*1 mess dopo*
*dal punto di vista di Paola*
Ero ancora ad ancona e nell'ultimo periodo non c'era un giorno in cui non pensavo a Massimo
*dal punto di vista di Massimo*
Era passato un mese e nella mia testa in ogni angolo dell'IPM c'era sempre Paola, costantemente in ogni mio ricordo, litigavo sempre con la nuova direttrice non la sopportavo perché mi aveva portato via la seconda cosa bella che avevo nella mia vita ovvero Paola.
*dal punto di vista di Paola*
il lavoro qui era tanto meccanico e mi mancava Massimo in ogni parte della mia casa e ripensavo ai bei momenti passati in IPM.
Era mercoledì mattina mi alzai nel mio letto vuoto perché sentii una chiamata, ma non feci in tempo a rispondere così richiamai di nuovo
- direttrice siete voi?
mi sembrava una voce familiare
- Rosa sei tu?
- si direttrice, so che non lo è più ma ho bisogno di lei...
- calmati piccola dimmi
- donna Wanda mi ha presa, oggi è il mio giorno di permesso e ora sono in un campo ho paura direttrice
- ora io prendo il primo treno e avverto subito il comandante di venirmi a prendere ti veniamo a cercare subito non ti preoccupare
- fate presto direttri
in quel momento ringraziai il giorno in cui ho dato il mio numero a Rosa altrimenti ora chissà se se ne sarebbero accorti
chiamai Massimo
- Paola?
disse incredulo
- c'è un problema mi ha chiamato Rosa mi ha detto che è in pericolo vieni a prendermi in stazione sto prendendo il primo treno
- a tra poco Paola
- a dopo comandante
chiusi il telefono con il cuore in gola, sentire di nuovo la sua voce mi faceva impazzire.
Verso l' 12.00 ero a Napoli, vedevo una macchina in lontananza ma scese Beppe, non so perché non fosse venuti Massimo, ma come biasimarlo dopo le cose che le avevo detto...
- Paolaa
- ciao Beppe vieni qui
lo abbracciai subito in un abbraccio come quello che si da tra amici.
Lo seguii fino alla macchina e mi lasciò il posto davanti vicino a Massimo, mentre lui si mise dietro.
- Ciao Paola
- Ciao Massimo
accennammo evidentemente nervosi.
Stavamo facendo poca strada ma la vicinanza di Massimo non mi faceva bene mi faceva perdere l'orientamento
*dal punto di vista di Massimo*
Avevo Paola vicino e durante quel poco tragitto che avevamo già fatto non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso era bellissima soprattutto mentre guardava fuori dal finestrino, il vento le scombinava i capelli e lì spostava continuamente dietro l'orecchio avrei voluto farglielo io anche semplicemente metterle una mano sulla gamba, il vento faceva emanare per tutta la macchina il suo profumo e sta cosa m'facev uscìj pazz.
Arrivati vicino casa di donna Wanda Beppe scese a chiedere se avevano notato qualcosa mentre io e Paola andammo nella via per arrivare sotto casa di donna wanda
- sai mi ricorda quando stavamo cercando Carmine, ti ricordi? lì mi abbracciai...
- si mi ricordo che fu stressante
seccò subito ogni tipo di approccio con me e mi tornò in mente quello che mi aveva detto ad Ancona. così mi attristai subito.
*dal punto di vista di Paola*
Era bruttissimo vederlo così triste ma dovevo mantenere la distanza, mi ricordavo bene quell'abbraccio né avevamo bisogno entrambi, e resistergli mi era costato tantissimo.
Arrivammo sotto casa di donna Wanda
- che facciamo ora?
- entriamo
- ah così?
- hai altre soluzioni?
disse scorbutico
- bè prima cerchiamo di farci un piano
- ah vero vuoi schematizzare sempre tutto per paura di non fare errori ...
- ora che c'entra?puoi concentrarti per favore?
mi faceva male trattarci così male ma lo capivo benissimo
- allora io ora richiamo rosa
- fa comm vuo tu
*urlo*
Massimo mi toccò il braccio
- di sotto in cantina Paola
Massimo caricò la pistola e io lo seguii.
