Giochi di gelosia

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Finito quel bellissimo momento tra me massimo e pietro facemmo colazione e poi andammo ad accompagnare Pietro a scuola e in IPM.
- amore io vado a vedere se c'è qualche problema su, dopo ti raggiungo in ufficio
mi disse massimo
-ok tesoro non preoccuparti
dopo che entrammo Gennaro mi disse che c'era una persona nel mio ufficio che voleva parlarmi così andai subito.
Appena entrai c'era un uomo di schiena riconobbi subito che era lorenzo e lì salì l'ansia perché se massimo lo vedrebbe  non so cosa potrebbe succedere così le dissi
-Lorenzo che ci fai qui?
- Paola ehy ti stavo aspettando
- Lo so ma cosa ci fai qui?
- volevo parlarti
- di cosa?
- di noi...
-ehm lorenzo aspetta non c'è proprio nulla di cui parlare
- io penso proprio di si
*si avvicino sempre di più*
*io mi allontanai*
- Lorenzo non ti avvicinare così tanto
- hai paura di non mantenere il controllo con me?
-mi dispiace ma non è così, non sei tu l' uomo che voglio
- ne sei proprio sicura?
- si e ora basta e continua con il tuo discorso
- Paola io ti amo nonostante tutto
*si avvicini a me e mi tolse una ciocca di capelli da davanti il viso*
*entrò massimo*
- Paola ho bisogno di
*alzó lo sguardo si accorse della mia faccia turbata e di lorenzo che mi stava toccando i capelli*
- Lorenzo che sorpresa
- ciao massimo
- cosa ci fai qui e perché sei così vicino a Paola?
*disse con voce irritata*
-dimenticavo che l'ultima volta hai fatto tardi  e non hai dormito affianco a me  per stare con lui
- quindi quale sarebbe il tuo problema se a scelto me?
disse massimo
- nessuno spero te la spassi con lei e poi Paola con un uomo sposato?con un figlio?
- di cosa la stai accusando fammi capire e non me la "spasso" con lei tra noi c'è amore e passione vera
mi difese massimo
- ora basta, basta entrambi lorenzo mi dispiace ma tra me e massimo è una cosa seria io lo amo e lui mi ama
- una storia tra colleghi, Paola ma dove sei arrivata?lo sanno qui?
- e che cos'è una minaccia per caso?
risposi io
- assolutamente no
- lorenzo mo si scassat o caz vattene prima che do di matto
- ok ho capito che non sono ben gradito me ne vado
io annuii in silenzio e massimo mi si avvicinò
-ehy tutto bene?
- si però non è che forse a ragione?
- Paola a cosa staresti ripensando precisamente
- credimi non lo so neanche io...
- ecco allora non dirlo nenache per scherzo tu sei e sarai sempre la donna dei miei sogni...è successo qualcosa con lorenzo?
- secondo te?
- ti sembra una risposta?
- ti sembra una domanda da fare? tu non ti fidi di me
- su che mi fido di te ma
- ma cosa? hai dei dubbi massimo?
- no ma volevo una risposta cosa avete fatto prima che io arrivassi
- sai che c'è non te lo dico! se solo pensi certe cose sei uno stronzo
* esce irritato"

si fece tardi così verso le sette e cinquanta uscii dall'IPM di massimo non c'era traccia così chiamai un taxi
arrivata a casa feci le solite cose di routine e poi sentii suonare alla porta
Futura si era appena addormentata così la portai nella culla e andai ad aprire
era massimo.
- pensavo non venissi...
esclamai io
- e pecche? pensavi di esserti liberata di me?
- scemo entra!
-dove sei stato
- sono stato da Consuelo le ho riportato pietro
- da consuelo? *dissi irritata*
- si hai capito bene
- ed è successo qualcosa?
non rispose si levò la giacca e si avvicinò io le dieti le spalle, sentii che si avvicinava sempre di più fin quando i nostri corpi non si toccarono, con molta delicatezza mi levó la vestaglia con  e iniziò a baciarmi il collo e a farmi dei grattini sulle braccia...mi fece venire i brividi per la passione che c'era in quel momento, tentai di girarmi per baciarlo ma mi bloccò e mi sussurrò
- ehyehy direttrice non così in fretta dovrai patire la mia furia
esitai un sospiro
continuò a sussurrarmi
- esisto solo io, devi volere solo me, sono tuo con tutto me stesso e tu sei mia di nessun'altro

a quel punto non so dove  trovai la forza ma le misi le mani sul petto e le andai dietro le sbottonai la camicia e le dissi
- anche tu meriti una punizione sei mio con tutto te stesso, sei mio e di nessun'altra e io sono tua senza dubbio

a quel punto non resse più la tensione si girò di colpo e con foga mi levó la maglietta e pantaloni e poi l' intimo lo stesso feci io crollammo sul divano e passammo una serata piena di intrighi passionali...
la gelosia avrebbe potuto sovrastarci ma noi avremmo trasformato in passione anche quella...

che colpa ne abbiamo noi se ci amiamo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora