che colpa ne abbiamo noi se ci amiamo?

Errori

*dal punto di vista di Massimo*
Mentre Paola era di là a cambiarsi io sistemai la cucina e poi accompagnammo Pietro a scuola, ma senza parlare, questa lontananza non mi piaceva per niente e sapevo che avrei dovuto fidarmi ma non ce la facevo.
Arrivammo in IPM le scese subito dalla macchina sempre con tono spento
- Paola aspetta
-Massimo no siamo fuori l'IPM
le andai dietro e la fermai per il braccio e la spinsi verso di me ci trovammo fronte a fronte e stammo dieci secondi così uniti e sembrava che fosse durato una vita, poi Paola si staccò
- Massimo ne parliamo a casa
- volevo solo dirti che i sentimenti che provo per te non sono cambiati e resteranno invariabili però ho bisogno di tempo...
- tempo per cosa?il fatto è solo uno ovvero che non ti fidi di me e per me conta questo, ora scusami ma devo andare
disse con un tono freddo come nenache i primi giorni che iniziò a lavorare qui.
mi sedetti alla mia scrivania e passò Lucrezia
- comandante tutto bene?
- Lucrezia non ti ci mettere anche tu
lei non mi ascoltò e si sedette sopra la scrivania
- beh vedo che è molto triste
mi fece una carezza
- ho litigato con Paola...
- io l ho sempre detto che non siete fatti per stare insieme...
- se sei qui per peggiorare la situazione puoi anche andar via
si avvicinò sempre di più a me io mi feci in dietro con la sedia e lei si sedette sopra la scrivania davanti a me con i piedi tiró la sedia verso di le così ora eravamo vicinissimi
- Lucrezia lasciamo in pace
- stia zitto comandante
iniziò a baciarmi cercai di staccarmi ma non ci riuscii mi teneva così talmente stretto che non potevo, io ero costantemente a pensare a Paola non riuscivo a non pensarci era lei la mia donna.
- Bravi complimenti
- ops comandante! ora se la veda lei...
disse Lucrezia ridendo e se ne andò
- Paola lasciami spiegare
- no non voglio sentire nulla mi fai schifo sia tu che lei, se volevi farmela pagare bravo ci sei riuscito ma ora scordati di me
- Paola ti prego lasciami spiegare
si avvicino e mi diete uno schiaffo
- non c'è nulla da spiegare...
se ne andò con le lacrime agli occhi e io iniziai a piangere pensando a quanto fossi stupido...