-...E mia madre ha detto che mia cugina sarebbe interessata a comprare metà dell'azienda.
-Almeno rimane tutto in famiglia.- disse Tzuyu prendendo il caffè che Jihyo le aveva preparato.
-Non è molto esperta ma ha i soldi. Le serve una guida e io sono perfetta per questo.
-Immagino. Piuttosto, cosa hai detto a mia sorella? Ieri se n'è andata presto e stamattina non mi ha rivolto la parola, non che di solito ci salutiamo, ma non ha neanche risposto al mio insulto mattutino.
-Sai com'è Jeongyeon, sarà immersa nel suo business.
-Questioni importanti, affari importanti... Magari pensava a tua madre.
Nayeon roteò gli occhi. -Puoi finirla con le tue teorie assurde? Jihyo, oggi non tornerò a pranzo.
-Tua cugina è già arrivata?
-Sì e ci incontreremo a pranzo. Vuoi venire?
Tzuyu fece spallucce. -Oggi non devo lavorare.
-Bene, magari trovi una casa per lei.
-Da dove hai detto che viene?
-Da Los Angeles. Ha preso il primo volo per New York ed è già qui.
-Quando si tratta di business sono tutti veloci.- commentò Tzuyu.
-Jihyo, noi usciamo.- disse Nayeon alzandosi.
-Arrivederci, signorine.
Uscirono dall'appartamento ed entrarono nell'ascensore. Tzuyu si poggiò al muro mentre scendevano i novantasette piani.
-Non è strano che Minhyuk non ti abbia ancora chiesto di sposarlo? State insieme da tanto ormai.
-Non dobbiamo per forza sposarci per dimostrare che ci amiamo.
-Ma tu hai sempre sognato di sposarti.- disse Tzuyu alzando la schiena dal muro dell'ascensore.
Le porte si aprirono e le due ragazze uscirono. Salutarono il portinaio e si diressero alla macchina di Nayeon, la quale aveva il suo autista privato.
-Buongiorno Richard, puoi portarmi al Crown Shy?
-Certo, signorina.
Le due ragazze salirono dietro sulla limousine e il loro viaggio iniziò.
-Allora?- disse Tzuyu.
-Non capisco perché tu sia così ossessionata da me e Minhyuk.
-Non sono ossessionata, voglio solo che tu sia felice, Nay.
-Per il momento non ho tempo per pensare ad un matrimonio o a formare una famiglia. Il lavoro è la mia priorità.
-Che tipo è tua cugina?
-Non lo so, non la vedo da quando avevo sette anni.
-E' una Lee, non sarà male.
Proseguirono in silenzio, poi scesero dalla macchina e videro una ragazza davanti a loro.
-Nay! Ciao!
-Ed invece...- commentò Tzuyu.
-Ciao... Sana.
-Non è fantastico che da oggi in poi saremo colleghe!?
Sana si avvicinò alla cugina e la strinse forte. Tzuyu fece un ghigno, sapendo che alla sua amica non piacevano affatto gli abbracci. Nayeon ricambiò con un sorriso falso perché sapeva di aver bisogno dei suoi soldi in quel momento.
-Vogliamo entrare?- domandò Nayeon staccandosi.
-Certo. Lei è Tzuyu?- domandò guardando dietro.
-Ci conosciamo?- domandò la latina.
-Ci siamo viste un paio di volte da piccole. Andiamo dentro, oggi offro io.
-Beh... Se stanno così le cose...- disse Tzuyu seguendo la ragazza di LA.
Le tre ragazze entrarono nel ristorante e, guidate da un cameriere, si sedettero ad un tavolo che Nayeon aveva riservato per loro.
-Allora, cuginetta, cosa ti serve esattamente?
-Che tu compri metà dell'azienda di famiglia.
-Certo, posso farlo.
-Ma... Non puoi cambiare nulla.
