48.SPERANZA PERDUTA

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Ci mettiamo tutti a guardarlo -Non sono uno scienziato- ripete

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Ci mettiamo tutti a guardarlo -Non sono uno scienziato- ripete.

-Ho mentito- chiudo gli occhi prendendo un bel respiro. Con tutto l'autocontrollo in corpo gli chiedo -Perché?-

-Non so qual è il rimedio- scuoto la testa buttandola all'indietro -Sei uno scienziato ho visto quello che puoi fare- dice Rosita -Non vuol dire ch'è uno scienziato, è soltanto una fottuta enciclopedia- so che sono stata cattiva, ma in questo momento se lo merita.

-Ha ragione Avery, so solo delle cose- anche Glenn sembra arrabbiato -So di essere più furbo degli altri, di essere un bravo bugiardo e di dover arrivare a Washinton- gli conviene chiudere quella bocca se non vuole morire oggi, perché quello che vedo negli occhi di Abraham non è niente di buono.

-Non hai risposto alla mia domanda- dico ormai sconfitta -Perché credo che lì ci sia la maggiore possibilità di sopravvivenza e io voglio sopravvivere- sospiro. Non posso di certo fargliene una colpa, ma neanche dire che quello che ha fatto sia corretto.

-Se avessi convinto qualcuno ad accompagnarmi, ho pensato che gli avrei fatto un favore. Considerando quanto stava diventando pericolosa Huston- 

Abraham sembra deluso, frustrato e arrabbiato -Sono morti in tanti, cercando di portarti lì- dice Rosita anche lei delusa -Lo so bene. Stefanie, Warry...Pam, Rex, Roger, Josaiha, Dirk e Josephie...e Bob- forse quella lista non doveva farla, chi si sarebbe immaginato che tutti quelli sono morti per lui e quella maledetta cura -Lui ci credeva....è morto credendoci- gli dico con un mix di rabbia e tristezza -Lo so-

-Più ci avvicinavamo e più ero nervoso. Perché sono un codardo. L'idea di arrivare a destinazione e dire la verità mi spaventava a morte, quindi ho deciso di rallentare la marcia. Mi serviva del tempo per inventarmi una scusa- mi abbasso accovacciandomi e massaggiandomi le tempie -Beh mi sono accorto che in questo momento dirvi la verità è inevitabile. Ero fottuto in ogni caso- guarda Abraham -È così, sono più furbo di te- questo non doveva dirlo, mi alzo e mi preparo all'inevitabile.

All'improvviso lo spinge forte contro il camion. Con tutta forza che ho lo allontano da lui -Abraham lascialo stare- Eugene dalla botta alla testa cade subito a terra. Il rosso mi guarda e automaticamente la mia mano si posa sulla pistola e Rosita, che si era messa dietro di me, fa la stessa cosa.

Ci guarda entrambe dispiaciuto e triste. Si allontana mettendosi sulle sue ginocchia e piange. Ha messo tutto il cuore il questa missione ed era solo una fottuta bugia, so perfettamente come ci si sente.

Decido di lasciarlo da solo a sfogarsi. Noi ci concentriamo su Eugene.

****

Possiamo dire ch'è passato un bel po' di tempo e la situazione di Eugene e Abraham non è cambiata -Glenn- lo richiamo -Dobbiamo decide cosa fare- annuisce. Ci avviciniamo a Tara -Non sanno che siamo qui- riferendosi ai vaganti.

Daryl Dixon¹ -TWD-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora