•Capitolo 27•

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Le lezioni passarono velocemente e mi sarei dovuta recare in Sala Grande per il pranzo.
La classe di Divinazione era vuota, apparte me, Draco, Blaise e Theodore che eravamo seduti sui banchi a chiacchierare un po'.

"Avete visto il gemello di Tom? Cazzo è così inquietante!" disse Theodore.

Stufa di sentir parlare di lui, presi il mio libro e continuai a leggere i pochi capitoli che mi erano rimasti.

"Bah, a me non spaventa così tanto." Blaise scese dal banco "È solo un coglione che se la tira."

"Non conoscete i Riddle." parlò, questa volta, mio fratello "Ottengono sempre ciò che vogliono."

Quell'affermazione, però, mi catturò. Le pagine
del libro smisero di essere così interessanti.

"Il destino vuole che io voglia importunare proprio te, Malfoy.
E lo farò finché non ti deciderai a chiudere questa finta storiella d'amore nel vostro matrimonio."

"Cosa intendi?" chiesi alzando il capo.

"Dico che non fanno sconti per nessuno, Chloe.
Se hanno un obbiettivo, lo raggiungono.
A costo di sacrificare delle vite."

Silenzio.

"Non credi di star un tantino esagerando?
Non sono poi così crudeli."
domandai con la speranza di ricevere una risposta positiva.

"Chloe, non sto esagerando. Nostro padre mi ha raccontato che, qualche anno fa, Voldemort e Mattheo volevano possedere il negozio di Olivander, per avere con loro tutti i tipi di bacchette e prendersi le più potenti."

Blaise risalì sul tavolo, mentre Theodore ascoltava attentamente.

"Ma Olivander non voleva lasciare nelle loro mani l'attività che aveva portato avanti per tutta la vita e si opponè a loro. Così, lo rapirono e lo torturarono nei peggiori modi possibili.
Occuparono il negozio e, dopo aver preso tutte le  bacchette, portarono Olivander lì davanti.
Fecero saltare in aria il negozio di fronte a lui, lo uccisero e divenne cenere come la sua attività."

"Sono degli psicopatici." esclamò Blaise, facendo annuire Draco e Theodore.

"Quindi, sorellina, no. Non sto esagerando."

L'aria iniziò a mancarmi.
La paura di diventare cenere come quel povero uomo mi stava divorando.
Dovevo uscire da quella classe, subito.

"Scusate, io..." tentai di rimanere calma "Io devo andare."

Uscii correndo dalla classe.
Ignorai le occhiate curiose degli studenti nei corridoi e mi diressi verso la mia stanza.
Controllai intorno di non essere seguita o di non avere nessun Riddle nei paraggi.
Tremavo. Tremavo di paura.
Paura di diventare fumo. Paura di scomparire.
Paura di essere dimenticata.
Paura di essere disintegrata.
Paura di diventare semplicemente...il nulla.

Chiusi la porta sbattendola e mi accovacciai al suo dorso.
Poggiai la testa pulsante sulle mie ginocchia e rimasi così per un bel po' .
Solo quando la alzai, vidi un bigliettino sul mio letto.

   
Ti aspetto, Malfoy.
Potrebbe essere una delle tue poche occasioni per sentire la verità.
Rifletti.

Mattheo Marvolo Riddle.

Lo stracciai e lo buttai nel cestino.
Aveva anche scritto il suo nome per intero.
Insomma, chi cazzo è che scrive il suo nome per intero sui bigliettini?

Nonostante tutto, però, dovevo andarci.
Per scoprire la verità, per scoprire cosa il futuro mi avrebbe riservato.
Per scoprire se avessi dovuto fare la fine di Olivander.
Per scoprire ciò che Tom non mi aveva detto.

*
17.55.
Era arrivato il momento.
Misi il semplice maglione verde dei Serpeverde e uscii dalla camera attenta a non incrociare nessuno tra i miei amici o, a maggior ragione, mio fratello.

Raggiunsi le rive del Lago Nero, accolta dal freschetto che lo caratterizzava.

Raggiunsi le rive del Lago Nero, accolta dal freschetto che lo caratterizzava

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"Bu!" Mattheo sbucò da dietro facendomi sobbalzare.

"Ahh!" mi girai "Oh, sei tu. Era necessario?"

"Oh, si. Lo era eccome." ghignò come suo solito.

Mi sedetti sulla riva e lui mi affiancò.

"Non ho tempo da perdere, raccontami questa maledetta verità e facciamola finita."

"Con calma, Malfoy..." iniziò a lanciare sassolini nell'acqua "Sei tesa, rilassati."

"Come potrei rilassarmi al tuo fianco?" sbuffai.

"Non sono un alieno." disse lui.

"Ma sei un assassino." le parole uscirono spontaneamente dalla mia bocca.

"Andiamo, credi veramente che Tom sia così innocente?
Vivi proprio nel mondo delle favole." rispose sgorbutico.

"Mattheo, vado dritta al punto.
Vuoi uccidermi come hai fatto con Olivander?
Almeno fammene al corrente."

Scoppiò in una risata profonda, le lacrime scesero dalle sue pupille.

"Malfoahahahahaha." si piegò in due "Tu ahahahahahaha".

"Io cosa Mattheo?!" dissi scocciata.

"Beh, ci hai azzeccato.
Il tuo corpo diventerà cenere proprio come quello del caro Olivander, se non mi dai quello che voglio." il suo sguardo si incupì.

La mia espressione divenne terrorizzata.
Spedai di aver sentito male.

"Andiamo, sto scherzando. Pensi che sprecherei il mio tempo ad uccidere una ragazza così innocente come te?
Ti sto solo proteggendo."

"Proteggendo?"

"Bene" si pulì le mani dalla terra "È arrivato il momento di raccontarti come stanno le cose."

Ma proprio quando stava per iniziare il suo discorso, fummo interrotti.

"Chloe. Che cazzo ci fai con lui?"


~spazio autrice~
11/03/2023
Chi sarà?
Prossimo lunedì o martedì <3

when everything changed | Tom RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora