N/A: rileggere l'ultima parte del capitolo precedente poiché questo é il continuo diretto. Bacini.
Louis sorrise e gli posizionò una mano contro la nuca, così da avvicinare a sufficienza i loro visi e parlare direttamente contro le sue labbra. "Non pensavo bastasse solo un bacio per farti tornare il sorriso."
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo e mise su un tenero broncio. "Ho un pianto un sacco oggi. Me lo merito, no?" Si lagnò. "Ti prego, Lou. Baciami, per favore. Ne ho bisogno."
A seguito di quell'impaziente supplica, Louis non perse altro tempo e approssimò le labbra a quelle di Harry per dare vita ad un bacio fatto solo di labbra bagnate e lingue bollenti, che lottavano per la supremazia di quell'atto tanto dolce quanto frenetico. I respiri affannati e i piagnucolii soffocati l'uno nella bocca dell'altro, li eccitarono a tal punto che nessuno dei due riuscì a fermarsi dal posare le proprie mani irrequiete su ogni singolo punto accessibile del corpo dell'altro.
Ad un tratto, Harry strinse le mani contro i suoi glutei sodi e rotondeggianti e Louis si ritrovò seduto sul suo bacino, con una conosciuta, me decisamente ben accetta, nonché enorme, presenza pressata nel solco tra le natiche.
"Sei sempre così impaziente" biascicò, ondeggiando lentamente contro il suo bacino. "Ma, in effetti, per far finire al meglio questa orrenda serata, mancano ancora due punti."
"Due cosa?" Domandò l'altro, affannato.
Louis sorrise. "E' una cosa mia e di Gemma. Non è niente di brutto, stai tranquillo. Anzi... mi chiedevo..." temporeggiò, pressando il torace contro il suo. "Non è che ti va un bagno?"
"Un bagno" ripeté accigliato. "Scusa Louis, ma... come siamo passati dal baciarci come due adolescenti arrapati, a... due punti, a... un bagno?"
Louis sorrise di nuovo e carezzo le sue labbra col pollice, prima di usare l'altra mano per spingere i bottoni della camicia fuori dall'asola, e rivolgergli uno di quei sorrisi da monello di cui l'altro andava matto.
"Ottimo recap, detective. A Riverside ti hanno insegnato proprio bene... a ripetere le cose come un perfetto pappagallino, intendo."
Harry ridacchiò. "Ricordati di chi é stata la colpa."
Louis alzò un sopracciglio e fece scoccare la lingua contro il palato. "In mia discolpa, un po' di gavetta in mezzo alle teste di cazzo l'abbiamo fatta tutti, quindi smettila di lamentarti. Ed ora..." lasciò la frase in sospeso, e dopo aver sbottonato l'intero capo se lo fece scivolare lungo le braccia così da lasciarlo cadere direttamente sulle cosce dell'altro.
Poi si alzò in piedi, mise le mani contro la patta dei pantaloni e si godette ogni più piccola espressione del viso di Harry mentre lui, a sua volta, fissava come incantato ogni singolo movimento effettuato dalle sue mani.
Tolse le scarpe con l'aiuto delle punte dei piedi e poi si rimosse anche i boxer, restando così completamente nudo sotto al suo sguardo libidinoso. Il riccio, infatti, alzò subito le braccia per stringergli le cosce tra le dita, ma, prima che potesse avvicinare la bocca per baciargli il torace, Louis retrocedette e, dandogli le spalle, si diresse con passo fin troppo oscillatorio verso la zona della piscina in cui erano presenti gli scalini interni.
Mise un piede dentro l'acqua per controllare che la temperatura fosse adeguata, e poi si adagiò mollemente sullo scalino più alto, in modo tale che spalle, ginocchia e parte della sua erezione restassero fuori dall'acqua, mentre il resto del corpo, invece, poteva godersi a pieno quel delicato tepore.
Agguantò il suo membro con mano sicura, ed iniziò ad infierirgli delle lente ma poderose stoccate prima di rivolgere il suo sguardo annacquato d'eccitazione verso Harry. Lo stesso Harry che, con la bocca spalancata e le mani strette a pugno, non aveva ancora né tolto lo sguardo dal suo corpo né tantomeno osato muovere un solo ed unico muscolo.
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Seven || LS
Mystery / ThrillerLarry!Au - long Enemies to lovers! Il detective Louis William Tomlinson è un giovane e acuto poliziotto, disilluso ed esasperato dal tasso di violenza e degrado sempre più in crescita nella città in cui vive. Per questo motivo, Tomlinson, decide di...