14.PAZZIA

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Usciamo dalla cella e scendiamo dove sono gli altri

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Usciamo dalla cella e scendiamo dove sono gli altri. A quanto pare cercare di non svegliarle è stato un fiasco visto che si sono alzate. Beth prende Judith mentre Maggie decide di stare lontana.

Ora abbiamo un altro problema da risolvere, la presenza di un altro gruppo qui in prigione.

Entriamo in caffetteria, un uomo di colore grosso si avvicina a Rick -Sono Tyrese- poi indica una donna, un uomo e un ragazzo più o meno sui 20 anni -Sasha, Allen, Ben-

-Come siete entrati?- a quanto pare Rick non ha intenzione di fare amicizia con queste persone, insomma non che qualcuno in questa stanza voglia degli estranei, nonostante loro sembrino brave persone alla ricerca solo di un posto sicuro. Non possiamo rischiare, o almeno credo...

-Il fuoco  ha causato danni alla parte amministrativa del carcere- risponde -Il muro è caduto-Quel lato è completamente invaso dai vaganti- dico confusa avvicinandomi a Rick -Come siete arrivati così lontano?- mi guarda -Non l'abbiamo fatto. Abbiamo perso la nostra amica Donna- annuisco -Mi dispiace- come risposta mi fa solo un cenno con la testa.

-Li hai portati qui?- chiede a suo figlio -Non aveva scelta- risponde mio padre difensivo verso il ragazzo

-Mi dispiace per la vostra amica. Sappiamo come ci si sente- confessa

-Hershel ha detto che avreste bisogno di mani in più. Non siamo estranei al duro lavoro...Usciremo e ci prenderemo da mangiare. Se hai un problema con un altro gruppo, ti aiuteremo anche con quello. Qualsiasi cosa per contribuire- cerca di convincerlo Tyrese. Ma l'ex sceriffo sembra sapere già quello che vuole fare. Infatti rifiuta.

-Per favore. È come "10 piccoli indiani" là fuori. Siamo solo noi adesso- ci prova la ragazza, Sasha. 

-No- prendo il braccio di Rick e lo allontano dal gruppo -Forse dobbiamo pensarci meglio- ma lui scuote la testa e l'abbassa- gli sussurro, cerco il suo sguardo alzandogli la testa -Ascolta, soprattutto ora che abbiamo il Governatore attaccati al culo, abbiamo bisogno di più uomini, sembrano in gamba. Ci possono essere utili- ho cambiato idea, non lascerò delle persone innocenti a morire lì fuori, se posso aiutarli in qualsiasi modo lo farò. Purtroppo Rick non è d'accordo con me.

-No-dice fermamente. Stringo i pugni e mi allontano, capisco cosa ha passato ma rinunciare a dell'aiuto contro una minaccia più grande di noi è da stupidi.

Ora tocca a mio padre cercare di convincerlo. Ma non sembra cambiare idea, anzi nei suoi occhi c'era l'ombra di oscurità per non dire pazzia. Insomma gli voglio bene ma ora come ora non mi sentirei di lasciargli la vita della mia famiglia nelle sue mani.

Ci sono stati minuti di silenzio, Rick sembra aver perso la testa perché inizia a farneticare cose senza una logica -Perché siete qui? Cosa volete da me?- camminando avanti indietro, Carl prova a parlargli ma senza risultati. Mi avvicino mettendomi davanti a lui -Rick, devi calmarti. Guardami...- alza lo sguardo ma è del tutto perso -Sono io, ora devi calmarti. Stai spaventato tutti- si guarda intorno per nulla calmo, infatti prende la pistola e la punta verso il gruppo -Uscite! Uscite! Andatevene!- con questo il gruppo se ne va. 

Mi guardo intorno e tutti stiamo sicuramente la stessa cosa.

Rick ha bisogno di aiuto. Ma come...

Cerco di prende la situazione in mano, schiarisco la voce -Ok, ora...ehm...direi ch'è meglio se andiamo a riposare. Oggi sono successe tante cose e nei prossimi giorni ne succederanno altrettante-

-Ha ragione, andiamo- finisce per me mio padre, guidando gli altri fuori. Gli sorrido leggermente e aspetto che tutti siano usciti restando così sola con Rick.

-Rick cosa...- non mi fa finire che esce anche lui. Chiudo gli occhi per qualche istante, prendo un bel respiro e decido ch'è meglio se provo ad andare a dormire. Per oggi basta così, sono esausta.

