"-Perché sei ancora qui?- mi chiede con un tono annoiato
-Perché tengo a te, stronzo- rispondo avvicinandomi ancora a lui"
Avery Greene ha dovuto affrontare molte difficoltà nella vita. Nonostante il padre non sia mai stato d'accordo con le sue scel...
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Non ha detto niente, mi semplicemente guardando, cosa che non mi tranquillizza per niente -Hai visto papà la nostra famiglia è di nuovo riunita- cerca di salvare la situazione Beth.
-Vorrei riposare- dice un po' a fatica.
Guardo le mie due sorelle ed esco.
Come immaginavo non ha intenzione di rivolgermi la parola. Stupida io a pensare che dopo tutti questi anni potesse andare avanti.
Maggie mi segue -Vedrai che quando si rimetterà in piedi le cose andranno meglio- annuisco con un piccolo sorriso, le do un veloce abbraccio e vado nella mia cella/stanza.
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Ormai è notte.
C'è chi si è già messo sulle brande pronti per dormire e altri che si stanno sistemando per farlo.
Io invece sto vagando per il blocco, per controllare che non ci sia nessun essere migrato dagli altri blocchi.
Esco fuori su un terrazzino dove si piazzavano le guardie per controllare i carcerati e mi siedo guardando davanti a me godendomi il silenzio e l'aria notturna.
-Hey Avery, che fai sveglia?- mi chiede Rick. Alzo le spalle -Ho fatto una veloce controllatina prima di andare a dormire-
-Tu invece?- si siede accanto a me -Stessa cosa- mi risponde e dopo qualche minuto di confortante silenzio gli faccio una domanda -Come funziona qui? C'è... c'è qualcuno di guardia?-
-Sì, inizia Daryl per la prima metà della notte e poi vado io- annuisco -Se vuoi posso sostituirti? Sembri non dormire da giorni- dico ridacchiando
-È così evidente?- questa volta è lui a ridacchiare. Annuisco.
-Sei sicura, quando sei là fuori non riesci proprio a dormire tu...- non lo faccio finire.
-Sì, un paio di ore di una bella dormita e sono apposto. Perciò...almeno faccio qualcosa di utile nelle ore libere- mi mette una mano sulla spalla e si alza -Grazie- sorrido e gli faccio un cenno con la testa.
Mi alzo anche io e vado nella mia stanza-cella. Sentendomi al sicuro, per ora, chiudo gli occhi e subito vengo invasa dal sonno arretrato.
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Daryl, con i suoi modi molto gentili mi ha svegliato per il turno di guardia -Rick mi ha detto che ti sei offerta, perciò svegliati e non farci uccidere- ora sono io che guardo male lui -Divertente, prenderò nota- prendo tutto il solito arsenale: machete, pugnale, un paio di coltelli, la mia pistola e l'arco con le frecce.
