10

1.5K 88 173
                                    

"Allora. L'assassino dev'essere entrato nel palazzo prima che gli uffici chiudessero e la sorveglianza si facesse più vigile. La vittima era solita lavorare fino a tardi, quindi è probabile che ci fosse solo lui in quel piano del palazzo. Il cadavere è stato trovato solo martedì mattina poiché lo studio rimane chiuso il lunedì. Il che significa che l'assassino può essere entrato nell'edificio il venerdì, aver aspettato che tutti uscissero per poi fare tutto quello che voleva su di lui per tutto sabato, domenica e forse anche lunedì. Quando sono entrato nell'ufficio di Ferguson l'ho trovato in questa posizione" mormorò indicando una fotografia in particolare. "Il killer gli ha legato le mani ed i piedi dietro la schiena, ma ha lasciato libero il braccio destro."

"Per quale motivo, si sa?"

"Per fargli impugnare questo" mormorò l'altro, prima di mostrargli una seconda foto. "E' un coltello da macellaio."

Louis la prese in mano e rabbrividì. "Oh, Cristo. Lo ha costretto a tagliarsi parti del suo stesso corpo?"

Harry annuì. "Si. Guarda il peso" disse poi, porgendogli la fotografia di una bilancia analogica sul quale era posata della carne. "Mezzo chilo. Mezzo chilo perfetto di carne umana. Non un grammo di più, non uno di meno. Né cartilagine né ossa. Inoltre, ho notato che la sedia di Ferguson era completamente bagnata e puzzava di sudore. Penso che il killer lo abbia costretto a restare seduto la sopra affinché lui riflettesse con calma su quale parte tagliarsi. Immaginati: hai davanti una pistola. Quale parte del tuo corpo è sacrificabile?"

Louis non ebbe bisogno di riflettere. "Le maniglie dell'amore."

"È quello che avrei scelto anch'io. Infatti, guarda" disse porgendogli un'altra foto. "Si è tagliato proprio quelle. Purtroppo, però, non ho altre informazioni da darti. L'ufficio nel complesso era in ordine, e sul corpo della vittima non abbiamo rinvenuto tracce che potessero far pensare ad una possibile colluttazione. Niente pelle sotto le unghie, lividi o vestiti strappati. Non c'era nulla, Lou."

Louis assottigliò lo sguardo, pensieroso. "Ricordi cos'ha detto Gemma? Proviamo a guardare le cose con occhio distaccato. Facciamo finta che il cadavere non ci sia e concentriamoci su tutto il resto."

Harry prese tutte le foto e le rimise in ordine al fine di ricreare il luogo del delitto come meglio poteva. "Ok. Questo è l'ufficio visto a 360 gradi, circa."

"Dobbiamo concentrarci su ogni particolare."

"È difficile concentrarsi su ogni particolare senza aver mai visto questa stanza prima d'ora."

"Lo so. Allora partiamo dalle basi. Impronte?"

Harry negò. "Nemmeno una. Come in gola. E, anche questa volta, non c'è nemmeno un testimone. E si, ok, capivo a casa del ciccione, ma, per entrare ed uscire da un edificio del genere quel figlio di puttana dovrà pur essere passato da qualche parte. Come cazzo è possibile che nessuno lo abbia visto? Lo trovo assurdo" sbuffò innervosito.

"Ricordati una cosa, Harry. A Los Angeles la gente si fa i fatti propri. C'è chi partorisce per strada, chi viene pugnalato al supermercato e chi viene stuprato in un bagno comune. Eppure, se chiedi alle persone se hanno visto qualcosa loro ti diranno sempre e comunque di no. Non vogliono casini con la giustizia, non vogliono entrare nei tribunali per paura di testimoniare e non vogliono che nessuno gli rompa le palle. Vedrai, un giorno lo capirai anche tu."

"Penso di averlo già capito. Ho parlato con più di venti persone stamattina. A quanto pare nessuno sapeva niente. E, ovviamente, i filmati delle telecamere son stati rubati. Ma guarda un pò. Ah!" Urlò poi, cercando qualcosa all'interno della tasca della sua giacca. "Guarda qua. Questa foto era in ufficio. È la moglie di Ferguson."

Seven || LSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora