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N/A: se non ricordate cos'è successo nel capitolo precedente, andate a rileggerlo. Questo è il suo continuo diretto, così come il prossimo sarà il continuo diretto di questo. Buona lettura.

Xhibi.

Era questa l'unica cosa che continuava a ripetersi nella sua testa.

Xhibi.

Un nome semplice e d'impatto, quello era poco ma sicuro. Eppure, a lui continuava a non dire assolutamente niente di niente. Aveva provato a fare mente locale e a scavare nei meandri della sua memoria per cercare di ricordare se lo avesse mai sentito nominare prima di quel momento, ma a quanto pareva non sembrava esserci niente al riguardo. Per giunta, non aveva nemmeno idea di che cosa si trattasse, il che rendeva ancora più difficile provare a contestualizzare quel nome con qualsivoglia attività.

Un posto.

Era così che Harry si era limitato a definirlo.

Un posto.
Si, ma... che posto?
Un locale notturno? Un lounge bar? Una discoteca?

Dato che oramai era quasi mezzanotte, era quasi certo si trattasse di qualcosa del genere. E questo era piuttosto strano, se così poteva dire, dato che né lui né Harry erano quel tipo di uomini al quale piaceva frequentare locali di quel tipo. Insomma, si... era appurato che entrambi avessero bazzicato tra discoteche e locali notturni in passato, vuoi per bere qualcosa con gli amici, vuoi per trovare una compagnia notturna da sbattere fuori casa l'indomani mattina, vuoi per arrestare qualche spacciatore o malvivente che fosse. Tuttavia, dato che in quel momento nessuno di quei motivi sembrava essere nemmeno lontanamente compatibile con ciò che andavano cercando, o più semplicemente con la loro attuale situazione, non riusciva a spiegarsi il perché Harry avesse preso quella decisione, piuttosto che scegliere di rimanere a casa e risolvere le inaspettate dinamiche che si erano create tra loro.

Perché si, era questo ciò che Louis avrebbe davvero voluto con tutto sé stesso. Parlare con lui, farlo calmare, scusarsi per l'ennesima volta di non aver compreso in tempo di star perdendo il controllo del suo stesso gioco e fargli capire che il suo intento non era mai stato quello di farlo arrabbiare in quel modo, ma solo stuzzicarlo un po' per farlo tornare a reclamare la sua proprietà. E poi, se fosse riuscito a fargli capire tutto questo, lo avrebbe abbracciato, gli avrebbe chiesto ancora scusa per aver fatto prendere alla serata quella piega tanto inaspettata quanto indesiderata, gli avrebbe dato un piccolo bacio sulle labbra e poi lo avrebbe coccolato fino a farlo addormentare contro il suo torace, usando poi lui stesso la lentezza e la leggerezza del suo respiro e dei battiti calmi e costanti del suo cuore per addormentarsi a sua volta, così come faceva quasi ogni notte da tre settimane.

Si, era questo ciò che desiderava.
Purtroppo, però, Harry sembrava avere altri piani. Piani con cui Louis non era affatto d'accordo, ma con i quali non si era sentito di opporsi. Sicuramente, buona parte di quella decisione era legata al fatto che far indispettire il suo ragazzo più di quanto già non fosse non sarebbe di certo stata una scelta intelligente. Tuttavia, doveva ammettere che quel cambio repentino di registro aveva inevitabilmente portato non solo all'accensione della lampadina dell'angoscia, ma anche a quella della curiosità.

E per chi avesse capito almeno un po' com'era fatto Louis, sapeva che era un uomo davvero, davvero curioso. Fin troppo, in realtà, dato che sia i suoi genitori che i suoi nonni non smettevano mai di ripetergli che, prima o poi, quella sua estrema curiosità lo avrebbe inevitabilmente condotto alla tomba. Sperava solo non accadesse quella notte. Ciò che era accaduto gli pareva già abbastanza, nonostante fosse ben consapevole che non fosse ancora finita li.

No, non lo era affatto, e quella considerazione gli fece scorrere un brivido lungo la schiena. Brivido che, com'era accaduto pochi istanti prima a casa sua, era tutto fuorché positivo. Anzi, se avesse dovuto dirla tutta, era sicuramente uno tra i più negativi che avesse mai provato in vita sua. Uno di quelli che gridava inganno; uno di quello che gridava scappa, fin che sei in tempo. Ma oramai, suo malgrado, per quello era troppo tardi.

Seven || LSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora