che colpa ne abbiamo noi se ci amiamo?

Cure

*dal punto di vista di Paola*
La mattina successiva mi alzai per prima e restai dieci minuti a vedere Massimo in tutta la sua bellezza, poi mi alzai e le dieti un bacio sulla fronte e notai subito che scottava così lo svegliai
- ehy amore svegliati
si svegliò parecchio frastornato e con gli occhi lucidi
- amore hai la febbre mi sa eh
- no piccrè non ti preoccupare sto bene e poi devo venire a lavoro con te
- ma che dici, guarda come sei ridotto avrai minimo minimo trentanove ora vado a prendere il termometro e te la misuro
- mh ok
mi alzai e andai subito di là poi tornai e vidi Massimo seduto sul letto
- vai alza il braccio
alzó il braccio e le misi il termometro, poi mi sedetti affianco a lui le accarezzai la fronte
- stai proprio male eh
non mi rispose ma poggiò la testa sul mio petto e io le feci i grattini ai capelli
- posso toglierlo?
- si dammi
- Massimo caspita avevo ragione, hai trentanove
- vabbè una tapichirina e passa
- no non esiste tu oggi stai a casa
- piccrè sto bene
si alzò dal letto e nel mentre si metteva le ciabatte feci il giro e andai davanti a lui e lo guardai male lui si alzò e le girò la testa lo presi subito e lo trasportai verso il letto, lo coprii e mi sedetti affianco a lui e nel mentre le accarezzavo la fronte
- noi oggi restiamo a casa mh
lui rise
- perché ridi?
- sembri mia madre
sorrisi anch'io
- vado a chiamare la babysitter e le dico da non venire
- poi torni qui?
- vado a controllare i bimbi e torno
- va bene
Andai a chiamare la babysitter e poi andai a controllare i bimbi, perfortuna era sabato e Pietro non doveva andare a scuola, visto che dormivano beatamente tornai da Massimo che si era addormentato, così mi misi vicino a lui, alzò la testa e si mise sul mio petto e ci addormentammo così era stupendo era come un bimbo
il mio bimbo.
Dopo poco mi svegliai e avevo ancora Massimo sul petto bruciava da morire così lo svegliai
- amore svegliato devi prenderti qualcosa bruci da morire
- penso proprio che hai ragione ora vado
- no fermati vado io
- ma...
- stai zitto quando toccava a me mi hai curata ora sta a me starti dietro
lui sorrise e annuii, sapevo quanto si sentisse in colpa a farsi prendere cura di lui a me dopo tutto ciò che avevo passato ma dovevo andare avanti.
Tornai di la con la medicina e aspettai che la bevesse tutta, poi lo feci sdraiare con un panno bagnato in fronte e nel mentre arrivò Pietro.
- ehy mamma papà, come mai siete a casa?
- ehy picco shh, papà sta male quindi siamo rimasti a casa
corse verso di me e salì sul letto le dieti un bacio
- tu come stai?
- bene mamma grazie
poi si avvicinò a Massimo e le diete un bacio sulla guancia
- come stai papà?
- non molto bene piccolo
- mh ok
-  finisco qui con papà e vengo a farti la colazione intanto vai a svegliare piano piano futura
- va bene mamma
andò di là
- amore ora tienilo sulla fronte e non lo togliere
poi mi alzai per andare di la ma mi bloccò dalla mano
- non mi lasciare solo
mi risedetti, sapevo benissimo che stava delirando, le dieti un bacio a stampo
- torno presto amore tu cerca di riposare
non rispose così andai di là e andai a preparare la colazione, poi venne Pietro con Futura in braccio mente Pietro faceva colazione il davo il latte a Futura e poi cercai di farla riaddormentate
- mamy io ho finito se Futura non dorme e devi stare con papà sto io a giocare con Futura
- ok piccolo te la lascio torno tra poco
- va bene mamma tranquilla andiamo in cameretta
- ok arrivo subito
Loro andarono di là a giocare e io corsi da Massimo che stava dormendo quando ad un certo punto iniziò a parlare
- no non mi lasciare anche tu, non posso sopportarlo
non so a cosa si riferisse ma stava delirando di nuovo oppure stava facendo un incubo.
Poco dopo si svegliò e si sedette affianco a me
- piccrè
- ehy come stai?
- meglio sta facendo effetto la medicina
-menomale
- ho fatto un incubo prima
- vuoi raccontarmi?
- ho sognato che tu mi lasciassi e Pietro non voleva più parlarmi così rimanevo solo

ecco a cosa si riferiva prima pensai tra me e me, mi avvicinai sempre di più e le girai il viso con gli occhi lucidi
- ehy amore guardami, questo non accadrà mai tu sei la cosa più bella che potesse capitarmi
si avvicinò e mi baciò, un bacio pieno di passione e paura
-ahh vedo che il nostro comandante si è ripreso
- mhh da cosa lo deduci?
e mi ribació di nuovo
- Pietro e Futura?
- sono di là a giocare
- andiamo anche noi?
- ce la fai?
- si sto meglio non preoccuparti
- mh prima misuri la febbre e poi andiamo
- agli ordini capo
ridemmo complici
Presi il termometro e glie lo misi sotto l' ascella
- chi l'avrebbe mai detto che la direttrice stronzetta fosse anche un ottima dottoressa
- a perché sono stronza?
- beh ora no, prima si e anche tanto
- neanche tu eri gentile con me
- gne gne
le dieti uno schiaffo scherzoso sul braccio
- ora posso toglierlo?
- uffa comandante quante lamentele...
- vabbeh posso toglierlo o no?
- toglilo
-36.5 vedi sto guardando
- mhh va bene
mi tiró verso di lui e lo circondai con le braccia si abbassò per darmi un bacio
- no sono stronza
- mhhh la direttrice stronzetta non vuole baciarmi... va beh mi arrenderò...
risi e poi mi baciò di slancio
- ti amo!
- anch'io!
-andiamo ora?
- ok

-ehy papà, come stai?
- bene piccolo bene
- ma quanto siete belli?
dissi io e ridemmo tutti insieme
poi io e Massimo ci sedemmo affianco a loro e inizziammo a giocare assieme con i giochi di futura
era un momento parecchio spensierato e pieno di risate  on c'era cosa più bella.
La giornata trascorse bene tra risate e cose varie e perfortuna Massimo era guarito.
Arrivata la sera cenammo e poi lessi il libro della buonanotte a Pietro e Futura già stava dormendo.
Dopo tornai in camera da Massimo che mi stava aspettando
- ehy ancora non dormi?
- non mi và
- mhh e che vuoi fare?
- io avrei un'idea ma la nostra direttrice deve approvarla...
- di che si tratta?
si avvicinò a me e iniziò a baciarmi
- mhh ho capito di che si tratta e mi piace parecchio
mi morsi il labbro e spogliai massimo continuammo a baciarci e finimmo per farlo.
Questa era la mia cura che mi ripagava di tutto ciò che facevo giornalmente Massimo è e sarà sempre la mia cura.