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-Chi ti scrive?- domandò Minhyuk mentre la sua amica stava bevendo una birra al bancone.

-E' Jieun. Insiste ancora con la questione del provarci.

-Beh... Tu hai sempre detto che, se avessi potuto...

-Quello era prima.

Minhyuk sembrò sorpreso. Inarcò un sopracciglio. -Prima? Chi è? Come si chiama? Perché non mi hai detto che ti sei finalmente innamorata? La conosco?

-Vuoi stare zitto? E' una del club, l'avrai vista, si chiama Nicla.

-Nicla... Nicla... Nicla! Ti piace Nicla?

-Sì, e allora? Ora non so bene come funzioni quando ti piace una ragazza. Non te la porti subito a letto, giusto?

-No, ovviamente no. Ma da quanto?

-Un mese, credo.

Minhyuk era emozionato per l'amica ma si sentiva terribilmente triste per Nayeon. Il suo cuore era un misto di emozioni. -Perché non me l'hai detto prima?

-Perché non pensavo che mi potesse seriamente piacere qualcuno. Ora che faccio? Non sono di certo il tipo che invita fuori a cena.

-Beh ma dovresti provarci.

-No, non fa per me.

-E cosa vorresti fare?

-Per ora aspettare. Prima o poi cederà anche lei a me.

Minhyuk roteò gli occhi. -Se lo dici tu...

Jeongyeon sospirò. -Ti ho mentito, non amo Nicla. Ed ho mentito a Nayeon e ora devo parlarle.

-Non mi dire che è quello che credo!

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Jeongyeon aveva chiesto a Jieun di poter stare sola a casa sua con Nayeon. La donna, nonostante qualche protesta iniziale, aveva accettato. La ragazza si trovava sul divano aspettando che Nayeon entrasse dalla porta d'ingresso. Per la prima volta in vita sua era un fascio di nervi. Non sapeva come affrontare la situazione. Quando la porta si aprì si mostrò con la sua classica espressione priva di emozioni. Si alzò e ricevette subito un'occhiataccia dalla padrona di casa.

-Cosa vuoi ora?

-Devo parlarti, è importante. Jieun mi aveva chiesto di non dirtelo ma non me la sento più di mentirti. Sei nostra socia ed è importante che tu lo sappia.

-Jeongyeon, mi stai facendo spaventare.

-Siamo andati in bancarotta, Nayeon.- disse guardandola seriamente negli occhi.

-Cosa... Quando?

-Un mese fa. Per ripagare il debito tua madre ha... Ha venduto metà delle tue macchine.

-Cosa!? Con quale permesso!?

-Tecnicamente sono intestate ad entrambe, anche se le gestisci tu. Bastava la firma di una sola. Ma non preoccuparti, l'acquirente è disposto a ridartele e collaborare con te. Ti è anadata bene.

-Oh menomale.- disse la ragazza mettendosi le mani sul petto. -Cavoli, mi hai fatto prendere uno spavento!- disse sorridendo. -Pensavo che fosse qualcosa di irriso-

-Mi sposo, Nayeon.

Il sorriso dell'altra svanì immediatamente. -Come ti sposi? Sei... Fidanzata?

-L'uomo che ci ha salvati dalla bancarotta ha una figlia, Nicla, la sposerò ed insieme saremo soci di Jieun e anche tuoi. Ho messo in chiaro che tu devi riavere le tue macchine e non dobbiamo tagliare i legami con te. Sarà come se non fosse successo nulla.

-Non sarà proprio così...- sussurrò Nayeon, andando verso il divano per sedersi.

Jeongyeon decise di risedersi, avvicinandosi all'altra. -Ho trent'anni, prima o poi avrei dovuto trovarmi qualcuno. Avremo dei figli e poi farò l'operazione.

-E' carina?

Jeongyeon inarcò un sopracciglio. -La vuoi tu?- domandò ridendo. -Credo che lo sia. Sì, abbastanza.

-Quanto me?

-Ho detto carina, non sexy.

Nayeon sorrise segretamente. -Quando vi sposerete?

-La cerimonia sarà l'anno prossimo. La settimana prossima avverrà il matrimonio al comune. Oh e... Ho parlato con D.O., è tutto risolto, è disposto a darti una seconda possibilità.

-Non ti spaventa sposare qualcuno che non ami?

-A furia di stare con lei mi affezionerò, no?

-Aspetta.... Hai parlato con D.O.? Perché?

-Ti ho provocato già abbastanza danni. Tu lo ami, no? Io mi sposo ed è ora che lo faccia anche tu.

-No.- Nayeon scosse il capo guardando le sue scarpe. -Non lo amo. Non ricordi? Io non ho mai amato nessuno.- Sorrise e scosse il capo. -Forse l'ho fatto una volta.

-Amavi Minhyuk?

-Non lui. Ma ho amato una persona. Forse la amo tuttora.

-Allora buona fortuna. E' un uomo fortunato.

-Sì, e neanche lo sa.

Jeongyeon si alzò. -Ti ho detto quello che dovevo dirti. Ora devo andare a parlare col futuro suocero. Se tu ti fossi messa con Dylan non saremmo arrivati a ciò.

-Non potrebbe sposare mia madre un uomo?

-Per il momento è l'unica soluzione che abbiamo. Ci vediamo, Nayeon.

-Ciao Jeongyeon.

La ragazza aprì la porta e poi se la chiuse dietro. Nayeon restò ad osservarla finché una lacrima le scese dall'occhio destro. -Sposa me...- Un singhiozzo inaspettato uscì dalla sua bocca. -E' davvero amore? Ho... Ho sofferto troppo. Devo andare avanti. Lei... Si sposerà con qualcuno che non sono io. Lei... Lei avrà una moglie. Una donna più ricca, più bella... Jeongyeon! Torna da me!- supplicò invano continuando a piangere come se avesse appena scoperto la più crudele delle realtà.

-Mi amava...- disse Jeongyeon appoggiata alla porta dall'altro lato. Strinse forte i pugni e digrignò i denti. -Come faccio a toccare un'altra donna se continuo a pensare a lei?- Scosse il capo e si allontanò dalla porta.

il mio cuore che fa crack

Business women|2YEON|ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora