16.DECISIONI

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Dopo circa un ora sulla torre di guardia decido di farmi forza e di rientrare

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Dopo circa un ora sulla torre di guardia decido di farmi forza e di rientrare. Vedere cosa stanno facendo e agire poi di conseguenza.

-Stiamo perdendo tempo, il governatore sta per arrivare e noi siamo bloccati qui con gli zombie- sento dire da mio padre appena arrivo, mentre prepara gli zaini. Chiudo gli occhi per un secondo e prendo un bel respiro per prepararmi all'ennesima discussione di oggi.

-Per l'ultima volta scappare non è una buona alternativa- continua Glenn, l'unica cosa che sono capace di fare adesso è appoggiarmi al muro ed ascoltare mio padre e il mio migliore amico discutere.

-Se quella zona è piena è solo questione di tempo prima che arrivino qui- ragiona Carol, a quanto pare Glenn e Carl hanno cercato di ripulire quella zona, ma visto lo stato non è finita bene. -O finché qualche recinto non ceda- conclude Beth. -E se arrivasse una mandria...sono già molti- aggiunge Axel.

Ammetto che l'idea di tornare a vivere la fuori non mi piace, la prigione è sicura e non so se riusciremmo a trovare un posto come questo. Io non sono mai scappata dai problemi gli ho sempre affrontati, letteralmente...Però al tempo ero da sola, non avevo qualcuno da proteggere se non me stessa. Questa situazione è diversa.

-Non possiamo farcela in così pochi-

-Ok, dobbiamo controllare la fuori, vedere cosa c'è nei paraggi- suggerisce Glenn -Vuoi andare là giù?- chiede mio padre -Prendo un auto, faccio in fretta- questa cosa è folle, ma sono stanca di discutere con lui e so di non poterlo fermare. Axel si offre per andare, ma Glenn glielo impedisce suggerendo Maggie -Sei sicuro che ne abbia voglia- dico incrociando le braccia, conosco mia sorella in questo stato non accetterà. Infatti prevedo che gliene dirà quattro e farebbe bene. Quel ragazzo deve essere rimesso a posto. Anche se....una parte di me capisce perché lo fa.

Mi guarda per un attimo ed esce, l'unica cosa che posso fare in questo momento se non posso fermarlo e proteggere questo posto e le persone all'interno.

Mio padre mi guarda e io alzo le spalle -Cosa ne pensi?- mi chiede e ora ho gli sguardi degli altri addosso, sospiro e mi allontano dal muro -Non lo so- dico scuotendo la testa leggermente -Capisco il tuo punto di vista papà ma capisco anche quello di Glenn- rimane a guardarmi -Io non me ne voglio andare. Se devo restare a combattere lo farò o al meno...morirò provandoci-

-Non provarci- mi interrompe Beth  -Se questo vuol dire proteggere voi e questo posto, lo farei. Ma se tutti voi decidete di andarvene, di certo non rimarrò da sola qui-

-Stiamo per combattere un guerra che non possiamo vincere- dice tristemente Carol e io scuoto  la testa -Il lavoro che facevo in tempo era pericoloso dovevo catturare criminali di alto livello...-inizio a raccontare tralasciando qualche dettaglio-Che lavoro facevi?- chiede Axel -Non è importante, il punto è che avevo un partner e un giorno mi ha detto una frase che mi è rimasta in testa fino ad oggi. 'La guerra è come un vicolo. È sporto e sudicio, e potresti trovare un corpo o due, ma a volte devi attraversali per arrivare dove devi essere. Per alcune persone, è solo una scorciatoia' Il governatore cerca delle scorciatoie noi invece dobbiamo attraversare quei corpi perché il nostro obiettivo è proteggere questo posto proteggere le persone che amiamo, se non lo facciamo per noi, dobbiamo almeno farlo per Judith- finisco di dire.

Daryl Dixon¹ -TWD-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora