Capitolo 4 Una famiglia particolare

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Rosemary non ricordava più da quanto tempo sbatteva le palpebre. A un certo punto, si riscosse, si girò verso la porta alle sue spalle e poi di nuovo verso i due nuovi arrivati, che erano evidentemente i proprietari della casa. Anche quello alla sua destra si era tolto il cappuccio: era un ragazzo di una ventina d'anni – apparentemente solo di qualche anno più grande di Rosemary – con i capelli a caschetto di un biondo argenteo, che sembravano quasi grigi. Sulle prime, Rosemary l'aveva preso quasi per una donna, con quel viso delicato e imberbe, e la sua somiglianza con la giovane che aveva parlato era davvero impressionante; avevano lo stesso naso all'insù e gli occhi della stessa forma. Il colore, invece, era differente: mentre quelli della ragazza erano di un azzurro cupo che dava quasi sul viola, quelli del ragazzo erano di un nero molto particolare, quasi trasparente. Come se fossero stati di una stoffa traslucida, dalla quale era possibile guardare attraverso. Anche il suo viso era pallido, come se il ragazzo non vedesse il sole da chissà quanto tempo. Dovevano essere gemelli.

<<Si sente bene?>>chiese di nuovo la ragazza, inclinando piano la testa verso Rosemary.

<<Forse l'abbiamo spaventata, signorina>>disse il ragazzo, piegando un angolo della bocca a mo' di sorriso.

A quel punto Rosemary, che era come inebetita, trovò la forza di rispondere. <<No>>disse e, un attimo dopo, tentennò. <<Cioè, sì... ehm... >>Si schiarì la gola. <<Sì, in effetti, stavo cercando il mio cane. È scappato nella foresta e credevo fosse entrato qui dentro. Voi... ehm... >>spostò nervosamente lo sguardo dalla ragazza davanti a lei al ragazzo di fianco. Adesso sorridevano entrambi. <<Ne sapete niente?>>.

<<Noi non abbiamo visto cani da queste parti>>si limitò a dire la ragazza, che aveva una voce dolce e cadenzata. Stava dritta sul posto e il suo portamento aveva qualcosa di strano: aveva una certa grazia. Come se avesse imparato quella posizione esercitandosi a reggere un libro sulla testa interi pomeriggi.

<<Non importa>>rispose Rosemary, con un gesto di noncuranza. <<È evidente che non è passato di qui. Allora... ehm...>>fece qualche passo indietro e si accorse che i due ragazzi avanzavano. Si domandò se l'avrebbero trattenuta lì. Poi si chiese come le era venuto un pensiero del genere. <<Andrò a cercarlo da un'altra parte. Grazie dell'informazione e scusatemi se sono entrata così all'improvviso... >>

<<La prego>>La fanciulla sollevò una mano per zittirla. <<Non si scusi per questo. Le assicuro che la sua visita non ci è stata di alcun disturbo>>.

<<Al contrario>>aggiunse il ragazzo, affiancando la giovane con un fluido movimento, che Rosemary percepì appena nelle pieghe del suo mantello. <<Consideriamo la sua visita un dono della provvidenza, visto che siamo nuovi del posto. Lei è la prima abitante di Windy Creek che incontriamo>>.

<<Ah... davvero?>>replicò Rosemary, senza sapere bene cosa dire. In realtà, era piuttosto interdetta dal comportamento di quei due, che le si rivolgevano in modo del tutto formale e le davano del 'lei', come se fosse stata una loro collega di lavoro e non una ragazzina di un paio di anni più giovane. Anche i loro vestiti avevano qualcosa di strano: quei lunghi mantelli erano totalmente fuori tempo. Anche la lunga tunica che la ragazza indossava sotto il mantello- che Rosemary aveva potuto vedere quando le si era avvicinata- era piuttosto lunga e sembrava quella appartenuta ad una dama medievale.

<<Sì>>rispose la giovane e, per un momento, parve triste. O forse era solo pensierosa? <<Siamo nuovi del posto. Siamo arrivati qui dall'Austria. La nostra famiglia è originaria di lì. Noi non siamo mai venuti a Windy Creek prima d'ora e non conosciamo nessuno. Ma, sa>>Sorrise con amarezza e scosse il capo, agitando i boccoli dorati che le ricaddero sul viso. <<Vienna era diventato da tempo inospitale... i pochi abitanti rimasti illesi si sono rifugiati nelle loro case e abbiamo cominciato ad incontrare i nostri compatrioti sempre meno spesso. Credo che il nostro sia uno dei luoghi più malridotti, purtroppo...>>

Operazione Terrore 3-La maledizione dei KarnsteinWhere stories live. Discover now