Larry!Au - long
Enemies to lovers!
Il detective Louis William Tomlinson è un giovane e acuto poliziotto, disilluso ed esasperato dal tasso di violenza e degrado sempre più in crescita nella città in cui vive.
Per questo motivo, Tomlinson, decide di...
Per favore leggete le N/A a fine capitolo. ___________________________________
3 dicembre 2022. Los Angeles Central Library. Los Angeles, California.
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La biblioteca.
Ecco quale posto era abbastanza lontano dalla centrale, ma non così tanto quanto avrebbe desiderato.
E no, per chiunque se lo stesse chiedendo, non era di certo quello il luogo in cui aveva intenzione di finire.
Infatti, la prima cosa che fece una volta salito sul taxi fu quella di aprire la chat comune con Liam, Niall e Zayn, con l'intenzione di proporgli una bella serata all'insegna di litri e litri di birra in qualche strampalato pub irlandese, per poi finirla alle quattro del mattino a domandarsi a vicenda: è nato prima l'uovo o la gallina? È meglio un culo caldo contro la pancia, o una pancia calda contro il culo? Chi ha inventato i nomi delle cose? Se un vampiro morde uno zombie, il vampiro si trasforma in zombie o lo zombie in vampiro?
Quest'ultima domanda li ossessionava ormai da anni immemori. E anche se Niall continuava a sostenere che in entrambi i casi si formasse uno zompiro, Louis non era ancora riuscito a farsene una ragione.
Dopotutto, qualcuno aveva mai davvero sentito parlare di zompiri? No, appunto.
Comunque, zompiri e culi caldi contro la pancia a parte, questo era quello che sperava accadesse quella sera.
Ma chi era Louis, se non il perfetto esempio di essere umano che prima dice una cosa e poi fa esattamente l'opposto?
Chi era Louis, se non uno che, nonostante avesse detto mille volte che del caso non gliene importasse un cazzo di niente, aveva appena rinunciato alla serata perfetta per recarsi alla fottuta Los Angeles Central Library?
Be', queste si che erano delle domande davvero difficili. Peccato non si potesse dire lo stesso delle risposte. O forse sarebbe stato meglio dire della risposta, perché era una ed una soltanto.
Un ipocrita, ecco cos'era.
Un grande, anzi... enorme, anzi... mastodontico ipocrita del cazzo.
Però, in sua discolpa, nonostante tutte le brutte parole (che non pensava) miste alle promesse di ignorarlo e sbattergli la porta in faccia (che non avrebbe mai né mantenuto né messo in atto) che gli aveva vomitato addosso durante quel brutto sfogo dettato dalla rabbia, c'era solo una cosa su cui non aveva mentito. Una sola ed unica cosa che corrispondeva alla più sincera, pura ed assoluta delle verità; e questa cosa era che, per quanto fosse consapevole che alle volte si comportasse da vero stronzo, il suo peccato più grande era sempre stato - e probabilmente se lo sarebbe portato dietro da li all'eternità - quello di cercare di fare sempre la cosa giusta. Nel bene e nel male.
E... si. Fin li tutto molto bello e profondo. Ma la vera domanda era: che senso aveva avuto fare tutto quel discorso mentale, in quel momento? Qual era il nesso tra il cercare di fare sempre la cosa giusta ed il fatto che lui si trovasse alla Central Library? Come ci era finito li? Ma, soprattutto... perché?
