30. Presta attenzione

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Prima di tornare all'ufficio di Harry avevo convinto David a lasciarmi un attimo a casa in modo da recuperare il suo regalo. L'uomo mi aiutò ad appoggiare il quadro nei sedili posteriori e partimmo di nuovo verso la nostra meta. << Signorina le buste con il cibo le ho lasciate nel bagagliaio, l'aiuterò a portare giù le buste quando arriviamo>> disse sorridendomi attraverso lo specchietto retrovisore. <<Non si preoccupi posso fare anche da sola, già è tanto che mi ha accompagnata avanti e indietro>> risposi sorridendo. Arrivammo davanti al suo ufficio e decisi di lasciare il quadro in macchina, glielo avrei dato quando saremmo tornati a casa. Afferrai il cibo ed entrai andando direttamente verso l'ascensore. <<Sono qui per vedere Harry Styles>> dissi alla segretaria specificando quale Styles dovessi vedere. La ragazza mi sorrise falsamente << al momento è occupato in una riunione, ma dovrebbe essere libero tra poco. Può aspettarlo in sala d'attesa tranquillamente>> e così dicendo tornò a prestare la sua attenzione ai fogli che aveva avanti ignorando completamente la mia presenza. Non pretendevo di essere servita e riverita, ma se quella ragazza si fosse comportata così con i clienti sicuramente gli affari conclusi sarebbero stati molti meno. Presi posto dove la ragazza mi aveva indicato e tirai fuori il telefono per passare un po' il tempo.

Messaggio da: Harry xx

Sono ancora bloccato in riunione, perdonami

Non ti preoccupare, ti aspetto qua

Fosse per me uscirei ora

Presta attenzione a quello che dicono

Non mi va

Harry!

Sono tornato a scuola e non lo sapevo?

Sorrisi per quel messaggio e me lo immaginai tutto soddisfatto mentre premeva il tasto invio. Decisi di non rispondere per non distrarlo ulteriormente ma finalmente poco dopo iniziai a sentire il rumore di sedie dall'interno dell'ufficio capii che avessero finito. La porta si aprì e la prima persona ad uscire fu proprio il figlio del capo con una faccia che era un misto tra annoiato e addormentato. Salutò una a una le persone che erano dentro per poi spostare la sua attenzione su di me. <<Speravo di trascorrere il mio compleanno in un modo diverso>> scherzò venendo nella mia direzione e lasciandomi un rapido bacio. <<Passare il compleanno a lavorare fa parte della vita degli adulti e noi non siamo più ragazzini>> risposi sollevando i sacchetti davanti al suo viso. <<Sia ringraziato il cielo che c'è da mangiare, sto morendo di fame>> esclamò afferrando le buste dalle mie mani ed entrando nel suo ufficio. Lo seguii senza esitare e sistemammo tutte le cose sulla sua scrivania. <<Ti sei ricordata di prendere il pollo questa volta>> disse lui sorridendo come un bambino guardando nella sua scatola. <<Non è colpa mia se la volta scorsa se lo sono vendicato>> mi difesi alzando le mani. Mangiammo tranquillamente tutto il pranzo e poi lo aiutai a sistemare. Feci il giro della scrivania, mi posizionai dietro di lui, appoggiai le mani sulle sue spalle ed iniziai a fargli un messaggio delicato. <<Pomeriggio che impegni hai?>> chiesi

<<solamente una riunione, tra mezz'ora e durerà circa un'ora e mezza, perché?>>

<<perché si darebbe il caso che ho preso il pomeriggio libero per passarlo con te, ma aspetterò che tu abbia finito>>

<<Anne ma ti avevo detto di non prendere giorni liberi, avresti potuto tenerli da parte per quando ce ne sarebbe stato davvero bisogno>>

<<infatti non ho preso un giorno libero ma solo un pomeriggio>>

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