Paure

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*dal punto di vista di Massimo*
erano più o meno le 5.30 e mi alzai per primo e rimasi a guardare Paola.
Era proprio bella mi mandava fuori di testa ed era l'unica donna che è sempre riuscita a tenermi testa, avendo recuperato i ricordi ieri mi è di nuovo passata davanti tutta la nostra relazione ed è stata una botta di emozione assurda.
Dopo poco le dieti un bacino sulla fronte e andai di là in cucina a preparare la colazione.
Subito dopo sentii dei pianti e capii subito che era Futura così per non far svegliare Paola andai di là e le dieti il latte, poi tornai in camera e vidi Paola seduta sul letto con le mani in fronte era preoccupata e me ne accorsi subito andai verso di lei ma non mi senti.
- Piccrè che ti è successo?
mi sedetti vicino a lei le presi una mano e glie la baciai
- nulla amore non ti preoccupare...
- no piccrè mi preoccupo ti vedo strana
- hai ragione, ma non voglio preoccuparti
- ma scherzi?dimmi...
- ho dei forti dolori alla pancia e non sono dolori normali ho paura Massimo
mi avvicinai
- piccrè ora chiamiamo la babysitter e ti porto in ospedale
iniziò a piangere e mi piangeva il cuore vederla così, sapendo il suo passato non volevo le accadesse di nuovo e so quanto tiene a questa gravidanza così mi avvicinai e le asciugai le lacrime poi le presi il viso
- ascoltami bene,non ti devi preoccupare ciò che è accaduto negli anni passati non accadrà di nuovo e se accadrà non ti lascerò mai sola, fidati di me ci sono io
mi sorrise e mi baciò, un bacio calmo ma che descriveva tutta la sua gratitudine
Appena arrivò la babysitter le dimmo di non dire nulla a Pietro, per non farlo preoccupare, dopodiché corsimo in ospedale.
In macchina vedevo Paola che tremava dall'ansia così le poggiai una mano sulla coscia
- piccrè non ti agitare non accadrà nulla fidati di me
- Massimo questa volta ho dei seri dubbi sono i stessi dolori di quella volta

comprendevo benissimo le sue ansie però nonostante tutto mi sarebbe dispiaciuto perdere la bimba ma di certo sarei stato attento a non far mancare nulla a Paola ed a cercare di alleviarle il dolore.
Arrivati in ospedale la fecero entrare di urgenza e questo già mi metteva serie perplessità, la visitarono e poi uscì il medico preoccupato e triste e da lì capii tutto.
- signore mi dispiace ma sua moglie non può portare avanti la gravidanza rischierebbe lei la vita
- dottore ne è sicuro?
- purtroppo si dovrebbe scegliere la signora se mettere al mondo la bimba ma mettere a rischio la sua vita
- ok ora parlo con lei
- la tratti con delicatezza
- senza dubbio dottore
entrai triste
- Paola...
- Massimo dimmelo subito senza giri di parole ti prego

presi la sedia e mi avvicinai al letto le presi le mani e le parlai

- il medico mi ha detto che devi lasciare andare la bambina potrebbe mettere a rischio la tua vita
- Massimo non mi importa se morirò io avrete una piccola me e un mio ricordo
- piccrè ma che dici?io ho bisogno di te
- Massimo sai quanto desideri una figlia
- Paola lo so bene ma anche se fossi non te la potresti vivere, preferisco mandare avanti noi, Pietro anche non sarebbe contento della scelta di avere una sorella a costo di perdere te
- Massimo...
- no Paola non te lo permetto io ho bisogno di te non puoi lasciarmi così, odierei quella bambina perché saprei che è la causa per cui non possiamo viverci, ti prometto che ci riproveremo ma ora lasciala andare non posso perderti
Paola iniziò a pingere
- mi prometti che non mi lascerai?
- Paola lo sai bene ci riproveremo te lo prometto
annui e chiamai il medico per dirle della nostra decisione...

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