Seven || LS

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5 dicembre 2022. Los Angeles Hospital.

Una volta raggiunto l'ingresso dell'ospedale, una folla di giornalisti assetati di informazioni era già accalcata difronte all'entrata principale del pronto soccorso.

"Detective Tomlinson! C'è il detective Tomlinson!"
"Detective qualche informazione?"
"É vero che Mayer era costretto in quelle condizioni da un anno?"
"Di quali condizioni si parla? Lei ha visto il corpo? Che impressione ha avuto?"
"Detective una foto per la stampa!"
"Lei é il nuovo detective? Harry Styles, giusto?"
"Detective Styles guardi qua! Una foto per la stampa!!"

Fortunatamente, le guardie crearono un muro invalicabile attorno a loro e riuscirono a fargli superare indenni quella calca di personaggi che Louis, anche se ci aveva provato, non era mai riuscito a sopportare. Li odiava. Odiava quegli avvoltoi sempre pronti a fare domande scomode e/o fuori contesto e a puntare il dito contro il prossimo. Certo, sapeva che quello era il loro lavoro, eppure non riusciva ancora ad avere un briciolo di stima o di riconoscenza nei confronti di persone che speculavano sulla vita degli altri senza un briciolo di tatto o, più semplicemente, di reale interesse. Era più forte di lui. Ci aveva avuto a che fare troppe volte, e ogni volta che provava a dargli la possibilità di redimersi loro la sprecavano sempre. L'ultima era stata il giorno dopo l'omicidio dei suoi genitori, in cui un giornalista del Los Angeles Times e la sua troupe lo avevano rincorso fino alla centrale solo per domandargli come ci si sentiva ad essere il detective più giovane e sexy degli Stati Uniti.

Non c'è bisogno di dire che, dal giorno dopo, Louis divenne il detective più giovane, sexy e violento degli Stati Uniti. Violento, poi. Gli aveva solo spaccato la fotocamera, mica la faccia.

Comunque.

Una volta arrivati nell'atrio principale del Los Angeles Hospital, Louis suonò la campanella per richiamare una delle infermiere di turno che, fortunatamente, arrivò pochi secondi dopo.

"Buon pomeriggio. In cosa posso esserle utile?" Domandò con cordialità.

"Salve signora, sono il detective Louis Tomlinson e lui è il mio partner, il detective Harry Styles. Avremmo necessità di vedere il Dottor Horan, per favore."

L'infermiera non diede nemmeno un veloce sguardo al computer prima di scuotere la testa con aria dispiaciuta. "Mi dispiace signori, ma il dottor Horan ha richiesto esplicitamente che-"

"Ragazzi!"

La voce di Niall giunse alle loro orecchie, ed entrambi si voltarono di scatto alla ricerca della sua figura. "Stai tranquilla Kate, loro possono entrare" le disse con gentilezza.

Kate, allora, annuì e si occupò subito di porgere loro dei camici usa e getta, delle mascherine chirurgiche e dei guanti di lattice.

"Come mai tutte queste precauzioni?" Domandò Harry, una volta giunti all'interno di una piccola saletta appartata.

"Perché non posso correre il rischio di entrare in contatto con niente che sia anche minimamente contaminato. Ho preso in carico il caso di Mayer anche se non era di mia competenza, dato che... be', è vivo. Ma siccome é un caso in corso, ed io sono il medico legale del commissariato, me l'hanno concesso comunque. Sono io che ho richiesto la vostra presenza qui, tanto è inutile io perda tempo a parlare con Simon. Quello non capisce mai un cazzo."

Risero tutte e tre insieme, ma poi Niall si fece serio tutto d'un tratto. "Avete presente quando dissi che il caso del ciccione fosse in assoluto il più strano con cui io avessi mai avuto a che fare? Be', vi farà piacere sapere che Mayer l'ha superato di almeno 100 volte. Non starò qui ad elencarvi tutto quello che quel poveretto ha dovuto subire, perché altrimenti non la finirei più di parlare, ma posso dirvi con estrema certezza che ha dovuto farlo per un intero anno, ad oggi. 365 giorni di tortura."