•Capitolo 8•

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"Non ti fermi neanche di notte, Chloe?"

Sussultai quando riconobbi quella voce.
Tom era lì, appoggiato allo stipite dell'entrata.

Fui grata di non essere riuscita a dormire.
È di notte che si percepisce meglio il frastuono del cuore, il ticchettio dell'ansia, il brusio dell'impossibile e il silenzio del mondo.

"Non riuscivo a dormire" affermo, attirata dalla copertina del libro: "Orgoglio e Pregiudizio".
Lo avevo letto svariate volte, ormai.
Tom si avvicinò e me lo sfilò dalle mani.
"Jane Austen" sfoglia le pagine "Te ne intendi"
"Amo la lettura, semplice"
"Non ne ero a conoscenza"
Mi siedo sul pavimento, iniziando a leggere.
Tom rimase lì, a contemplare il nostro silenzio mentre sfogliavo le pagine del primo capitolo.

"Leggeva con un'ansia che a stento le permetteva di capire, mentre l'impazienza di sapere ciò che diceva la frase successiva le impediva di cogliere il significato di quella che aveva sotto gli occhi"
Mi accorsi che Tom aveva appena citato una delle frasi più celebri di questo romanzo.

Era solo una citazione?

"Tutto sembrava anzi portarla a chiarire finalmente i suoi sentimenti, e non aveva mai capito così sinceramente di amarlo tanto come ora, quando l'amore era vano" citai a mia volta.

"Non è forse l'asocialità la vera essenza dell'amore?" controbatté.

"Sono queste le parole di un gentiluomo? Sin dal primo momento la vostra arroganza e la presunzione per i sentimenti altrui mi hanno fatto capire che voi eravate l'ultimo uomo sulla Terra che avrei potuto sposare"

"Pensate al passato solo quando i ricordi vi possono fare piacere .Di certo i sentimenti che hanno offuscato la vostra lucidità vi aiuteranno a dimenticare" concluse.

"L'hai letto anche tu?" domando alzandomi.
"Non è scontato?" ridacchia.
Mi diressi nuovamente verso lo scaffale e riposai il libro al suo posto.

Poi, un brivido.
Il mio corpo fu sopraffatto da un formicolio.
E, di nuovo, il mio stomaco divenne uno zoo.
Uno zoo di farfalle...
Tom era dietro di me.

Mi girai, i nostri volti erano a pochi centimetri di distanza.
"Perché non sei riuscita a dormire?"
La sua mano gioca con i miei capelli biondi, annullando qualsiasi principio di concentrazione.
"Un litigio. Niente di importante" tento di mantenere la calma.
"Con chi?"
"Theodore" rilascio in un sospiro "Theodore Nott"
Al sentire quel nome, Tom ghigna.
"Tiro ad indovinare" la sua mano avvolge la mia spalla "Sono la causa della discussione?"
"Non ha importanza" tento di convincerlo.
Il suo volto si avvicina al mio collo per poi lasciarci umidi baci.
Non capii più niente, ero come stordita.
Tutto attorno a noi sembrava fluttuare.
"Quindi, Chloe?" continua "Sono io?"
"Tom..."
"Non mi hai risposto" arriva alla mascella.
"Si, Tom. Sei tu" i miei battiti sono incontrollabili "Sei sempre tu"
"E dimmi, Chloe" la sua mano calda avvolge il mio viso "Ti dispiace?"
"No, Tom. Non mi dispiace" confesso.
"La mia attrazione nei tuoi confronti è dannatamente fastidiosa"
Poi fece l'ultima cosa che mi sarei mai aspettata.

Mi baciò.


~spazio autrice~
2/02/2023
Ve lo aspettavate?
Ci vediamo domenica con il prossimo, purtroppo non riesco a postare prima <3

when everything changed | Tom RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora