•Capitolo 32•

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Al sentire quelle parole, accadde una cosa che Chloe si era promessa di non far succedere.
Le venne spontaneo, come un'automatismo.
Le lacrime scesero lente sul suo viso, contemplando la tristezza dalla quale la ragazza era ormai avvolta.
Pianse, seduta al lato dell''uscio della porta dello studio di Tom, senza farsi sentire.

Tom pensava veramente quelle cose di lei?
La considerava davvero una sgualdrina?

Le palpebre divennero nere dal colare del mascara e Chloe si tolse bruscamente il rossetto rosso che aveva sulle labbra.
Abbassò la gonna, sciolse i capelli...
L'unica persona che aveva perso, in questo gioco, era se stessa.
Si era mostrata di fronte a tutti come una ragazza senza valori, facile.
Avrebbe dovuto ascoltare i consigli di Draco.
Lei non era così, non si sarebbe mai comportata in tale modo.

"Oblivion!" sentì dire all'improvviso da una voce maschile. Tom.
"Parkinson, muoviti e vai in classe."

"Preside? Cosa ci faccio qui?" domandò la ragazza.

"Devo ripeterlo? Fila in classe." disse Tom.

Fu allora che Chloe capì.

Pansy uscì dallo studio e sobbalzò quando vide Chloe seduta per terra al suo fianco.

"Malfoy! Mi hai fatto prendere un colpo."
sbuffò Pansy "Che succede?"

"Niente. Tu piuttosto cosa ci facevi qui?"
domandò Chloe strategica.

"Io..." la fronte della ragazza si riempì di espressione e sembrò confusa.
"Io...non me lo ricordo."

"Come? Non te lo ricordi?" si finse stupita.

"Già..." rispose stranita "Comunque sia, dov'è tuo fratello?"

Sbuffando, Chloe fece un cenno con la testa per indicare la direzione.

"Ci si vede." se ne andò.

Ma anche no, pensò la bionda.

Poi Chloe, all'improvviso, sorrise.
Sorrise perché realizzo che ciò che Tom aveva detto di lei, era una semplice strategia di gioco.
Un gioco a cui, lei, non voleva più partecipare.
E se per uscirne, doveva mostrarsi debole, lo avrebbe fatto. Lei non era così.

"Comparius." esclamò sotto voce e nelle sue mani apparve una pergamena.

Hai vinto, Tom.
Non partecipo più a questo gioco.
Puoi andare a vantarti con chi vuoi,
io sto bene così.

C.M

Infilò il biglietto sotto la porta ma, quando stava per alzarsi, un rumore la fece voltare nuovamente.
Una pergamena comparve ai suoi piedi.

Sono felice che tu te ne sia resa conto, Chloe.
Ma ho vinto comunque no?
Dovrei ritirare il mio premio...
Alle 23 alla Torre d'Astronomia.
Mi sei mancata.

T.M.R

Chloe comprese che anche lei era entusiasta di rivederlo, di passare del tempo insieme a lui.
Erano due fiamme, pronte ad esplodere.
Erano due foglie, pronte a cadere.
Erano due raggi, pronti ad illuminare.

Erano foglie, fiamme e raggi pronti a stare insieme.

*

"Non c'è più bisogno del mio aiuto, immagino."
Chloe si voltò e vide Mattheo poggiato sul muro del corridoio che lei stava percorrendo.

"Ti ringrazio, Mattheo." gli sorrise, fermandosi davanti a lui.

"Non ho fatto un cazzo. Perché mi ringrazi?"
disse ghignando.

"Perché ci saresti stato per me e mi avresti aiutato. Ti hanno etichettato in modo sbagliato."
confessò Chloe.

Il volto di Mattheo si incupì.
Spense la sigaretta che teneva tra le mani, gettandola a terra.

"Non farti pippe mentali, io e te non siamo né conoscenti né amici, Malfoy

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"Non farti pippe mentali, io e te non siamo né conoscenti né amici, Malfoy." rispose truce.

"Però eri disposto ad aiutarmi." sorrise vincente.

"Sei destinata a lui, non c'è speranza." esclamò sussurrando, ma Chloe lo sentì.

"Speranza per cosa?" domandò confusa.

"Per no-"

"Chloe!" fu interrotto da Draco, che corse incontro alla sorella "Ti ho cercata dappertutto."

La gemella si girò verso il fratello ma, quando si voltò nuovamente attendendo la risposta del Riddle, quest'ultimo era sparito.

"Con chi parlavi?" domandò il Malfoy.

"Con..." si guardò attorno "Con nessuno."

"Mhm, va bene. Andiamo a pranzo?"
rispose lui, mettendo un braccio attorno alla spalla della sorella.
Era felice di averla ritrovata per com'era veramente.

"Si, andiamo." accettò Chloe, ancora confusa dall'incontro con Mattheo.

Avrebbe dovuto dirlo a Tom?

No, decise di non farlo.
Mattheo, d'altronde, non aveva finito di rispondere e lei potrebbe essere giunta a conclusioni affrettate.
Stiamo parlando di Mattheo Riddle, un ragazzo senza cuore, figlio di Voldemort.

*
"Theodore è stato un errore.
Non so cosa mi sia preso, te lo giur-"
si scusò con l'ex ragazzo, durante il pranzo.

"Tranquilla, Chlo. Draco mi ha raccontato tutto."
sorrise Theodore, nonostante sapesse che nel suo cuore qualcosa per quella biondina ancora c'era.

Chloe sorrise a sua volta e mangiarono ciò che Hogwarts offriva, spensierati.
Le era mancato stare così.
Un piatto di riso con la zucca e una cioccorana.

*
23.00
"Bellezza, non rimani qui con noi?"
le domandò Blaise che, nel frattempo, giocava a scacchi con gli altri due.
La giornata era ormai passata ed il pomeriggio l'avevano trascorso a chiacchierare nella sala comune.
Aveva anche terminato, per la seconda volta, Orgoglio e Pregiuduzio.

"No, ragazzi. Devo fare una cosa."
concluse Chloe, uscendo dalla Sala Comune.

"Non tornare tardi!" la ammonì Draco.

Con il sorriso stampato in faccia, Chloe si incamminò per i corridoi.

~spazio autrice~
9/04/2023
Buona Pasqua🐣!
Come regalo, vi ho anticipato l'uscita del capitolo.
Prossimo o martedì o mercoledì <3

when everything changed | Tom RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora