7 dicembre 2022. Commissariato di polizia.
Ore 19.30 - mezz'ora prima della fine del turno.Quella sera, Louis non aveva poi molto da fare prima di lasciare - provvisoriamente? ancora non lo sapeva - il commissariato.
Credeva che ci sarebbe voluto più tempo, più fatica, invece era riuscito a fare tutto il lavoro sporco il giorno precedente, grazie alla presenza del suo fedele e sexy aiutante. Tra una pausa dal lavoro e l'altra erano riusciti ad inscatolare tutte le sue cose, a sbaciucchiarsi e strusciarsi in ogni punto della stanza e poi, dopo che ebbero raggiunto un soddisfacente orgasmo l'uno nella mano dell'altro, fu lui ad aiutare Harry ad arredare la stanza con i suoi pochi ma essenziali averi.
Tra libri e numerosi attestati, gli capitò tra le mani una bellissima foto di Harry e Gemma da piccoli che si abbracciavano sdraiati su un telo da mare, e se fu Louis stesso ad apporla sulla scrivania principale, non risparmiandosi di fargli una fotografia e salvarla tra i preferiti... be', quello non era di certo un segreto.
"Ehi, monello. Come ti senti?"
La sua voce preferita giunse alle sue orecchie e Louis si trovò a sorridere prima ancora di girarsi verso di lui.
Monello. Era ormai dalla sera prima che Harry lo chiamava in quel modo.
"Dio mio. Quando fai così sei proprio... monello" gli aveva detto, dopo che Louis aveva ripulito le loro mani sporche di sperma col solo uno della lingua. Dopo quella frase avevano riso, tantissimo. Ma quella non era di certo una novità. Loro ridevano sempre, e Louis era certo che, prima o poi, gli sarebbe venuta una paralisi facciale se avessero continuato così.
"Mi sento bene, in realtà" mormorò prima di voltarsi e puntare lo sguardo verso la porta dell'ufficio, dove era certo che avrebbe trovato il suo luminoso sole. Ed infatti lui era li, poggiato con una spalla contro lo stipite, le braccia incrociate davanti al petto e un sorriso malizioso a mezza bocca che non presagiva niente di buono o, forse, era solo una conseguenza di come Louis lo stava guardando.
Perché... dannazione se era bello.
Non avrebbe mai smesso di pensarlo.
Quella sera, Harry indossava una camicia bianca con il colletto a coreana ed un paio di pantaloni marroni traslucidi per cui lo avrebbe preso in giro per il resto delle loro vite, se solo non gli fossero calzati alla perfezione.
Eppure, nemmeno quell'orrendo pantalone gli impedì di scandagliare, con sguardo affamato, ogni centimetro di quel corpo perfettamente tonico e far si che nella sua testa balenasse un'idea tanto allettante quanto pericolosa. Le gesta della sera prima erano ancora vivide nei suoi ricordi, e dato che doveva lasciare quell'ufficio per un bel po' di tempo voleva averne un ricordo, se possibile, ancora migliore di quello che già possedeva. Dopotutto, se lo meritava.
Sorrise tra sé e sé e morse con forza il proprio labbro inferiore prima di riportare i suoi occhi contro quelli di Harry. Lo stesso Harry che, consapevole di cosa significasse quello sguardo, non ci pensò nemmeno un secondo prima di chiudersi la porta alle spalle e avvicinarsi a lui con passo lento e oscillatorio. Provocante e maschio come solo lui sapeva essere.
Louis si sarebbe fatto fare qualsiasi cosa da lui. Letteralmente, qualsiasi.
"Cosa c'è, Lou? Perché mi guardi così?" Domandò, utilizzando di proposito un tono di voce ancora più roco e lento del solito, conscio dell'effetto che sortiva su di lui.
Louis gli afferrò un polso e lo strattonò con forza contro il suo corpo. "Perché ti voglio, Styles. Pensavo fosse chiaro."
Harry gli strinse le natiche tra le mani e posò le labbra contro il suo collo, ormai già completamente bersagliato da segni rossi e giallognoli. "Ah, si? E cosa vorresti?"
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Seven || LS
Mystery / ThrillerLarry!Au - long Enemies to lovers! Il detective Louis William Tomlinson è un giovane e acuto poliziotto, disilluso ed esasperato dal tasso di violenza e degrado sempre più in crescita nella città in cui vive. Per questo motivo, Tomlinson, decide di...