•Capitolo 21•

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(Chloe)
La sera fu tranquilla, la passai a leggere in biblioteca.
Quello era il mio mondo, tra pagine e pagine di libri, che riescono a trasportarti in realtà diverse dalla tua senza neanche un passo.

Ma qual era la realtà che desideravo?

Questa domanda mi tormentava, sempre e dappertutto.

Cosa volevo io per me?

Una persona che mi ami.
Un gemello che mi rimanga per sempre affianco.
Una madre a cui confessare tutti i miei segreti.
Due amici fantastici.
Anche un cagnolino:).

Questo era ciò che desideravo, desideravo la felicità.

Un'altra settimana ad Hogwarts era appena cominciata, mi alzai tardi così mi diressi subito verso la classe di Pozioni, la prima ora di oggi, in cui avrei dovuto consegnare il saggio sull'Amortentia.
Entrata nell'aula, un po' anticipo, vi trovai mio fratello, Blaise e Theodore.
"Buongiorno" disse Draco.
Mi diressi verso di loro e mi sedetti su uno dei banchi su cui, anch'essi, erano seduti.
"Giorno" risposi ancora assonata.
"Dormito troppo?" domandò Theodore, sorridendo.
"Già"
"Stasera non ci siamo" parlò Draco.
"Cosa? Perché?" chiesi, non c'era una sera in cui sarei potuta stare in loro compagnia.
"Tom" disse Blaise "Noi..."
"Voi?"
"Verremmo marchiati oggi,
siamo dei loro." disse Theo.
"Anche voi?"risposi malinconica.
"È nel nostro destino, Chloe. Lo sai" Blaise mi rivolse uno sguardo di compassione "Ma tranquilla, bellezza, non ti libererai di noi così facilmente" mi fece l'occhiolino e, spontaneamente, sorrisi.
Questo era ciò che adoravo di lui, il suo sarcasmo, la sua ironia, le sue battutine, la sua positività.
Sarà che, di positività, nella mia vita ne avevo bisogno.
Avevo paura di perderli tutti, Draco, Blaise e Theodore.
Non succederà, Chloe.
Continuavo a ripetermelo.

La lezione iniziò e pensai a Tom.
Da quanto tempo non passavamo un po' di tempo assieme?
Già dire questo, suona strano.
Chi avrebbe mai detto che avrei voluto passare del tempo con Tom Riddle?
Lui mi aveva mostrato una versione del suo carattere che non avevo mai visto.
Mi correggo, che nessuno aveva mai visto.
Quella debole, fragile, umile e...dolce.
Quella di Tom.
Non quella del Signore Oscuro.
Lo paragonai immediatamente a mio fratello.
E se anche lui non avesse avuto scelta?
Se il suo destino fosse stato già scritto in precedenza?
Se fosse predestinato?
Avevo passato tutti questi anni ad odiarlo, a riempirlo di pregiudizi, di commenti poco carini.
Ma avevo mai riflettuto sul perché facesse quello che faceva?
No, non mi ero mai fermata a pensare.
Che egoista.

*
Il saggio era andato molto bene, le lezioni erano finalmente terminate, quale miglior momento di andare da Tom?
Titubante, percorsi la strada verso il suo ufficio.
E se non avesse voglia di vedermi?
Mi ritrovai lì, davanti all'enorme statua che attendeva la pronuncia della parola d'ordine.
Mi feci coraggio e pronunciai "Purosangue".
Un'enorme scalinata comparve davanti a me e la percorsi, fino ad arrivare alla porta e bussare.

"Chloe, sei tu" rispose, sorridendo e guardandosi intorno.
"Si, aspettavi qualcuno?" domandai confusa.
"In realtà-" disse, poi bloccandosi "No, non aspettavo nessuno. Entra"
Chiuse la porta ed ammirai l'enorme ufficio.
Libri, scaffali, scrivanie, bacchette, trofei...
C'era di tutto e di più in questo studio.
Ma il mio occhio cadde su una cosa appoggiata sulla scrivania, in bella mostra.
Una cornice.
La presi in mano e la osservai e, vedendo Tom con la divisa dei serpeverde, capii che fosse una foto di quando frequentava Hogwarts.
Ma, poi, accanto notai un'altra figura.
Non ci avevo fatto caso.
Riccio, occhi color nocciola, un ghigno stampato sul volto...assomigliava molto a Tom.
Ma chi era?

"Tom" dissi tutt'ad un tratto, facendolo girare nella mia direzione "Chi è?" indicai la figura

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"Tom" dissi tutt'ad un tratto, facendolo girare nella mia direzione "Chi è?" indicai la figura.
I suoi occhi si incupirono e si assottigliarono.
Cosa avevo detto di male?
"Nessuno di importante, Chloe" disse vago.
"Tom, chi è?" ripetei, volevo una risposta.
"Ho detto nessuno di importante." rimase fermo sulla sua esclamazione.
"Vi assomigliate, avete gli stessi lineamenti.
Non credermi stupida, Tom"
"Mattheo"
"Mattheo?" dissi confusa.
"Mattheo Riddle" confessò "Mio fratello, gemello"
"Cosa? Tu hai un gemello?" chiesi sorpresa.
"Non è importante, Chloe.
Io e lui non ci vediamo da anni"
"E dov'è?" domandai curiosa.
"Non ne ho idea e non me ne frega un cazzo"
"Voi due non siete in buoni rapporti, vedo" constatai.
"È sempre stato il preferito di nostro padre, svolgeva tutto ciò che gli ordinava.
Anche se l'ordine fosse contro di me."
raccontò.
"Non mi ha mai aiutato, in niente.
Non è mai stato un fratello e non lo considero tale.
È solo un fottuto viziato."
Mi avvicinai e non indietreggiò.

"Fai bene, Tom.
Non merita di avere accanto uno come te"

"Uno come me?" rispose ridendo Tom "E come sono, Chloe Malfoy?"
Annullò qualsiasi distanza fra noi, i nostri bacini combaciavano e il suo respiro riecheggiava sul mio collo.

"Misterioso, ordinario, persuasivo.
Proibito" gli stuzzicai il labbro "Ma non sono mai stata una che rispetta le regole".
Le sue mani si allacciarono al mio sedere e mi spinsero contro di lui.
"Non sei così innocente, principessa".

Principessa?

"Tom Riddle, non ho mai detto di esserlo"

Mi baciò lentamente appoggiandomi sulla scrivania.
Le sue mani frenetiche esploravano il mio corpo come se fosse sconosciuto e le mie si bloccarono tra le ciocche dei suoi capelli.

"Mi fai impazzire, Malfoy."


~spazio autrice~
25/02/2023
Allora, vi piace?
Cosa succederà con Mattheo?
E alla riunione?
Il prossimo martedì.

when everything changed | Tom RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora