Parte 1 senza titolo

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C'è qualcosa nella Morte

Che è come l'amore!

Se con qualcuno che ti ha fatto conoscere la passione,

e l'ardore dell'amore giovane,

anche tu, dopo anni di vita

insieme, senti che la fiamma si va estinguendo,

e così, insieme, andate svanendo,

gradualmente, impercettibilmente, con delicatezza,

come stando abbracciati,

attraversando la stanza consueta-

questo è il potere all'unisono tra anime

che è come l'amore!

(William e Emily, Antologia dii Spoon River, Edgar Lee Masters).

PROLOGO

Windy Creek, anni Novanta

La bambina con i capelli biondi correva facendosi largo tra i fiori del prato e le sue gambe sbattevano ritmicamente contro gli steli dei fiori colorati che aveva intorno a sé.

<<Hanna, fammi vedere!>>gridò la sorellina più piccola, facendosi largo tra gli steli e ansimando per la corsa. Ma era inutile; la sorella era sempre stata troppo veloce per lei. Rosemary si fermò e, per un attimo, rimase a guardarla muoversi con grazia e fluidità, con la chioma che ondeggiava come una cascata d'oro sulle sue spalle. Se solo avesse avuto anche lei le gambe lunghe come quelle di Hanna. L'avrebbe raggiunta in poche falcate. Ma, non avendo né il fisico né l'agilità della sorella la sua unica possibilità era quella di perseverare. Prese un bel respiro e decise di riprovarci. La mamma diceva che quella mancanza di agilità era dovuta al fatto che era ancora piccola e che, una volta cresciuta, sarebbe diventata forte e veloce. Ma Rosemary aveva capito da tempo che lo diceva solo per consolarla. A soli otto anni, Hanna avrebbe potuto dimostrarne già dodici o tredici ed era la più veloce della scuola. La verità era che le due sorelle differivano per attitudini e per costituzione, oltre che per i quattro anni d'età che le separavano. Era una questione soggettiva, ma Rosemary sapeva che, con un po' di sforzo, l'avrebbe raggiunta. Si lanciò di nuovo al suo inseguimento.

<<Aspettami! Anche io voglio vederla!>>.

Hanna era ormai uscita dal prato e s'inoltrava in un punto in cui l'erba si faceva più incolta. A un certo punto, si fermò sotto una quercia al limitare del bosco. Il sole splendeva nel cielo. L'azzurro del cielo e il verde delle piante e dell'erba era talmente brillante che sembravano essere usciti da un'illustrazione. Rosemary arrancò ancora per un paio di passi e fu intimamente grata di essere arrivata all'ombra dell'albero. Con una giornata di sole simile, c'era già abbastanza caldo da fermi, figurati se si passava l'intero pomeriggio a correre e giocare, come avevano fatto loro. Quando l'ebbe raggiunta, Rosemary sudava abbondantemente e si sentiva le guance in fiamme.

Hanna rise nel vedere quant'era affaticata. <<Complimenti, sorellina... pensavo che non saresti mai arrivata>> commentò. Rosemary le lanciò un'occhiataccia, ma i suoi occhi brillarono quando si posarono sul pugno chiuso della sorella. <<Fammi vedere>>ordinò.

<<Sshhh!>>Hanna si passò un dito sulle labbra e la guardò con aria di rimprovero. Si erano già abbastanza allontanate dal giardino che circondava la casa, ma la villa del nonno rimaneva visibile su una collina non lontano. Dopo essersi guardata rapidamente intorno, Hanna districò le dita che teneva serrate sull'oggetto che teneva in mano. Con estrema lentezza, come se stesse maneggiando un prezioso tesoro, la sua mano rivelò un rubino rotondo con un contorno d'oro massiccio al quale era assicurata una cordicella anch'essa dorata. Il rubino brillava di un alone rosso sangue talmente intensa che migliaia di lucette rosse, simili a lucciole, si erano raccolte al centro.

Operazione Terrore 3-La maledizione dei KarnsteinWhere stories live. Discover now