che colpa ne abbiamo noi se ci amiamo?

Situazioni scomode

Dopo andammo a fare colazione e andammo ad accompagnare Pietro a scuola e noi andammo in istituto.
Appena arrivati Massimo mi aveva sotto braccio e vedemmo Consuelo in lontananza così tolse subito il braccio, e rimasi un attimo scossa,
- paura di ciò che potrebbe dirti?
dissi ironica
- Paola ma che dici?
rispose nervoso
- allora perché mi hai tolto il braccio dalla spalla e ti sei allontanato?
dissi seria
- ti prego non litighiamo ora ne parliamo dopo
- fai come ti pare...
Arrivammo da Consuelo e ci guardó con una faccia schifata
- che schifo!
a questa frase mi irritai subito e persi la pazienza
- ok Massimo ciò provato ma ora me ne vato risolvetevi i cazzi vostri tra di voi, ciao Consuelo
e andai subito
- Paola fermati...
- no Massimo non ci penso proprio ci vediamo dopo...
iniziai ad andare ma mi fermai a sentire in un angolo
- non ti ascolta molto eh
- Consuelo che vuoi?
- tu mi ami ancora Massimo non te ne rendi conto...
- Consuelo io amo Paola
- sisi non fai altro che ripeterlo a te stesso ma hai una paura assurda di cambiare idea e accorgerti del contrario
- ma cosa dici?
- con Paola è stata solo una volta perché io me ne ero andata non lo capisci, non la ami come hai amato me
- Pietro la ama più di quanto ama te...
- e tu? cosa provi tu?
- io... io.... io...
- non riesci nenache a dirlo...
A me vennero le lacrime agli occhi Massimo non riusciva a dirmi che mi amava... E pensai subito di aver fatto un enorme cazzata a perdonarlo così me ne andai subito nel  mio ufficio.
Poco dopo ero al computer ed arrivò Massimo
- ehy piccrè!
entrò e chiuse la porta ma io non alzai la faccia, così irritato dalla mia indifferenza venne dietro la scrivania e mi giró il viso
- che vuoi?
- cosa ho fatto per meritarmi questa cattiva accoglienza?
- secondo te... mi pensi stupida Massimo ti prego...appena hai visto Consuelo ti sei staccato da me, non c'è niente da fare forse a ragione lei
- ancora con questa storia?su cosa avrebbe ragione lei?
- vi ho sentiti prima... non sei riuscito a dire cosa provavi per me davanti a lei, ha ragione ti ho dimostrati ciò che provavo in un momento debole e per questo sei rimasto con me...
dissi con le lacrime agli occhi e anche lui a questa mia ultima frase iniziò ad avere gli occhi lucidi
- e cosa staresti insinuando?...
- che non mi ami, mi dispiace ma è così se vuoi tornare con Consuelo ti capisco, è tua moglie
- Paola ma che stai dicendo?non è così semplice...
- e invece lo è sei ancora innamorato di lei...
- Paola io ti amo tantissimo mi hai migliorato la vita e lo sai bene, non ho mai amato qualcuno come ho amato te e non hai ascoltato tutto il discorso...
- e chi te lo dice a te?
- lo so benissimo perché sennò avresti ascoltato quello che provavo per te perché lo ho detto a Consuelo
- sempre questa scusa... all'inizio eri confuso
- Paola basta litigare io ti amo e te lo dirò fino all'esasperazione
poi si avvicinò e cercó contatto con me, così mi alzai e iniziai a camminare in  vano, arrivai all altra parte della scrivania mi segui e appena mi poggiai alla scrivania mi prese e mi bloccò, era vicinissimo a me e mi faceva paura, i nostri occhi parlavano e le nostre labbra si cercavano...
- ti amo come faccio a fartelo capire
disse esasperato e innamorato davvero
mi prese il viso e mi baciò un bacio lungo e passionale che durò una vita.
Ci staccammo
- chi lo ha autorizzato comandante?
- le tue labbra...
- cosa?
- cercavano le mie e viceversa...
- scusami...
- per cosa?
- per avere tanti dubbi su di te, ma conosci il mio passato e sai quanto io ho sofferto...
- lo so bene e per questo non devi scusarti...
iniziai a baciarlo e lui mi prese in braccio fino a portarmi sul divano mi sedetti su di lui e poi persuasi dalla passione cercò di togliermi la camicia
- Massimo no... ci sono tutti e potrebbero entrare da un momento all'altro
- mh hai ragione, però lei mi provoca direttrice
- ah io eh, è colpa della sua bellezza
- perché lei scherza...
- dai continuiamo a casa vai a lavorare
- agli ordini direttrice
mi baciò di nuovo e uscì.