Capitolo 17 Troppo tardi

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<<Avreste fatto bene a venire subito da me!>>esclamò la signora Thompson, sollevando la mano e lasciando cadere un pezzo di carne, che teneva tra pollice e indice. Cagliostro ci si chinò sopra e lo leccò, tutto contento. <<Ma no: voi avete preferito rischiare la vita dentro quella gabbia di matti!>>.

<<Già>>Il signor Pennington la guardò di sbieco, profondamente irritato. <<Eppure, non mi è sembrato che fosse così terrorizzata, all'inizio della festa!>>.

<<Ma naturalmente!>>La Thompson lo guardò, stizzita. <<Non era ancora successo niente di male... e si ricordi che, se adesso avete trovato un posto sicuro dove passare la notte, lo dovete solo a me, che vi ho messo a disposizione la mia casa!>>.

Molnar sospirò e gettò a Cagliostro un altro pezzo di carne. <<Be'>>sentenziò, accarezzando le orecchie di Cagliostro da dietro. <<Se non altro, noi averne levato una dai piedi>>.

I cinque amici erano disposti a semicerchio intorno al tavolo della cucina di casa Thompson. Era lì che si erano rifugiati, dopo essere scappati dalla casa dei Karnstein. Per quella notte, di sicuro, erano scampati al pericolo: i vampiri non li avrebbero inseguiti, correndo così il rischio che la luce del sole li incenerisse, nonostante non fosse ancora sorto del tutto. Ma una cosa era certa: la loro abitazione non era più un posto sicuro. Mai come ora, Rosemary si malediceva per averli lasciati entrare. Adesso, i Karnstein avrebbero avuto via libera e, approfittando del lasciapassare ricevuto, non ci avrebbero messo molto a entrare in casa loro per finirli: la minaccia di Boris risuonava ancora nelle orecchie di Rosemary e la ragazza era sicura che sarebbe stato quello il primo posto dove li avrebbero cercati. Aveva lottato tutta la notte per riuscire a distrarsi, ma quel sibilante 'Domani notte' le rimbombava provocatoriamente in mente, così come anche il volto trasfigurato di Karnstein le balenava insistentemente davanti agli occhi. Tuttavia, non era l'unica immagine che continuasse a tornerle in mente; in realtà, da un po' di tempo, Rosemary si era resa conto che, fino a quel momento, non aveva fatto altro che rivivere la serata precedente, dal momento del loro arrivo fino alla fuga. Sulle prime, si era detta che, probabilmente, era normale: magari, il suo cervello stava istintivamente passendo in rassegna gli eventi decisivi del giorno pirma per cercare di organizzare un piano. Eppure, inutile dire che, ancora, di piani, non gliene era venuto in mente neanche uno. Non solo ma, come se non bastasse, continuavano a tornarle in mente dettagli che la distraevano, ai quali imputava una parte della sua mancanza di organizzazione. Anche perché erano quasi tutti dettagli insignificanti, che le si riproponevano davanti in una sequenza che, apparentemente, si sarebbe detta, a dir poco, oziosa:il momento in cui, durante il ballo, si era avvicinata a Boris, il loro dialogo, le sue mani gelate che la stringevano, le sue occhiate beffarde quando i loro sguardi s'incrociavano.... Non sapeva perché, ma erano tutti ricordi ce le avevano lasciato una sensazione strana. E, sebbene, da una parte, sapeva che avrebbe anche potuto ricondurre tranquillamente tutto all'adrenalina e ai rischi che avevano corso, dall'altra sapeva, però, che non era così.

Si guardò le mani: poteva ancora sentire sulla pelle le dita gelide di Boris... un po' come se l'avesse marchiata. Come se le sue braccia si fossero modellate in maniera così precisa intorno alle sue spalle, e le sue mani sui sui fianchi che avevano lasciato un segno, come quelle di un vasaio.

Rosemary fece una smorfia. Ecco, di nuovo dettagli insignificanti. Ma perché le venivano in mente queste cose? Strinse i denti. Per un po', aveva evitato di pensarci ma, a quel punto, era inutile tergiversare. Quasi tutti i ricordi sui quali si era soffermata riguardavano Boris. Non faceva che ripercorrere tutti quei momenti, come intendesse rievocare tutto ciò che aveva provato, prima che quelle emozioni si facessero così tenui da scomparire... ma perché? Cosa c'era di così importante che non voleva perdere?

Operazione Terrore 3-La maledizione dei KarnsteinWhere stories live. Discover now