Capitolo 8- Paranoia

2 0 0
                                    

Rosemary

<<Io ancora non ci posso credere!>>Rosemary si muoveva a passi pesanti tra gli scaffali del negozio, immusonita. Seguiva senza entusiasmo Molnar e Padre McKnell, che lo stava aiutando a scegliere un regalo per sua nonna Abelina. Si trovavano al centro commerciale di Londra e sugli scaffali erano allineati televisori piatti e sottili di ultima generazione, i nuovi modelli dei cellulari e computer con un sacco di prestazioni e tutto era riccamente addobbato per Natale. Pian piano, i tre avevano deciso di sportarsi nel reparto della cucina, dove avevano maggiori probabilità di trovare qualcosa che andasse bene per Abelina. <<Non me lo sarei mai aspettato da voi!>>.

<<Adesso basta, Rosemary>>la rimproverò Padre McKnell, distogliendo, per un attimo, lo sguardo da un servizio di pentole ramate. La fissò con durezza. <<Abbiamo fatto entrare un ospite a casa nostra e gli abbiamo prestato un libro. Non mi risulta che queste due cose siano diventate due reati>>.

<<Idea!>>Molnar sollevò una padella grande quanto le valigie di Rosemary. <<Questa potrebbe andar bene!>>.

<<Be'...>>Padre McKnell sembrava incerto. <<È decisamente voluminosa, non credi? Forse occupa troppo spazio...>>.

<<Sta scherzando?>>Molnar lo guardò come se avesse bestemmiato. <<Con questa, noi cucinare la più grande frittata della faccia della terra!>>.

<<Allora, la vuoi per te e non per tua nonna>>. Padre McKnell scosse il capo, ma sembrava trattenere a stento un sorriso. Rosemary era talmente scioccata che, per un attimo, non seppe cosa rispondere.

<<Sa, Padre>>ringhiò, guardandolo con aria offesa. <<Non so se lei lo sta facendo apposta oppure è davvero così ingenuo>>.

<<D'accordo>>rispose Padre McKnell con un tono che Rosemary definì decisamente irritante. Incrociò le braccia. <<Allora illuminami tu, dall'alto della tua intelligenza>>.

La voce di Rosemary salì di qualche ottava. <<Al diavolo, Padre! Lei ci ha messo in pericolo! Bisogna essere intelligenti per capire che, facendolo entrare una volta, lo potrà rifare quando vuole? Stanotte verrà sicuramente a succhiarci il sangue!>>.

<<Che ne dice di questa, Padre?>>Molnar gli sventolò davanti al viso una padella di dimensioni più ridotte, ma dal fondo ugualmente largo. Lungo il bordo era decorato un motivo natalizio di trifogli e bacche rosse.

<<Per favore, Molnar>>Padre McKnell poggiò una mano sulla padella e l'abbassò. <<Questa, con tutti quei disegnini, è veramente ridicola>>.

<<Per non parlare del libro di mio zio!>>Questa volta Rosemary stava praticamente gridando e un gruppetto di signore si voltò con aria sconcertata.

<<Sssshhhh!!>>Padre McKnell si premette un dito sulle labbra e Molnar mosse ripetutamente la mano verso il basso, come a volerla incitare a parlare piano. <<Rosemary, ti prego, smettila di dare spettacolo!>>.

<<Se era alla ricerca di quel libro, ci sarà un motivo, non può essere una coincidenza!>>insistette Rosemary. <<Lì ci sono i segreti del Bene e del Male... può servirgli per celebrare un rito, per un'invocazione diabolica...>>

<<E da quando in qua i vampiri celebrano dei riti?>>Padre McKnell prese una padellina color argento dal mobile di fronte a lui e se la passò tra le mani. <<Loro non hanno bisogno di invocare il demonio... essi stessi, in un certo qual modo, ne sono una manifestazione>>.

<<Forse vogliono indurre qualcuno a compierlo al loro posto!>>Rosemary, adesso, aveva abbassato la voce, ma il suo tono era ugualmente concitato e le sue parole uscivano in un sibilo. <<O forse, in quel libro ci sono altre cose che potrebbero interessargli, a parte il rito... >>

Operazione Terrore 3-La maledizione dei KarnsteinWhere stories live. Discover now