Ci siamo di nuovo

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*dal punto di vista di Paola*

Durante il corso della nottata mi alzai parecchie volte a casa di tantissime nausee, non sapevo cosa mi stesse accadendo, ma avevo anche un ritardo, avevo paura, tanta paura che fossi di nuovo incinta e che non riuscissi a portare avanti nenache questa.
L' ennesima volta che mi alzai venne Massimo e bussò
- piccrè posso?

scaricai e entrò

- che ti succede?ti sei alzata tantissime volte...
- mi dispiace di averti svegliato...comunque ti avevo detto che avevo un ritardo e in più ora ho le nausee parecchio forti
- quindi tu dici che magari...
disse sorridendo e io scoppiai in un pianto nervoso, Massimo si avvicinò subito mi abbracciò immediatamente  e iniziò a sussurrarmi
- non è colpa tua ce la farai ci sono io con te
poi dopo uno strettissimo abbraccio ci staccammo e mi tiró su il viso poi mi asciugò le mani
- piccrè non scoraggiarti ce la farai
- ho paura Massimo
- è giusto ma non devi... ci sono io al tuo fianco e ci sarò per sempre
- ti amo tantissimo!
- anch'io e oggi  ci prendiamo il giorno libero, andiamo in ospedale e poi facciamo ciò che vuoi

non risposi ma mi limitai a baciarlo

- che ore sono?
- le sei e mezza
- caspita! già?!?
- yes! vado a vestirmi
- di già?
- si comandante dobbiamo accompagnare Pietro a scuola
- hai ragione...

Andai di là aprii l' armadio e mi presi una maglietta per niente lunga, quasi corta a top e i pantaloni jeens a zampa a vita alta.
Arrivo Massimo
- ho preparato la colazione piccrè
- grazie amore
mi tolsi la maglietta del pigiama e Massimo mi venne dietro e mi circondò con le braccia
- già si veste direttrice?
nenache il tempo di rispondere che iniziò a baciarmi il collo e a scendere sempre più giù
- comandante tra poco si alza Pietro
- mhh
- abbiamo il giorno libero
- hai ragione!
mi vestii e mi guardava
- cosa c'è? perché mi guardi così?
- perché sei stupenda
- grazie amore mio!
Poi la mattinata passò come le solite, accompagnammo Pietro a scuola e poi andammo in ospedale.
- buongiorno dottore, devi fare un ecografia
- certo venga
- grazie

entrammo mi sdraiai e Massimo vedendo il mio sguardo preoccupato invece di restare sulla porta venne da me e mi strinse la mano
- allora signora lei è incinta ed è al 3 mese
- gia!
- si
- visto che più o meno 5 mesi fa'ho avuto un aborto come sta?
- il bimbo o la bimba stanno bene può stare tranquilla, è tutto nella norma ma dato che l aborto è avvenuto poco fa ci vediamo la prossima settimana
- ok grazie mille arrivederci

uscimmo dallo studio  e andammo in macchina

- e siamo di nuovo qua!
- Massimo ho paura
- di cosa piccrè?
- di perdere anche lei o lui
- allora restiamo sempre al fatto che è una lei e non lo perderai questa volta ce la farai fidati di me
- lo spero!comunque sei indignato con questa femminuccia eh
- si perché uscirà una mini te ne sono sicuro, anche se avvolte ho paura chissà quanti ragazzi ce la ruberanno
- si può dire che ancora è nei nostri sogni e ti già fai il geloso!
- certo che si
ridemmo insieme
- Massimo per ora a Pietro non diciamo nulla ti prego, non viglio deluderlo
- ok, hai ragione!

Intanto con la macchina stavamo camminando
- posso sapere dove stiamo andando?
- è una sorpresa

Dopo un lunghissimo tragitto arrivammo sulla strada del mare, io ero affascinata ogni volta napoli mi stupiva
- visto ti ho portata al mare
- wow Massimo era da tantissimo che non ci andavo
- farei qualsiasi cosa per te amore mio
ci baciammo e poi scendemmo e andammo a farci una passeggiata su lungo mare e poi ci prendemmo un gelato, stavamo camminando mano per la mano come due adolescenti era bellissimo.
Dopo un po' però si erano fatte le sette del pomeriggio così tornammo a casa.
Arrivati a casa c'era Pietro ad aspettarci
- mamma papà siete arrivati!
- ehy bellissimo principe ciaoo
dissi io
- ti siamo mancati?
disse Massimo
- come ogni giorno
ridemmo insieme
- e Futura?
- la babysitter l ha fatta mangiare lra è nel box a giocare
- vieni di là con me?
- ok mamma, vieni anche tu papà?
- andiamo
così andammo di la e presi Futura nel mentre la cullavo mi arrivò una palletta di plastica dietro
- ehy ma chi l ha lanciata?
dissi con tono ironico
- secondo te chi è più fastidioso?
disse Pietro
- beh sicuro allora l ha lanciata tuo padre
- esatto
risposero Massimo e Pietro nello stesso tempo e scoppiammo in una risata.
Poco dopo andai a cucinare dato che Futura si era addormentata, poi apparecchiai e sentii delle mani che mi massaggiavano la schiena e mi accorsi subito che era Massimo
- ehy c'è Pietro
- vabbuò sta di là a vedere la tv
poi mi arrivò un calcio dalla pancia
- aia!
- che succede?
- la bimba o bimbo ha scalciato
- voglio sentirlo ancora sta scalciando?
disse Massimo come un bimbo
- non lo so metti la mano

la mise e subito mi arrivò un altro calcio
- le piaci ...
- beh anche a te piaccio quindi!
- sei proprio stupido
dissi ridendo.
Dopo cenammo e poi andai a leggere la favola a Pietro come ogni sera.
Subito dopo andai in camera dove c'era Massimo ad aspettarmi, le sorrisi poi mi misi il pigiama e mi sdraiai sul letto Massimo mi fece segno di andarle più vicino così le andai più vicino e mi abbracciò
- siamo profondi questa sera comandante
- mhh particolarmente ...
le sorrisi
- si sta muovendo
- davvero!?
mi alzai la maglietta e si vedeva benissimo cosi Massimo la seguì con la mano
- sarà la volta buona!
- speriamo, ho tanta paura Massimo non posso perderlo
- e non lo farai e poi ti ripeto è femmina!
- mhh ok, io invece volevo un maschietto come te!
- ma hai Pietro
- hai ragione
dissi ridendo
- avvolte ho paura di non essere una buona madre per lui
- ma cosa dici Paola ti ama Pietro le hai ridato il dono di una mamma
- grazie Massimo ci sei sempre per me
- e continuerò ad esserci
mi bació e poi mi iniziò a fare i grattini sulla schiena
- dormi ora che è tardi
- agli ordini capo!

e ci addormentammo abbracciati come ogni sera.

che colpa ne abbiamo noi se ci amiamo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora