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30 dicembre 2023. Ore 21:30.
Casa Tomlinson, Los Angeles.

Una volta terminata la visita in cimitero, stanchi e piuttosto provati, decisero di fare un salto nel piccolo ristornate vicino casa di Louis per ordinare qualcosa da consumare insieme, dato che nessuno sembrava dell'umore adatto per mettersi a cucinare.

Una volta raggiunta casa, presero posto attorno al tavolo della cucina e mangiarono in perfetto silenzio, fin quando, inaspettatamente, Harry raschiò un poco la gola e cominciò a raccontare ai suoi amici della caduta dal letto fatta qualche notte prima.

Non c'era bisogno di aggiungere che quello fu l'espediente perfetto per far si che l'atmosfera tetra e silenziosa, che li accompagnava ormai da ore, mutasse subito in una piena di risate e di occhi grondanti lacrime di divertimento, che fu capace di far riacquistare all'intero gruppo un po' del loro solito buonumore.

Perfino Magnus, difronte a quella sincera ammissione di totale incapacità di effettuare anche il più semplice tra i movimenti senza fare danni, inclinò la testa verso l'orecchio di Louis e: "qui lo dico e qui lo nego, ma è dannatamente adorabile. Lo giuro, mi fa sciogliere il cuore" affermò, ottenendo in cambio un sorriso pieno d'amore e un onesto: "a me lo fa battere, invece", che gli garantì, a sua volta, una delicata pacca sulla spalla ed un: "perdente" di cui andò piuttosto fiero.

Dopodiché, una volta finita l'estenuante e interminabile partita a Risiko, i cinque ragazzi decisero di uscire a fare una passeggiata per smaltire un po' di calorie, prima di salutare Louis e Magnus con un bacio e fare ritorno nelle loro rispettive abitazioni, con la promessa che si sarebbero rivisti presto.

Amareggiato e oltraggiato per avere avvertito la mancanza di quei cinque prima ancora di aver chiuso la porta, Louis decise di non pensare a nient'altro che non fosse coccolare la sua gattina, chiarire alcune dinamiche con suo nonno e approfittarne per godersi un po' di tempo in sua compagnia.

Infatti, non appena furono soli, si sedettero sul divano e cominciarono a parlare. Tanto, troppo. O almeno fin quando non esaurirono sia le parole, che le lacrime. Soprattutto, le lacrime.

Parlarono della loro famiglia, partendo dai bei ricordi che entrambi custodivano nei loro cuori come un gioiello prezioso, fino a giungere inevitabilmente al punto in cui qualcuno aveva deciso di imporsi su di loro e porre fine alle loro vite. Quella, ovviamente, fu la parte più difficile per entrambi. Tuttavia, quella volta, fu la prima in assoluto in cui Louis si prese del tempo per ascoltare in perfetto silenzio ciò che Magnus aveva da dirgli, tentando di trovare forza in quelle meravigliose parole d'amore, che fortunatamente non erano cambiate nemmeno di una virgola rispetto a quelle che gli aveva rivolto anni prima.

Successivamente, parlarono di come entrambi avessero tentato di reagire a quell'orrenda vicenda, e di come avessero tentato di gestire il dolore, la tristezza e la paura di non farcela. Non che nessuno dei due ci fosse davvero riuscito, dato che entrambi avevano scelto la reclusione e l'immancabile compagnia di qualche liquore ad alta gradazione, ma almeno Magnus aveva tentato di non perdere anche l'unica cosa gli fosse rimasta, mentre lui... be', lui non aveva fatto nemmeno quello.

Si scusò talmente tante volte per la sofferenza che gli aveva causato, che l'altro fu costretto a tappargli la bocca con una mano per farlo smettere di parlare, minacciando addirittura di andarsene da quella casa.

Dopodiché, passarono a Liam, Niall e Zayn, i migliori amici che avrebbe mai potuto desiderare, e chiudendo il discorso "amici" con qualche parola amorevole sull'adorabile Gemma, per poi passare finalmente a lui.

E se, prima di quel momento, era certo che sarebbe riuscito a parlare di Harry così tanto da risultare stomachevole e assolutamente patetico da quanto era folle per lui, in quello, be'... in quello si rese conto non fosse proprio così.

Seven || LSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora