Marylin condusse Jeongyeon verso il letto di quella accogliente suite. Tutto sul conto della seconda, ovviamente. Le luci erano spente, per rendere il tutto più eccitante. La ragazza non si rimosse la maschera, non voleva correre rischi, e Jeongyeon non aveva il minimo sospetto e, in quelle condizioni, non le sarebbe neanche importato. Jeongyeon spinse la ragazza misteriosa sul letto e si mise a cavalcioni su di lei.
-Vediamo quali misteri celi qua sotto...- le sussurrò Jeongyeon nell'orecchio, mentre con la mano scendeva verso le sue gambe.
-Fino a prova contraria sei tu che nascondi qualcosa.- sussurrò Marylin afferrando con la mano la protuberanza nei jeans dell'altra.
Jeongyeon accennò un ghigno, mentre con una mano le abbassava la cerniera del vestito e con le labbra le succhiava punti non precisi del collo, non per marchiarla, per il semplice gusto di farlo, per assaporare quell'aroma di iris che emanava l'esile collo bianco della ragazza. Marylin aiutò la più grande, facendosi scivolare il vestito lungo le sue gambe piccole ma allenate. Jeongyeon passò la sua mano tra le cosce della ragazza, per poi salire verso una zona già umida.
-Non credo che ti annoierai più stasera.
-Ah no? Stupiscimi.- fu l'ultima cosa che la ragazza riuscì a dire normalmente.
La malizia riflessa negli occhi del ceo che, pur non vedendo la ragazza sottostante, poteva toccarla, e quello la spingeva ben oltre con la fantasia. Trovava quell'esperienza diversa dal solito, più stimolante. Con un movimento lesto abbassò e rimosse le mutandine di quella ragazza tanto misteriosa e con fare esperto cominciò a muovere le dita dentro di lei. Urla e gemiti riempirono la stanza e quello era solo l'inizio.
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Nayeon prese il suo telefono e rispose. -Dimmi, Tzu.
-Allora? Com'è andata?
-Proprio ora sono con Marylin. Se vuoi, puoi raggiungerci. Siamo al bar sotto casa mia.
-Dammi cinque minuti e sono da te.- Circa cinque minuti dopo Tzuyu si trovava seduta davanti alle due ragazze. -Non raccontarmi i dettagli. Ma ha funzionato?
-Credo proprio di sì. Mi ha lasciato il suo biglietto da visita.
-Bene, ce l'avete in pugno.
-Ti giuro, Minhyuk. Mi ha detto che sono stata il migliore sesso della sua vita.
-Buon per te. Come mai tanto gasata per questa?
-Perché ora ho un nuovo giocattolo con cui giocare.
Minhyuk sospirò. -Sai chi è venuto al locale stamattina?
-Chi?
-Kyungsoo, veniva al liceo con noi. Si faceva chiamare D.O.
-Ah... Ricordo. Cosa voleva?
-È tornato dalla Corea, dice che fa l'avvocato e ha molto successo. Sono sinceramente preoccupato per Nayeon.
-Perché?- domandò Jeongyeon inarcando un sopracciglio.
-Mi ha chiesto di lei.
-Preoccupato? Forse sei geloso o invidioso, dato che era la sua cotta e preferiva lui a te.
-Tsk. Io e Nay siamo migliori amici e devo proteggerla.
-Da chi? Da un ragazzo che la corteggia? Smettila di fare il ridicolo, Min.
-Mi spieghi perché devi venire nel mio ufficio?- domandò Nayeon a Tzuyu.
-Perché non ho nulla da fare.- rispose la latina come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
-Signorina Im.- la chiamò Kelly non appena la vide. -C'è di là un signore... Dice che la deve vedere con urgenza.
-Con urgenza? Chi è?
-Non so, ha insistito molto...
-Fallo venire nel mio ufficio. Tzu, resta qui.
-D'accordo. Vado a prendere degli snack alle macchinette.
Nayeon entrò nell'ufficio e aspettò con la porta aperta. Fu molto sorpresa di vedere un uomo dai tratti coreani piuttosto attraente entrare da quella porta.
-È permesso?
-Prego.
-Nayeon... Caspita... Non sei cambiata per niente.
La ragazza inarcò un sopracciglio e studiò bene l'uomo. -Ci conosciamo?
Lui sorrise. -Sono Do Kyungsoo.
La ragazza rimase a fissarlo per una buona manciata di secondi. -D.O.? Wow... Sei... Cambiato.
-Tu invece neanche un po'. Non invecchi mai.
La ragazza sorrise. -Prego, siediti. Vuoi qualcosa da bere?
-No, sono qui solo di passaggio. Allora, vedo che ti va bene. Io sono tornato in Corea per un po'. Mi sono sposato ma... Non ha funzionato e abbiamo divorziato.
-Oh mi dispiace.
-Nulla di cui ti debba dispiacere, capita. Lei... Mi ha tradito con il mio migliore amico...- Sospirò. -Ora faccio l'avvocato e ho trovato un'occupazione presso un'importante ditta qui a New York.
-Oh. Mi fa piacere.
-Allora, che mi racconti? Ho visto Minhyuk. Anche tra voi è finita.
-Sì... Abbiamo capito che stavamo forzando le cose. Siamo rimasti migliori amici.
-E Kyungwan? Jeongyeon ora, giusto? Anche lei ti ronzava intorno.
-Tsk. Se per ronzava intendi come una zanzara fastidiosa, allora sì.
L'uomo scoppiò a ridere. -Ora devo proprio andare. Possiamo rivederci magari.
-Certamente.
-Domani sera a cena?
Nayeon sembrò pensarci per un po'. -D'accordo.
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Business women|2YEON|ITA
أدب الهواةNayeon, ceo di un'importante agenzia, non riesce a provare amore. Jeongyeon, posseditrice di vari locali e socia di Nayeon, in parte, odia piace innamorarsi, o forse non ci ha mai provato.