****

Nuovo giorno, nuovi problemi. Ho dormito a mala pena 3 ore, ma devo farmele bastare. Mi cambio velocemente e sistemo le mie armi. Machete, pistola carica, pugnale, coltelli...bene c'è tutto. L'arco lo lascio qui tanto per ora non mi serve.

Scendo dalle scale e il primo che incontro è Glenn -Buongiorno- lo saluto con un sorriso, ricambia -Come stai?- gli chiedo avvicinandomi -Bene...- risponde non tanto convinto, lo abbraccio velocemente, per fargli capire che ci sono se vuole parlare o no.

-Tu invece il braccio?- guardo la benda e annuisco -Non male, stavo per andare a cambiarmela- 

-Ok, se vedi Hershel poi mandarmelo devo parlagli- annuisco e mi metto in posa militare

-Sì signore- ridacchio ed entra nella sua cella.

Io invece mi allontano a prendere altre bende per il braccio, mi siedo sul tavolo e le cambio velocemente. Nel mentre vengo raggiunta da mio padre -Hey- lo saluto. -Come va il braccio?- 

-Bene dai- 

-Hai bisogno di una mano?- scuoto la testa, anche se si capisce che stavo letteralmente lottando con quelle bende. -Aspetta dammi qua- si avvicina

-No no ce la faccio-

-Non fare la testarda dammi- sbuffo e gliele do, mentre me li mette c'è qualche minuto di silenzio imbarazzante.

Mi schiarisco la voce dopo che ha finito -Glenn ti stava cercando. Dovrebbe essere nella sua cella- 

-Ok, allora vado da lui. Ehm....se hai bisogno...- -Saprò dove trovarti- finisco con un sorriso e così anche lui si allontana. 

Esco un attimo per prendere un po' d'aria e noto Michonne, decido di avvicinarmi -Buongiorno- non ricambia perché sta fissando un punto confusa, dirigo il mio sguardo verso quel punto e vedo Rick fuori dal cancello parlare da solo-Ma che diavolo ci fa lì e cosa sta facendo- domando più a me stessa mettendomi una mano in faccia dall'esasperazione -Non saprei lo visto correre lì fuori, ho provato a chiedergli dove  stesse andando ma non mi ha risposto- annuisco. 

Non so cosa fare con lui e mi sta preoccupando ogni giorno che passa. Devo trovare un modo per riportarlo da noi. 

-Ha perso la moglie da poco. Mia sorella mi ha detto che non erano nel massimo del rapporto prima che lei morisse- le confesso -Si sente in colpa- conclude lei e qualcosa nella sua voce mi dice che sa cosa si prova, e non è l'unica. -Già- 

Mi volto verso di lei -Sappi che sono contenta che tu sia rimasta. Ci servono più persone in gamba- le dico sinceramente. Continuando a fissare Rick risponde -Non che io abbia avuto scelta- ridacchio e le metto la mano sulla spalle al ché si gira -Il mio sesto senso mi dice che se avessi voluto scappare lo avresti fatto e ci saresti pure riuscita- ancora con il sorriso mi allontano volta ancora verso di lei -Come ho detto, persona in gamba- e per la prima volta da quando è con noi sorride, un sorriso sincero. 

Con questo mi allontano e mi trovo qualcosa da fare lì dentro.  Subito mi unisco a Maggie nel sistemare la prigione le piccole cose, parlando del più e del meno. 

Quando però mi vede con lo sguardo perso si ferma e mi guarda -Stai bene?-

-Uh...sì sì tranquilla- le dico facendo un piccolo sorrido. Anche se ha capito che mentivo decide di lasciare perdere.

Ho una sensazione strana, la sensazione che oggi succederà qualcosa di brutto.

E purtroppo ancora una volta avrei preferito non avere ragione.

Spazio autrice
Ps: Se volete andate a dare un occhiata al mio account Tik Tok, ci sono dei piccoli edit su questa storia. (multifandom_serietv01)

Il prossimo capitolo sarà sotto il punto di vista di Daryl.

Allora cosa abbiamo qui, Rick sta avendo tante difficoltà e non rende l'ambiente in prigione meno pensante, nonostante Avery sta provando a tenere le redini bene in mano. Ma sembrano scivolarle sempre più spesso. Riuscirà a non perdere nessun altro e a riportare Rick a casa? State connessi per scoprirlo.


Daryl Dixon¹ -TWD-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora