when everything changed | Tom Riddle

•Capitolo 1•

2 anni prima
"Tom Riddle, desidera prendere Chloe Malfoy come sua sposa?"

"Si, lo voglio"

"E lei, Chloe Malfoy, desidera prendere Tom Riddle come suo sposo?"
Chloe guardò il suo gemello, Draco, in cerca di forza. Lui era sempre stato la sua forza.
Le fece l'occhiolino e le rivolse un sorriso malinconico, sapeva bene cosa stava per accadere.

"Si, lo voglio"

"Vi dichiaro marito e moglie!"
Un ghigno apparì sul volto del marito ed un boato di applausi si innalzò nella stanza.
Chloe corse ad abbracciare il fratello e liberò le lacrime. Ma non erano lacrime di gioia.

Entrambi sapevano che, da quel momento in poi, la loro vita sarebbe cambiata.
—————
10 settembre ~ 2 anni dopo

Mi sveglio per colpa della luce che penetra dall'enorme finestra della camera.
Ancora un po' assonnata, mi giro e noto che il posto accanto a me è vuoto.
Deve essere già sceso giù, si sveglia presto ultimamente, tra mangiamorte, essere il preside di Hogwarts, i vari impegni...
Si, quest'anno sarà il mio ultimo anno ad Hogwarts e Tom è il preside. Fantastico.
Ha solo 19 anni, due in più di me, ma dopo la morte del padre, Voldemort, tutto è passato nelle sue mani.
È il nuovo Signore Oscuro ed è spregevole ed assetato di potere proprio come lui. È un maniaco del controllo.
Nel nostro matrimonio non scorre amore.
È stato solo un patto tra le nostre famiglie,
Riddle e Malfoy.
Mio padre ha ottenuto il suo scopo, portare in alto il nome della nostra famiglia e crearne una discendenza reale.

Nessuno ha mai chiesto cosa volessi io.
Nessuno ha mai chiesto come mi sentivo.

Per me c'è sempre stato mio fratello, Draco.
Siamo gemelli, è come se fosse parte di me, mi ha sempre supportata ed aiutata.
È la mia spalla destra e lo sarà per sempre.
Per decisione di mio padre si è unito ai mangiamorte e lavora per Tom, non c'è bisogno di specificare che non è stata una sua scelta.
Odio ciò che deve essere per compiacere la nostra famiglia, non lo rispecchia. Ma, soprattutto,non lo merita. Ad Hogwarts, lo hanno etichettato come "Il cattivo" ma nessuno sa cosa c'è dietro.

Decido di alzarmi ed esco dalla camera.
L'aria nella nostra villa è sempre così tetra.
L'ha disegnata Tom, voleva che fosse enorme e ci è riuscito, e l'ha anche chiamata "Villa Riddle".
Devo dire, però, che è proprio bella.
È l'unica cosa positiva di tutta questa storia.

Scendo la lunga scalinata e raggiungo il piano terra.
"Buongiorno mia Signora" mi saluta Sprik, il nostro elfo.
"Buongiorno, ti ho già detto che non c'è bisogno che mi chiami così" gli rivolgo un sorriso sincero.
"Me lo ricordo Signora, ma lui me l'ha ordinato e sa cosa succede se non si rispettano i suoi ordini..."
Mi è sempre dispiaciuto vedere quanto gli elfi siano trattati male. Sono pur sempre creature.
Riesco a capirli.
"Vuole che le prepari qualcosa?" mi domanda.
"Tranquillo Sprik, faccio io"

Varco l'enorme porta della cucina e lo vedo, seduto al tavolo dove, solitamente, avvengono le riunioni dei Mangiamorte.

"Ti avevo detto che ti saresti dovuta svegliare presto, Chloe" dice senza alzare la testa "Sai che sono pieno di impegni"
"Lo so, scus-"
Poco dopo, però, punta i suoi occhi nei miei.

"E sai anche che se do un ordine va rispettato." conclude.

"Non capiterà più, Tom."
Improvvisamente si alza e si sistema la cravatta.
Avanza verso di me ed indietreggio impaurita.

Non un altro attacco di rabbia, non ora...

"Muoviti a fare colazione, alle 11 mi accompagni a Diagon Alley"
"E perché?" rispondo tremolante, stupita dal fatto che mi voglia con lui.
Di solito ci teniamo a debita distanza, se stiamo lontani è meglio per entrambi.
Appoggia il pollice sulla mia guancia e me l'accarezza.
"Sono stufo di lavorare, ho bisogno di un po' d'aria e qualche completo nuovo. Non ti serve il materiale per Hogwarts, poi?"
"Oh, si. Grazie..."
Tom che si preoccupa per me?
Tom che mi accarezza la guancia?

"Non farci l'abitudine" leva la mano "Sbrigati".

~spazio autrice~
26/01/2023
Ciao a tutti! Questa è la prima parte della mia storia, spero vi piaccia <3
Caricherò un capitolo ogni giorno se riesco.