-Certo, non farò nulla che tu non vorrai. Ci confronteremo e prenderemo insieme le decisioni.
-Perfetto, allora ci accorderemo per il contratto domani.
-Jeong, mi vuoi dire dove sei?- domandò Minhyuk esasperato.
-Prova ad indovinare...
-Finiscila di fare la misteriosa. Sei al solito club?
-Bingo.
-Aspettami, sto venendo.
-E chi si muove.
Jeongyeon riattaccò e bevve il suo mojito in compagnia della ragazza vestita con un top e una minigonna.
-Quindi gestisci un'azienda?
-Apparteneva a mia madre e alla sua migliore amica. Mia madre me l'ha data.
-Uh, interessante.
-Immagino che tu non sappia molto di business.
-Mi interessano di più i businessmen o le businesswomen...
-Jeong!- Minhyuk urlò entrando nel club. -Già qui a quest'ora?
-Perché no? Vuoi unirti?
Minhyuk si sedette accanto alla sua amica. -Come mai ieri te ne sei andata d'un tratto?
-Avevo da fare...
-Di cosa hai parlato con Nayeon?
-Di business. Scusa, Corinne, puoi lasciarci soli?
-Certo, ci vediamo dopo.- disse Corinne alzandosi.
-Contaci.- commentò a bassa voce Jeongyeon bevendo il terzo bicchiere di mojito.
-C'è qualcosa che non va?- domandò Minhyuk.
-Nulla di nuovo. Abbiamo discusso come sempre. Voleva vendere metà del business ad una totale sconosciuta.
-Non è una sconosciuta, voleva affidarla a mia cugina.
Jeongyeon inarcò un sopracciglio. -Tua cugina? Perché non me l'ha detto?
-Evidentemente non si fidava abbastanza. Sai... Forse è arrivato il momento di fare il grande passo.
-Fare il grande passo? Dopo quello che hai fatto?- Jeongyeon strinse il suo bicchiere. -Ti ho coperto il culo finora ma dovreste dirglielo.
-Jeong, è stato solo un errore. Eravamo entrambi ubriachi, lo sai.
-Sono passati dieci mesi e tu, dopo dieci mesi, vuoi chiederle di sposarti?
-Perché ti interessa tanto di Nayeon d'un tratto?
-Non mi interessa minimamente di lei, ci devo avere a che fare solo perché è la tua fidanzata e mia socia in affari. Quello che mi interessa è che tu hai giocato con i sentimenti di mia sorella, la migliore amica della tua fidanzata.
-Lo volevamo entrambi ed entrambi ci siamo promessi di non dirlo a Nayeon. E' passato tempo, è stato solo un errore.
Jeongyeon si alzò e sbattette il pugno sul tavolo. -Per te è un errore! Tzuyu provava dei sentimenti per te e lo sai.
-Jeongyeon, per favore, io e Tzuyu ci siamo chiariti. Non vuoi farle perdere la sua migliore amica, vero? O forse... E' proprio quello che vuoi? Vuoi dire tutto a Nayeon per distruggerla, per vendicarti di qualsiasi cosa ti abbia detto ieri.
-Minhyuk, non provare a far passare me per la cattiva ora.
-Cosa vi siete detti?
-Le solite cose. La tua fidanzata è una fallita, voglio che lo sappia, ma il suo fidanzato e la sua migliore amica fanno anche più pena.- Si rivolse poi alla ragazza dietro al bancone. -Jenette, lascia tutto sul mio conto.- Guardò nuovamente Minhyuk. -Ci vediamo.
Fa troppo caldo anche per scrivere su watt
Vi giuro, non riesco a fare niente
Tocco il telefono e si surriscalda, idem per il computer
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Business women|2YEON|ITA
FanfictionNayeon, ceo di un'importante agenzia, non riesce a provare amore. Jeongyeon, posseditrice di vari locali e socia di Nayeon, in parte, odia piace innamorarsi, o forse non ci ha mai provato.