'è dimenticato...>>

<<Oh... mi spiace Anne>>

<<Fa niente, capita>>

<<No, non dovrebbe capitare. Stasera se vuoi posso invitare qualche mio amico così posso fare una piccola festa>>

<<Preferisco se siamo solo noi due, davanti a tante persone che non conosco vado un po' in difficoltà, soprattutto se è il mio compleanno e l'attenzione è su di me>>

<<Va bene, allora cercherò di farti vivere una delle serate più belle>> disse sorridendo e mettendo una mano sulla mia. Rimasi confusa da quel contatto, cercai di non farglielo vedere con un sorriso e allontanai la mia mano. Non perché non mi facesse piacere che quel ragazzo si stesse dimostrando un buon amico, ma non lo conoscevo abbastanza per sapere che tipo di persona fosse. Io di certo non ero propensa al contatto fisico.

Finimmo di mangiare e tornammo in ufficio a cercare di capire che nome dare a quelle stupide pagine social. Inutile dire che finimmo sempre per dare nomi stupidi e passammo almeno 10 minuti ogni volta a ridere come i bambini.

<<Bene direi che questo è il nome più sensato che potessimo trovare>> disse il ragazzo guardando il nome scritto sul foglio davanti a lui. <<Beh se intendi dire che questo è il meno peggio, concordo con te>> risposi e in ricambio ottenni un dito medio. Eric aveva un carattere simile a mio fratello: era molto espansivo e non si faceva problemi ad esternare ciò che pensava.

Iniziammo a sistemare le nostre cose e ci avviamo verso l'uscita. Controllai il telefono per vedere se Harry avesse risposto mio messaggio, ma non trovai nulla. Risposi a tutti i messaggi di auguri mentre ci avviamo verso la metro. <<Allora vuoi andare a bere qualcosa adesso oppure vuoi fare dopo cena?>> chiese

<<Possiamo fare benissimo anche adesso, non ho impegni e a casa non mi aspetta nessuno>>

<<Perfetto allora possiamo andare>> rispose sorridendo.

Entrammo in un bar piccolino poco distante dalla fermata della metro; era abbastanza grande e pieno di gente per essere giovedì, la musica alta copriva le parole delle persone che per parlare a momenti urlavano. <<Cosa prendi da bere Anne?>>

<<Scegli tu, qualcosa di forte possibilmente, ma non farci mettere la tequila, brutti ricordi>> risposi ridacchiando mentre Eric annuiva e si allontanava verso il bancone.

Afferrai il bicchiere il ragazzo mi porse e dopo un sorso constatai che era veramente buono. <<Vacci piano però, è abbastanza forte>> disse lui facendomi l'occhiolino. Mi guardai attorno e notai un viso familiare. Era l'uomo che avevo incontrato, o meglio, investito al gala di Natale. Era da solo, seduto a un tavolino nell'angolo della sala. Cosa diamine ci faceva la?

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