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Tzuyu ricevette una chiamata alle undici circa. D.O. l'aveva chiamata preoccupato.

-Nayeon è con te? Puoi dirmelo, non importa se mi ha dato buca.

-No, Nayeon non è qui...- La latina sospettò che stesse con sua sorella.

-Allora è sparita? La sto chiamando ma non mi risponde. Non riceve neanche i messaggi.

-La contatto e ti faccio sapere.

-Okay.

Tzuyu terminò la chiamata e sorrise a Sana accanto a sé. Chiamò poi la sua amica, la quale non rispose. Sbuffò e provò a chiamare sua sorella.

-Pronto?- domandò con tono scontroso.

-Mi dispiace aver interrotto qualsiasi cosa voi stiate facendo ma D-

-Non stiamo facendo nulla. È andata da D.O. L'ho persa per sempre.

Tzuyu rimase paralizzata per qualche secondo. -Cosa... Me lo spieghi dopo. D.O. mi ha chiamata e Nayeon non è con lui.

Jeongyeon si mise seduta sul suo letto. -E dov'è?

-Speravo fosse con te. Chiamo Minhyuk.

Jeongyeon riattaccò subito. Era tutta colpa sua. Nayeon aveva persino dato buca a D.O., il quale le piaceva da anni. Forse era questo, le piaceva, non lo amava. Ma Nayeon non aveva mai amato. Perché innamorarsi di una come lei? Jeongyeon era rozza, amava usare le donne, non mostrava affetto... Almeno questo era quello che credeva. Si era costruita una maschera tanto forte che persino lei si era convinta di essere così, ma sua sorella, Nayeon e Minhyuk avevano conosciuto la vera Jeongyeon.

Si vestì velocemente e prese la macchina, provando a chiamare Minhyuk.

-Jeong?

-Nayeon è con te?

-Sì, mi ha appena chiamata Tzuyu. Non preoccupatevi. Amica... Che le hai fatto? È distrutta. Non l'ho mai vista così, neanche quando stava con me. Ti avevo detto di non giocare con lei.

Jeongyeon strinse il volante. -Non sto giocando. Sei al club?

-Sì.

-La sto venendo a prendere.

Riattaccò e si diresse al locale di Minhyuk. Era mezzanotte circa quando arrivò lì. Parcheggiò la macchina nel modo peggiore possibile, tanto aveva i soldi, una multa era nulla per lei. Camminò a passo svelto verso il locale e vide Nayeon sola in un angolo buio.

-Non vuole parlare con nessuno.- le sussurrò Minhyuk appena la vide. Jeongyeon sospirò. Si avvicinò lentamente a Nayeon e si sedette accanto a lei. -D.O. era preoccupato.

-Non parlarmi.

-Ero convinta che fossi andata da lui.

-Non sono come te, non gioco con le persone. Gli ho mandato un messaggio quando mi ha chiamata Tzuyu e gli ho chiesto scusa. Ora sparisci.

-Anch'io ero molto preoccupata.

-Immagino.

Jeongyeon le alzò il mento con due dita e fece in modo che la guardasse negli occhi. -Guardami, sono seria. Mi hai fatta preoccupare. Quasi avrei preferito sapere che eri nel letto di D.O.

Nayeon abbassò di nuovo il capo ma Jeongyeon glielo rialzò. -Cosa vuoi?

-Per me non è facile dirlo. Lo sai... Non è che non voglia dire ma ho...

-Paura?

La ragazza aggrottò le sopracciglia. -Non ho paura.

-Allora cos'è?- le domandò l'altra inarcando un sopracciglio.

-È... Difficile da spiegare.

-Hai paura di dare il tuo cuore a qualcuno e che ti venga distrutto di nuovo.

Jeongyeon non poteva mentire davanti a quegli occhi. Abbassò lo sguardo. -Così mi fai sembrare una debole.

-No, non è così, questo ti fa sembrare un'umana. So quanto è stato difficile con i tuoi genitori e poi Rosé...

-Con Rosé non era poi così seria, ora sto provando qualcosa di molto più forte.

-Anch'io ho paura e molta. Mio padre... Lo sai. Non riesco a dare il mio cuore tanto facilmente. Ho paura di fare del male a qualcuno.

Jeongyeon le prese le mani. -Tu faresti solo del bene.

-Ci sono dei lati di te che nessuno conosce ma io ho imparato a scoprire. E, credimi, sei perfetta così come sei, con i tuoi mille difetti, ma anche con i tuoi pregi nascosti.

-Neanche tu riesci a dire quelle parole.- le sussurrò Jeongyeon.

-Prenditi il tuo tempo, ma almeno prova ad accettare quello che provi. Lo so che è strano, ci sono passata anch'io ma-

-Non è strano, è nuovo. È bello ma allo stesso tempo... Spaventoso.- Aveva detto quella parola e un po' se n'era pentita ma continuò il suo discorso. -Tu hai paura di far soffrire qualcuno, io di soffrire.- Lo aveva ammesso, era già un grande passo. Forse la paura di averla persa l'aveva aiutata ad esternare i suoi sentimenti. -Insieme potremmo aiutare l'una l'altra... O distruggerci a vicenda.

-Questo lo abbiamo già fatto per anni.

Jeongyeon sorrise. -Vieni a casa?

-Solo se mi prometti che sarai più spesso così.

-Così come?

-Romantica, riflessiva...

-Io romantica!? Tsk. Non prometto nulla.

Nayeon si alzò e cominciò a camminare, seguita subito da Jeongyeon. Le due salutarono Minhyuk ed uscirono poi dal locale, sotto lo sguardo curioso di alcuni clienti. Stettero tutto il tempo in silenzio, pensando di aver parlato troppo. Arrivarono a casa e si salutarono nel corridoio.

-Buonanotte.- disse Nayeon sorridendo.

Jeongyeon le si avvicinò a le accarezzò una guancia. -Notte.- Rimasero a guardarsi negli occhi, poi la più alta la prese la nuca e spinse le labbra rosee dell'altra sulle sue più carnose. Nayeon fu sorpresa in un primo momento, e anche Jeongyeon stessa. Era la prima volta in cui dava un bacio delicato ma allo stesso tempo aggressivo. Di solito inseriva la lingua con violenza ed accadeva sempre in campo sessuale. Le loro labbra si toccarono e danzarono lentamente, come due nobili dell'Ottocento impegnati a danzare sulle dolci note di un waltzer. Jeongyeon si staccò dopo dieci secondi. I dieci secondi più lunghi ma anche più corti della loro vita. Fece toccare le loro guance. -Sei l'unica per me.- le sussurrò.

E quelle parole furono abbastanza per Nayeon per sentirsi di nuovo amata, per accettare che non avrebbe mai amato qualcuno quanto Jeongyeon, per accertare che nessuno l'avrebbe amata come Jeongyeon.

oggi mi è venuto in mente un ricordo: ero in terza media e dovevo affrontare l'esame. Al tempo non riuscivo a pronunciare bene l'inglese e ogni tanto sbagliavo qualcosa. Stavo studiando la situazione politica del Regno Unito e ricordo che cominciai a lamentarmi perché proprio non riuscivo a pronunciare bene ed, essendo una perfezionista, odiavo di non riuscire a capire e dire bene una materia
Ed ora sto studiando lingue, dopo aver imparato da sola inglese perché a scuola... Sapete
Quindi, non vi abbattete, una piccola caduta nel passato non deve rappresentare necessariamente una crepa nel futuro
Io, purtroppo, questa cosa devo ancora capirla haha

Business women|2YEON|ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora