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22 gennaio 2023.
Los Angeles, California.

"Si, Lou. É tornato."

Quando Harry disse quelle parole, Louis si congelò sul posto. Eppure, nonostante lo shock del momento, non fece passare più di cinque secondi, prima di recarsi in camera sua, indossare la prima cosa gli capitasse sottomano, infilare le scarpe, una mascherina ffp2 nuova, e uscire dall'appartamento insieme al suo compagno.

"Sali nei sedili posteriore, sun. Per favore. Niall ha detto che-"

"Lo so, amore. Lo so..." sospirò. "Hai ancora la carica virale alta."

Annuì. "Parlami, dimmi cosa sai" chiese, ingranando la prima e immettendosi nella carreggiata, ricordando solo in quel momento di non avere la minima idea di dove fossero diretti. "Anche l'indirizzo non mi farebbe schifo."

"Non so nulla, Lou. Mi dispiace" si scusò, dispiaciuto. "Mc mi ha chiamato non appena ho parcheggiato l'auto fuori casa, ma stava guidando, e ha dovuto interrompere la comunicazione. Mi ha solo detto di raggiungerlo in una strada a fondo cieco a cinque isolati dal commissariato. Zayn e Ramirez sono già lì con la scientifica. Ho già provato a telefonare ognuno di loro, ma nessuno ha risposto."

"Va bene, sun. Non fa nulla" lo rassicurò. "Solo... come fanno ad avere la certezza sia lui? Insomma, se-"

La suoneria del cellulare di Harry interruppe le sue parole, facendo sobbalzare entrambi dallo spavento. Il riccio prese il telefono con estrema velocità, portando l'oggetto all'orecchio, prima ancora di aver visto di chi si trattasse.

"Styles!" Rispose, indicando poi a Louis lo stereo dell'auto. "Connetti il mio iPhone al bluethoot. E' Zayn."

Louis obbedì immediatamente, ed ecco che la calda voce di Zayn riecheggiò nell'abitacolo. "Haz, sei con Louis?"

"Sono qui" rispose l'interpellato, alzando una mano verso l'alto. Il perché lo fece, sarebbe rimasto un mistero da li all'eternità. "Siamo entrambi in ascolto."

"Mc mi ha detto che non é riuscito a parlare al telefono, per cui vi aggiornerò io. Allora..." cominciò, senza perdere altro tempo. "La casa della vittima si trova al civico 28 di Road Street, sull'84esima. Appartamento 4/A, citofono Sanders/Aniston, come Jennifer."

"Ah, la mia prima celebrity crush..." sentì borbottare da Harry alle sue spalle, e questo gli fece inevitabilmente scappare un risolino divertito.

"Prima o dopo l'aver capito che, in realtà, eri solo invidioso di lei e del suo matrimonio con Brad Pitt?" Lo stuzzicò, rivolgendogli una piccola occhiata dallo specchietto retrovisore.

Lui si grattò il mento, e poi fece spallucce. "Da quando faceva Friends. Tuttavia, non mi sento di voler parlare d'invidia, non solo perché ho paura porti sfiga, vista la situazione in cui troviamo" specificò, facendo le corna con la dita di una mano, e palpando vistosamente gli attributi con l'altra, "ma anche perché io, a differenza sua, avrei saputo perfettamente come tenere Brad stretto a me. Dopotutto, conosci qualcuno migliore di me nel..."

Harry lasciò la frase in sospeso e mise la mano a pugno difronte la bocca, mimando il gesto di una perfetta fellatio con dei profondi movimenti del capo, e del polso, prima di: "cucinare, fare piatti, rifare letti, spazzolare gatti e... tutta quella roba la" aggiungere, rivolgendo un occhiolino birbante al proprio ragazzo, con tanto di labbra strette tra i denti e dita a sfiorare i capezzoli.

Patetico, diceva davvero.
Patetico, e assolutamente perfetto.

Eppure, proprio non riuscì a non lasciarsi andare ad una risata divertita, seguita poi da quella del loro amico, ancora dall'altro capo del telefono. "Cucinare, si... immagino sia questo ciò che ha convinto Louis ad uscire con te."

Seven || LSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora