<<Buon Natale a tutti!>>trillò la signora Thompson, abbassando la testa per schivare una lunga ghirlanda che adornava l'ingresso della cucina. Indossava un paio di grossi guantoni da forno, uno blu notte, decorato con tanti piccoli Babbo Natale e uno verde decorato, invece, con un motivo di renne; teneva sollevata davanti a sé una grossa teglia contenente un enorme tacchino arrosto. Il suo strillo eccitato riportò alla realtà Rosemary, che le camminava dietro con una ciotola piena di insalata verde nella mano destra e un'altra piena di insalata di patate nella mano sinistra. Aveva trascorso la mattinata in compagnia della signora, che aveva preteso che l'aiutasse a preparare il pranzo. A Rosemary non sarebbe dispiaciuto molto; immaginava che, con il menu che aveva pianificato, la Thompson non potesse riuscire a fare tutto da sola. Anche se non aveva apprezzato i continui commenti della vecchietta, la quale affermava di essere convinta che quel lavoro si addicesse ad una 'signorina della sua età'. Di tanto in tanto, mentre sbucciava e lavava le patate, per poi deporle nella piccola ciotola sul ripiano davanti a lei, scambiava uno sguardo con Padre McKnell –l'unico di tutti loro che avesse un po' di dimestichezza in cucina- e alzava gli occhi al cielo. Lui si limitava a rivolgerle un sorrisino divertito, per poi tornare ad abbassare lo sguardo. I cinque compagni erano rimasti d'accordo: quel giorno, poiché era Natale e ci sarebbe stata molta confusione, non avrebbero preso niente da casa loro. In fondo, niente di ciò avevano lasciato lì era così indispensabile e quel tipo di trasloco poteva aspettare. Ma l'indomani avrebbero cominciato a portar via il necessario.
<<Complimenti, signora!>>Il signor Pennington cominciò a battere le mani e, in poco tempo, gli altri si unirono al loro applauso. <<Ha dato davvero fondo a tutte le sue risorse!>>.
<<E lei aspettare di assaggiarlo!>>gli disse Molnar, sfregando coltello e forchetta, impaziente.
<<Oh, sciocchezze, sciocchezze!>>fece la Thompson, con le guance arrossate. Depose la teglia sul tavolo e si tolse i guanti. Dopodichè, porse a Rosemary due bottiglie, il contenitore del sale e un paio di lunghi cucchiai. <<Dopo la morte del caro Willard, sapevo che un po' di compagnia mi avrebbe fatto proprio bene>>continuò, prendendo un coltello e cominciando ad affettare una delle cosce, mentre Rosemary condiva il contenuto delle ciotole e cominciava a mescolarlo. <<Si deve assolutamente festeggiare!>>.
<<Ben detto!>>esclamò Molnar. <<Buon Natale, signori!>>disse, levando il calice.
<<Buon Natale>>risposero gli altri, in coro, e un tintinnio di bicchieri riempì, per un momento, l'aria. <<Ottima annata!>>dichiarò Molnar, dopo aver fatto schioccare la lingua per esprimere la sua approvazione. <<Tutto merito del mio Willard>>replicò la Thompson, entusiasta. <<Soleva conservare i vini più pregiati nei recessi della casa... e i risultati si vedono, naturalmente!>>
Le parole 'recessi della casa' parve risvegliare qualcosa nella mente di Rosemary e lei e Monar si scambiarono un'occhiata.
<<Ehm... dica, signora>>Molnar si rivolse alla padrona di casa, con aria del tutto casuale<<lei, per caso, sapere niente di qualche passaggio segreto all'interno di questa casa? Perché, vede, io e Rosemary, l'altra notte, avere fatto una scoperta interessante...>>
Con loro sommo stupore, la signora sorrise. <<Oh... avete trovato il pannello che conduce giù alla camera mortuaria, immagino>>. Annuì, rapita. <<Sì, ricordavo che si trovava proprio lì nella vostra stanza... però, che mi venga un colpo se capisco come siete riusciti a scoprirlo: ero convinta che il calcestruzzo ne avesse ostruito l'entrata!>>.
<<Infatti, era così>>si affrettò a spiegare Rosemary. Gli amici li stavano guardando pieni di curiosità: dopotutto, non avevano detto loro niente e non si poteva dar loro torto. Ma, il fatto era che quella mattina, la signora Thompson aveva preteso che Rosemary le stesse appiccicata tutto il tempo e i preparativi per il Natale, evidentemente, avevano tenuto occupato anche Molnar. <<Solo che noi ci siamo accorti che il calcestruzzo stava venendo via e poi...>>
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Operazione Terrore 3-La maledizione dei Karnstein
FantasyDopo la pericolosa avventura che si è appena lasciata alle spalle, Rosemary Plymouth è, ormai, approdata ad un punto di non ritorno; la dolorosa svolta che ha dovuto affrontare l'ha lasciata più sola e confusa che mai. Ora che si ritrova a capo dell...