Entrammo e vidi subito Rosa sulla sedia mi faceva dei cenni strani ma non capivo così corsi a liberarla mentre Massimo uscì per controllare, la liberai e da dietro Wanda mi punto una pistola
- Rosa esci chiama Massimo
le sussurrai e così fece
Entrò subito Massimo
- Wanda lasciala
disse urlando
- si era presa mia nipote e ora è giusto che paghi
mi diete una spinta e cadetti subito, Massimo si avvicinò piano piano a me e mi raggiunse si mise tra me e wanda
- spara a me allora
- Massimo no
- quanta premurosità ma a me fa solo pena voglio lei, mai mettersi contro un Disalvo
Stava per sparare ma qualcuno da dietro arrivò e sparò era Rosa, era entrata dall'altra parte, corse subito verso di me mentre Massimo chiamò un ambulanza
- come sta direttrice?
- bene Rosa grazie, grazie mille
- è una brava donna e ha tutta la mia stima, solo per venire da Ancona a qui per salvarli grazie grazie
ci abbracciammo poi si avvicinò Massimo
- piccrè ora devi andare, devi tornare in IPM
- grazie anche a lei comandante
- di nulla piccrè vai...
rimanemmo dolo io e Massimo
- grazie per prima, ti saresti sacrificato tu per me
- di nulla
fece l' indifferente e iniziò a salire le scale quando ad un certo punto si graffiò la spalla con un fiordo Ferro
- fatto male comandante?
- non è nulla
- si invece sta sanguinando
- ok mi son fatto male, mi aiuti a disinfettarlo?
- qui?
- no, vieni da me
rimasi un'attimo perplessa
- so starti lontano io se per te è lo stesso non succederà nulla
- va bene andiamo, ma solo il tempo di disinfettarlo
- certo
Arrivammo a casa sua prese le cose e si tolse la maglietta era bellissimo ed irresistibile
- che c'è?
- nulla, nulla, siediti davanti a me e girati
- agli ordini
Iniziai a disinfettarlo
- aia brucia
- è disinfettante per bambini
dissi ridendo
- a me brucia lo stesso
le soffiai ridendo
- dai copriti ora
si girò verso di me e mi guardò per un'istante
poi si avvicinò spostò i miei capelli e mi sussurrò all'orecchio
- grazie mia bella infermiera
- ehm vabbè ora vado
- si scusa
- no non ti preoccupare...
stavo per uscire ma mi fermó
- Paola
mi girai
- è tardi e non penso tu ora possa tornare ad Ancona puoi dormire qui se vuoi
- grazie ma...
- no insisto fermati ti prego
- se me lo chiedi così
dissi ridendo
Massimo si mise ai fornelli mangiammo in silenzio e poi si era fatta l'ora di dormire, ero nel suo letto con lui affianco sembrava di essere tornati ai vecchi tempi solo parecchio distanziati
- Paola scusa per oggi...
mi girai verso di lui
- per cosa?
- per come ti ho trattata è solo che non c'è un cazzo di fottuto giorno in cui io non ti penso ti rivedo ovunque, a lavoro durante la giornata, ormai sei fissa lì nella mia testa, e so che quello che mi hai detto ad Ancona è vero ma dovevo dirtelole cadde una lacrima e allungai la mano per asciugarli il suo bellissimo viso
- non è così Massimo, l ho detto per farti andare via anch'io ti penso ogni singolo giorno e ogni volta che mi sei vicino mi fai perdere le coordinate io ti amo purtroppo e non c'è niente da fare a distanza, qui nello stesso letto, io ti amo e bastaSi avvicinò e mi baciò di colpo un bacio lungo e passionale dopo si spostò sopra di me e iniziai a spogliarlo lo stesso fece lui con me e finimmo per farlo
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che colpa ne abbiamo noi se ci amiamo?
ChickLitciaoo adoro mare fuori soprattutto il comandante e la diretta e voglio sognare una loro realizzazione quindi qui non finirà male tra di loro seguite la storia❤️ buona lettura📖