<<Quindi finalmente avete chiarito>> disse Harry sorridendo mentre apriva la porta della pizzeria. <<Si, sono stata scema io a tagliarlo fuori, non se lo meritava>> risposi scuotendo la testa. <<Ehi, non sei stata scema, la tua reazione è stata spontanea, non devi fartene una colpa>> disse lui lasciandomi un dolce bacio a fior di labbra. Sorrisi alle sue parole e prendemmo posto al tavolo. Non guardammo neanche il menù ma Harry chiamò direttamente il cameriere per ordinare. Ormai conoscevamo i nostri gusti e le pizze che prendevamo erano sempre le stesse: con le patatine per me e bufalina per lui. Una volta arrivate le pizze lo vidi creare una barriera con i bicchieri e la bottiglia tra di noi. Lo guarda dubbiosa e lui ridacchiando continuò la costruzione del suo mini-fortino. <<L'altra volta me ne hai rubate due fette, questa volta non ricapiterà>> si giustificò.
<<Non ti facevo così geloso del tuo cibo Harry>>
<<Sono geloso di tutto ciò che mi compete>> rispose serio e fissandomi negli occhi. Sentii il mio stomaco fare una capriola e le guance arrossire, ma camuffai il tutto addentando una fetta della mia pizza. <<A che ora riprendi a lavoro?>> chiesi per sviare il discorso. <<Quando mi pare e mi piace, tu?>> rispose. <<Tra 45 minuti, non sono mica come te, ho degli orari da rispettare io>> lo stuzzicai e lui in tutta risposta scrollò le spalle. Pranzammo parlando del più e del meno, fino a quando non sentii una voce chiamarmi alle spalle. <<Bianchi! Oggi niente mensa?>>, mi voltai e vidi Liam avvicinarsi al tavolo sorridendo. <<Liam, che ci fai qui?>> dissi ricambiando il sorriso, <<Mi sono fermato a prendere delle pizze d'asporto prima di tornare in officina, sono venuto in queste zone per prendere dei pezzi di ricambio e già che c'ero perchè non prendere una bella pizza>> e non appena finì di parlare il suo sguardo si posò sul ragazzo di fronte a me. Quest'ultimo se ne stava in silenzio, ad osservare con sguardo duro il ragazzo che si era appena avvicinato a noi. <<Liam, ti presento Harry. Harry, ti presento Liam>> dissi osservando i due stringersi la mano in modo distaccato. <<Beh io... io vado, non volevo disturbarvi. Stasera Thomas mi ha chiesto di bere qualcosa, se volete aggiungervi sarebbe solo un piacere>> <<Non sarebbe male, un po' di svago non fa mai male>> risposi sorridendo e, dopo altri saluti imbarazzanti, si allontanò dal tavolo. Mi voltai verso Harry. <<Si può sapere tutta questa freddezza da cosa è scaturita?>> chiesi.
<<Non ero freddo>>
<<Oh si che lo eri, la temperatura attorno a noi si sarà abbassata di almeno 5 gradi>>
<<Ho detto che non ero freddo>>
<<Se ti dico che era abbastanza pal->>
<<Stasera non ci sono>>
<<Come mai?>>
<<Domani mattina ho una riunione molto presto, preferisco non uscire>>
<<Va bene, vorrà dire che andrò da sola>>
E dopo quella mia affermazione il silenzio calò su di noi.
Pagammo, o meglio, pagò il pranzo mentre mi lamentavo del fatto che non dovesse pagare sempre lui, e ci avviammo fuori dal locale. Il freddo pungente mi colpì come mille spine nella pelle e mi strinsi il cappotto di riflesso. Camminammo mano nella mano, come due adolescenti, parlando come se nulla fosse successo. Una volta davanti al palazzo con gli uffici dove lavoravo, mi voltai per salutarlo. <<Quindi non ci sei stasera?>> chiesi.
<<No, te l'ho detto, preferisco non fare tardi>>
<<Va bene Sig. Vecchietto, sia mai che lei non possa dormire meno di otto ore>> risposi nascondendo una risata.
<<Tu devi andarci per forza?>>
<<Si, non succederà nulla di male se per una sera esco a divertirmi anche io>> risposi sospirando. Mi avvolse tra le sue braccia e con un gesto amorevole sistemò il mio cappellino. Sorrisi a quel contatto e quando sollevai lo sguardo due iridi verde smeraldo mi lasciarono senza fiato. I suoi occhi erano decisamente la parte che preferivo di lui. <<Allora ci sentiamo per i prossimi giorni piccola Anne>> sussurrò prima di baciarmi. Ci salutammo di nuovo ed io entrai in ufficio.
<<Signorina Bianchi, dovrebbe sapere che non sono permesse effusioni davanti agli uffici>> mi schernì Zayn. Borbottai un "fanculo" e sorrisi chiamando l'ascensore. <<Stasera non prendere impegni Malik, sei dei nostri>> dissi alzando la voce per farmi sentire e, senza attendere una risposta, entrai nella cabina. Appoggiai il cappotto sulla sedia accanto alla mia scrivania ed il telefono vibrò.
Messaggio da: Harry
Stasera a che ora passo?
Non avevi una riunione domani mattina presto?
Non si risponde ad una domanda con una domanda
Alle 21:00 al Juice
Alle 20:45 passo a prendere te e Thomas
Agli ordini Sig. Vecchietto
Smettila
Ridacchiai e riposi il telefono per iniziare a lavorare.
**************
Alle 20:45 spaccate il campanello suonò. Mi osservai nel riflesso dello specchio e non potei non notare i miei occhi stanchi, spenti. Quella sera volevo lasciarmi tutti i problemi alle spalle, almeno per qualche ora, ma non sapevo che i miei piani sarebbero state solo congetture.
Scesi con Thomas e davanti al portone trovammo Zayn e Harry chiacchierare amabilmente. Rimasi colpita da quella scena e mi avvicinai di soppiatto per non disturbare. <<Bianchi! Finalmente! Vedi te se devo uscire con voi, banda di screanzati, per vederti. In ufficio sei sparita>> disse Zayn abbracciandomi. <<Scusa Malik, ma sai anche tu che questi ultimi giorni sono stati di fuoco>> mi scusai.
<<Bene, ora che siamo al completo possiamo andare>> disse Harry indicando la sua auto. Quando mi avviai verso la portiera posteriore una mano mi spostò per salire davanti. Ridacchiai e guardai Harry scuotendo la testa divertita. <<Te l'ho già detto che stasera sei bellissima?>> disse facendomi un occhiolino mentre sorridente girava la macchina per salire dal lato del conducente. <<Ma se ho il cappotto>> risposi ridendo e come risposta ottenni un'alzata di spalle. Salii in macchina con meno pensieri, felice di quel piccolo gruppo che si stava creando, ignara di cosa mi stava riservando a breve il destino.
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Buona sera! So benissimo che non è giovedì, ma ho deciso di provare a pubblicare con maggior frequenza per riprendere il periodo di stallo che c'è stato.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto☺️
Detto questo, al prossimo capitolo❣️
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Missing Pages ||H.S.||
FanfictionAnne sapeva che doveva andare avanti, così come lo sapeva suo fratello Thomas. Dalla prematura scomparsa dei loro genitori, i due ragazzi hanno come unica certezza la presenza dell'altro, nulla di più. Cambiando città finalmente la ragazza sentiva d...