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N/a: sopravviverete a questi due capitoli, ne sono certa. Perdonatemi per gli errori, ma l'ho ricorretto molto in fretta.

P.s: sto già correggendo il continuo; quindi, portate pazienza.

Superbia.

Superbia, certo. Cos'altro mai sarebbe potuto essere una donna che rinuncia ai propri figli, perché la fanno sentire vecchia?

Cos'altro mai sarebbe potuto essere una donna alla quale era stato diagnosticato un disturbo di personalità Narcisistico, che si portava dietro come un vanto, piuttosto che come vera e propria patologia?

E cos'altro avrebbe potuto fare John per punire la suddetta donna, se non sfigurarle per sempre il volto, affettandole la faccia?

Non che Louis ne fosse sicuro al cento per cento, sia chiaro, ma le garze sul viso volevano pur dire qualcosa. No?

"Voglio Liam" sentì dire da Niall, mentre esaminava con cura e professionalità le mani della donna. "Dov'è Liam? Ho detto che voglio Liam!"

"Stai calmo, sono qui" disse l'interpellato, e... dannazione! Ma cos'aveva quel ragazzo, il potere del teletrasporto? Insomma, come diavolo era possibile che ogni singola volta che veniva pronunciato il suo nome, lui fosse sempre al posto giusto e sempre al momento giusto? Assurdo, non sarebbe mai riuscito a farsene una ragione.

"Ma tu ti teletrasporti, per caso?" Domandò Harry, arricciando il naso con fare perplesso.

E tu che fai, leggi nel pensiero?

"Insomma, prima eri la..." continuò, indicando la finestra alla sua destra, "e ora sei qua" terminò, puntando il dito verso il basso. "Come hai fatto a venire da la... a qua?"

"Con le gambe" rispose con fare ovvio, ma divertito. "E, no. Nessun superpotere, comunque. Ho solo un buon udito. Inoltre, ero già quì... quindi..."

"Eh allora com'è che quando ti dico che ci sono i piatti da lavare tu sembri non sentirmi mai?" Borbottò Zayn al suo fianco, incrociando le braccia al petto.

"Come, scusa?"

"Ah, allora avevo ragione! E' me solo che non senti" si indispettì, puntandogli un dito contro. "Anzi, che non vuoi sentire."

Quando Liam alzò gli occhi al cielo, dire che temette per la sua incolumità non sarebbe mai stato sufficiente a rendere l'idea, se lo sguardo assottigliato del suo amico voleva significare qualcosa. Tuttavia, fortuna volle che Niall sospirasse rumorosamente proprio in quel momento, facendo si che il suo sbuffo spazientito riecheggiasse in tutto l'ambiente, e che ogni singolo individuo capisse immediatamente che fosse giunta l'ora di mantenere rigoroso e assoluto silenzio.

E, no. In vesti informali, Niall non avrebbe fatto paura nemmeno ad un bambino, Ma! quando sbuffava durante le ore di lavoro, allora erano cazzi amari per tutti.

"Avete finito, si?"

"Si, scusa" risposero all'unisono gli interpellati, prima che Liam seguisse le indicazioni del loro amico, e facesse disporre tutti i suoi agenti attorno al letto.

Louis lasciò spazio alla squadra, strattonando Zayn per il polso per avvicinarlo al suo corpo.  "Perché sei ancora qui?"

"Perché sono curioso, e perché quando Liam si mette in quella strana posa da fotografo mi eccita. Anzi, mi eccitava. Passato" tenne a specificare. "Adesso covo solo rancore."

"Sai che puoi vedere Liam in quelle strane pose da fotografo anche a casa vostra, vero?"

"Potevo, passato. Ora Liam vive sotto un ponte, e-"

Seven || LSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora