•Capitolo 28•

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"Chloe. Che cazzo ci fai con lui?"

Riconobbi quella voce all'istante.
Quella voce per il quale ero seduta lì, ad ascoltare cose che non mi ha confessato.
Dietro di noi, Tom era furioso.
Strinse i pugni e mi parve di vedere le sue unghie conficcarsi nella carne, il petto si innalzava a tratti e gli occhi... quelli sì che facevano paura.

"Cosa cazzo stai facendo qui, seduta con lui?" urlò, guardandosi attorno e non vedendo nessuno studente

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"Cosa cazzo stai facendo qui, seduta con lui?"
urlò, guardandosi attorno e non vedendo nessuno studente.
Poteva attaccare.

"Tom-" tentai di parlare.

"Stai zitta." guardò minacciosamente Mattheo
"Ti avevo detto che lei sarebbe rimasta fuori da tutto ciò. Te lo ricordi, pezzo di merda?"

"Calmati, Tom. Lui non ha fatto niente."
tentai di avvicinarmi ma mi spostò bruscamente.

"Ah no? Anche il solo starti vicino è un reato se si tratta di lui."

"Come sei sdolcinato, fratellino. Perché non racconti a Chloe come stanno realmente le cose?"
Mattheo ghignò.

"Devi starle lontano. Lo hai capito o no?"
si avvicinò e si mostrò pronto a menarlo, quando mi misi in mezzo.

"Levati dal cazzo, Chloe." tento di spostarmi ma non ci riuscì "Levati!"

"No, Tom. Calmati, ti prego."

"Lo difendi anche ora? Cosa ti ha promesso, eh?
Una scopata?" rise istericamente.

"Che problemi hai? Sei impazzito?" gli urlai contro.

"Te, Chloe. Tu sei il mio fottuto problema da due anni!"

"Io?" dissi scioccata "Mattheo è l'unico che ha le palle di dirmi la verità!"

"Verità? Credi veramente che lui sia in grado di dirla?" mi rispose urlando, facendo spuntare sul suo collo le vene pulsanti.

"Perché tu lo sei?" controbattei delusa dal suo comportamento, facendo allusione al fatto che neanche lui mi abbia mai raccontato questa fatidica verità.

Si mutò improvvisamente.

"Andiamo, Tom, raccontagli del patto con nostro padre. Raccontagli a cosa sei condannato per la vita." lo sfidò il gemello, guardandolo negli occhi.
Quando Tom alzò la testa, però, non fu più lui.
Il verde delle sue iridi era scomparso.
Ora c'era solo...il vuoto.

"Sai cosa vi dico?" avanzò verso di noi
"Non racconto proprio un cazzo.
Perché nessuno di voi due conta qualcosa per me. Niente." ghignò "Oh, e mi raccomando. Divertitevi sta sera" mi fece l'occhiolino, per poi girarsi di spalle e andarsene.

Le parole non sono mai nel posto in cui dovrebbero stare.
Ne vorresti una e non arriva.
Ne ricevi una e ti ferisce.
Ne dici cento e dovresti tacere.

Le parole sono frecce, proiettili, uccelli leggendari all'inseguimento degli dei, le parole sono pesci preistorici che scoprono un segreto terrificante nel profondo degli abissi, sono reti sufficientemente grandi da catturare il mondo e abbracciare i cieli, ma a volte le parole non sono niente, sono stracci usati dove il freddo penetra, sono fortezze in disuso che la morte e la sventura varcano con facilità.

Le parole sono pallide ombre di nomi dimenticati. Come i nomi hanno potere, le parole hanno potere. Le parole possono accendere fuochi nelle menti degli uomini. Le parole possono far uscire lacrime dai cuori più duri.

I pensieri muoiono nel momento in cui prendono forma le parole.

E quelle parole, "Perché nessuno di voi due conta qualcosa per me. Niente.", mi avevano ferita.
Lacerata.
Tagliata.
Stracciata.
Umiliata.
Odiata.
Svanita.

Le lacrime scesero spontanee dal mio viso.
Un viso ormai triste, pallido, sconfitto.
Pensai che forse morire lì, sulle rive di quel lago, non sarebbe stato poi così tanto male.

"Torna in camera, Malfoy." Mattheo mi afferrò la mano, ma mi scansai.
"Sto solo cercando di essere gentile." pronunciò la parola gentile con un certo ribrezzo.
Perciò, afferrai la sua mano.
Ci smaterializzammo e mi lasciò nella mia stanza.

"Riposati, a Tom ci penso io."

"Mio fratello." dissi singhiozzando "Chi-chiama Draco"

Annuì.

*

Mattheo arrivò di fronte alla camera di Draco e bussò.
Assonnato, quest'ultimo aprì.

"Riddle?" esclamò stupito "Cosa cazzo vuoi?" sbadigliò il biondo.

"È tua sorella. Ti vuole."

"Che è successo?" disse il gemello.

"Tom." si limitò a dire Mattheo.
Draco capì.

A quel punto, uscì dalla camera e corse verso quella della sorella.
Avrebbe dovuto proteggerla.

"Grazie, Riddle." ringraziò Mattheo mentre correva via.

Entro nella stanza di Chloe e la vide rannicchiata nel letto.

"Draco." esclamò lei.

~spazio autrice~
14/03/23
Cattivo Tom.
Cosa succederà?
Prossimo la prossima settimana, parto e non ho il tempo materiale per scrivere.
Scusatemi.

when everything changed | Tom RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora