•Capitolo 25•

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"Andate via, tutti." disse Tom barcollante, che riuscì ad alzarsi da terra.
Dal suo sguardo truce i mangiamorte capirono che era meglio andare via, così la sala si liberò velocemente.
La schiena gli provocava un dolore lancinante, attorno all'occhio si era formato un'enorme livido viola e sulle braccia era pieno di tagli.
L'unica persona che è sempre riuscito a sottometterlo, oltre al padre, è suo fratello.
Invidiava l'amore fraterno ed il legame fra i due Malfoy ed era invidioso proprio perché a lui mancava.
Gli mancava poter contare su qualcuno del suo stesso sangue.
Si dice che i fratelli sono un regalo, compagni per la vita, e lui non concepiva il motivo per cui fosse così sfortunato.
Fottutamente sfortunato.
Mattheo era l'esatta copia di suo padre,
l'aveva modellato a suo piacimento e lui si era fatto modellare. Tom, invece, fingeva.
Fingeva da sempre.
La verità era che lui non avrebbe voluto questo per se stesso, sarebbe scappato se solo avesse potuto.
Ma non tutti hanno delle scelte, sopratutto quando c'è in ballo la propria vita.

*
(Chloe)
Il mio corpo non aveva intenzione di addormentarsi, la paura che a Tom fosse successo qualcosa mi tormentava.
E a pensare che qualche mese fa me ne sarei fregata.
Decisi di alzarmi, invece che continuare a rigirarmi nelle coperte senza scopo.
Basta, dovevo andare a cercarlo.
Attenta a non farmi beccare, uscii a punta di piedi dalla stanza e mi diressi verso il suo studio.
Arrivata, pronunciai "Purosangue" e percorsi la scalinata che portava alla porta.
Quando la aprii, però, non vi trovai nessuno.
Forse non era ancora tornato.
Riscesi giù ma, mentre tornavo in stanza,
vidi camminare tra i corridoi una sagoma e lo riconobbi. Era lui.
Zoppicava, teneva con una mano il suo avambraccio e sembrava non avesse equilibrio.
"Tom!" corsi verso di lui e lo afferrai, facendogli da sostegno "Cosa ti è successo?"
Il suo viso era pieno di lividi, soprattutto la palpebra sinistra, ed era pieno di piccoli tagli.
"Tranquilla, Chloe. Io..." disse e si fermò per la mancanza di forze "Io posso cavarmela da solo."
"Tom, non fare l'orgoglioso e lasciati aiutare."
lo trascinai con tutte le forze che avevo in corpo in camera mia e lo lasciai sul letto.
Andai in bagno e presi qualche medicina e qualche garza.
"Forza" lo presi per le spalle "Sdraiati."
"È necessario?"
"Si, Tom. È necessario" dissi sbuffando.
Si sdraiò e misi un po' di disinfettante sulle garze, per poi passarlo sulle ferite.
"Quanto cazzo brucia!" si lamentò lui, schiudendo gli occhi.
"Resisti, ti farà solo che bene" risposi.
Gli applicai una crema sul livido viola dell'occhio, gli fasciai l'avambraccio e finii di medicargli i tagli.
"Ho fatto, puoi alzarti" gli strinsi la mano per aiutarlo "Con chi hai fatto a botte, Tom?"
Il suo sguardo si incupì, come il suo volto.
"Un mangiamorte. Lo farò tornare al suo posto."
mi rispose.
Non fui convinta che stesse dicendo la verità, ma non volevo tempestarlo di domande in quel momento.
Mi stesi sul letto e chiusi gli occhi, stavo morendo di sonno. Mannaggia a te, Tom.
Quest'ultimo si diresse verso la porta e la aprì, pronto ad uscire. Non volevo che se ne andasse, non ora...
"Grazie Chl-"
"Rimani, Tom. Rimani qui con me" esclamai.
Avevo davvero bisogno di dormire con lui al mio fianco, ultimamente mi sentivo sola, demotivata e con lui queste sensazioni andavano pian piano via, senza spiegarmelo.
"Chloe, sai che non posso" si girò verso di me e mi guardò, malinconicamente.
"Ti prego..." dissi.
Dopo qualche secondo immobile e titubante, si mosse e si diresse verso di me.
Si levò la maglietta e si sdraiò al mio fianco.
"Domani mattina non mi troverai qui, sappilo"
"L'importante è che sei qui ora" risposi girandomi di fianco, dandogli le spalle.
Poi, improvvisamente, portò il braccio sulla mia vita e me la circondò, avvicinandomi a lui.
"È così che fai? Mi chiedi di rimanere con te e ti giri dall'altro lato?" ridacchiò leggermente.
"Scusami per la mia scortesia" risposi con ironia.
Inspirò il profumo dei miei capelli "Cocco..."
Mi rannicchiai ancora di più e, tra le sue braccia, mi addormentai.
"Buonanotte, Chloe" disse Tom, prima di chiudere gli occhi a sua volta.

*
Mi svegliai e lui non fu accanto a me.
Ma lo sapevo, mi aveva avvisata.
Mi stiracchiai e realizzai di non aver dormito mai così bene in tutta la mia vita. Girandomi e vedendo le lenzuola sgualcite dall'altro lato, capii che non era stato frutto della mia immaginazione.
Io e Tom avevamo dormito insieme.
Non che non fosse mai capitato, insomma siamo comunque sposati.
Ma non era mai stato così...vero.
Inspirai l'odore da lui lasciato e mi alzai dal letto con una carica differente.
Salterellando, mi diressi in bagno dove mi preparai.
Indossai la divisa e, stranamente, abboccolai i capelli, invece di lasciarli lisci come il solito.

Indossai la divisa e, stranamente, abboccolai i capelli, invece di lasciarli lisci come il solito

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Uscii dalla stanza e feci per raggiungere la Sala Grande.
Mi ero svegliata presto, per cui fui convinta che non ci sarebbe stato nessuno.
Anche i corridoi erano vuoti, proprio in quel momento ne stavo attraversando uno, quando un rumore mi fece voltare.

"Finalmente ci incontriamo, Chloe Malfoy"

Non potevo crederci.

~spazio autrice~
8/03/2023
Auguri a tutte le donne<3.
Oggi, come regalo, capitolo un po' più lungo.
Posto o giovedì o venerdì.

when everything changed | Tom RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora