6. 𝑚𝑎𝑟𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒 𝑑'𝑜𝑟𝑜

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«ti sei dimenticata che fra cinque minuti esce l'album di Tedua? lo so che non andiamo d'accordo, però pit non è con me, sono solo e non mi andava di sentirlo così.
ho pensato a te, perché so che ti piace almeno quanto a me.»

ho pensato a te.
aveva pensato a lei.
nonostante tutto, lui aveva pensato a lei per sentire un album di uno degli artisti più importanti per lei.

«ma allora sei un maranza dal cuore d'oro.»
disse lei prendendolo in giro, amava stuzzicarlo.

«no, è solo per questa volta. sono cattivo, non ho un cuore d'oro»
a quelle parole scoppiò a ridere, wax la guardò malissimo ma lei non poteva smettere di farlo.

«concentrati vertigini, siamo qui per sentire musica»
di nuovo quella parola.
le si fermò il respiro nel sentirla ancora.
se non fosse lì per sentire Tedua, avrebbe staccato subito all'istante quella videochiamata.

wax evidentemente notò il suo incupirsi, perché poi inizio a farle l'unica domanda che non voleva sentire.

«posso farti una domanda? puoi non rispondere... perché vertigini?»
cercò di mantenere la calma ma essere tranquilla non era nella sua indone se si parlava di quella parola, quella canzone.

«se ammetti di essere un maranza dal cuore d'oro, forse te lo dirò»
disse, sorvolando del tutto la domanda, lui capì, perché non disse più niente e si gasò per il fatto che fosse mezzanotte.

«pronta al capolavoro?»
chiese e poi fece partire l'album da un altro dispositivo che aveva lì.

i due passarono la notte così, ad ascoltare l'album, immersi in quelle poesie, totalmente ammaliati da quel che aveva scritto, da quel che stava cantando.
la divina commedia era proprio un capolavoro e questo lo avevano riconosciuto entrambi, ed entrambi avevano condiviso tutto questo.
avevano commentato dopo ogni canzone, avevano esultato e lei si era persino emozionata insieme a lui.

un momento talmente banale per molti ma molto intimo per entrambi.
tant'è che si erano addormentato in videochiamata, avevano fatto le quattro del mattino e micol non era mai stata più felice di così.
si svegliò la mattina con sua sorella che si precipitò nella sua stanza, si alzò di scatto ricordandosi della videochiamata aperta.
controllò ed era già chiusa, sicuramente da wax se era uscito presto.

«sorellina, buongiorno, dormito bene?»
per la prima volta micol a prima mattina aveva il sorriso stampato.

«si, benissimo, mai stata meglio»
sorrise e poi abbracciò sua sorella di punto in bianco.

«oddio chi sei? dove è finita micol?»

«è uscito l'album di Tedua. non puoi capire è veramente una divina commedia, ieri sono stata fino alle quattro con-»
si fermò. non poteva dirglielo, non poteva dirle di wax o avrebbe iniziato a raffica con le domande e non aveva la forza di reggerle tutte.

«con?»

«con le cuffiette. fino alle quattro con le cuffiette»
disse riprendendosi velocemente, era più che sicura che sua sorella non le aveva creduto ma comunque aveva lasciato perdere.

uscì dalla stanza e così lei prese il telefono e digitò velocemente un messaggio a wax.


micol: grazie per ieri, devo ammettere che sono stata bene

se sua sorella avrebbe saputo che si scriveva con wax, tutti i giorni, non avrebbe veramente più finito con le domande.
non c'era niente da dire in realtà, si sentivano per circostanza, perché lui le scriveva e lei gli rispondeva. lei neanche lo seguiva su ig, l'unica cosa che aveva da parlare era Tedua e adesso i dipinti, niente di più e niente di meno.

waxiello: quando la prossima volta?

ecco lì, che si vantava. lo sapeva che lo avrebbe fatto, sapeva che avrebbe detto quello ma lei aveva l'obbiettivo di stargli alla larga.

micol: non sapevo che Tedua faceva uscire un altro album così presto

waxiello: è stato così male ieri?

micol: no ma io e te non abbiamo niente da dirci, sinceramente

waxiello: è per questo che ancora non mi segui?

micol: non ti seguo perché non ti sopporto, perché dovrei seguire qualcuno che non sopporto?

waxiello: sei incoerente sai?

micol: e perché?

waxiello: dici di non sopportarmi ma poi stai con me in videochiamata fino alle 4 di notte e poi mi scrivi addirittura

maledetto. wax maledetto.

micol: era per circostanza quella chiamata, lo sai.
visualizzato.

ah quindi fa sul serio, aveva osato davvero lasciarla con il visualizzato.
bloccò il telefono buttandolo sul letto, spazientita e sbuffò per quello che aveva appena fatto lui.
ok, la tua conquista non ha ceduto ma addirittura lasciare il visualizzato nel bel mezzo di una conversazione non era tanto da maturi.

poco dopo riprese il telefono e notò subito che aveva un follower in meno, non notata mai quelle cose ma era arrivata alla cifra piena quindi era inevitabile non notarlo.
di istinto andò a controllare wax e si era lui ad aver smesso di seguirla.
bambino del cazzo. ora mi sente.

micol: maturo da parte tua smettere di seguirmi

waxiello: hai detto che non ci sopportiamo, allora perché dovrei seguirti?

micol: fino a prova contraria sei tu che mi hai seguito, non io

waxiello: ora ho cambiato idea

micol: bene.

waxiello: bene.
visualizzato.

bloccò di nuovo il telefono prima di lanciarlo da qualche parte e romperlo.
aveva sempre questa capacità di farle perdere la pazienza lui, incredibile.

in camera quell’ansia mi ingoia
mi ingoia di scatto
creo io la mia storia la storia non mi crea affatto.
una parola non poteva condizionare così tanto la sua vita. l'ansia che aveva quando si nominava quella parola, la ingoiava, come non avrebbe mai voluto ma lo faceva.
vertigini però non poteva creare la propria storia, quella parola non poteva farlo.
era vero che la storia se la creava lei stessa ed anche se ancora non lo sapeva, wax aveva scritto qualcosa che la rispecchiava.

quando quel pomeriggio ascoltò per caso da sua sorella storie, andò a leggersi il testo perché aveva sentito di sfuggita quella frase e voleva capirci qualcosa.
quando finalmente la lesse, lacrime le rigarono il viso, trovandosi totalmente con quello che aveva detto. inconsapevolmente si stava legando a lui e non sapeva se fosse un bene o un male. o meglio, non lo sapeva ancora che si stava legando ma era uno di quei legami di cui neanche te ne accorgi e poi di punto in bianco pensi sempre a quella persona e non riesci a togliertela dalla testa.
un po' a micol così stava succedendo, perché la storia di wax, era una cosa che la incuriosiva in un modo che non avrebbe mai immaginato.
quella storia voleva tanto che fosse anche un po' sua.

prese il telefono con l'intento di mandare un messaggio a wax ma ne trovò un altro di messaggio e sorpresa lo lesse.

baciogitano: ciao mia persona preferita, nel fine settimana volevamo andare a farci qualche giorno al mare, a te e a tua sorella vi va di venire?
visualizzato.

uragano || waxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora